Concerto dopo la fine del mondo a Cantù

Blog-AccOrchLarioSecondo appuntamento della stagione sinfonica 2012-2013 dell’Orchestra Sinfonica del Lario, diretta da Pierangelo Gelmini, questa sera sabato 26 gennaio 2013 alle ore 21, presso il Teatro San Teodoro di Cantù, per unConcerto dopo la fine del mondo”.

Sopravvissuti al 21.12.2012, alla fine del mondo che per i Maya significava la fine dell’età dell’oro, la musica ci conduce all’immaginario simbolico delle Metamorfosi di Ovidio, rivisitate da Dittersdorf nelle sue sinfonie, e in particolare alla Sinfonia n.1 intitolata proprio “Le quattro età del mondo”, dove l’età dell’oro è intesa come manifestazione della nostalgia per un tempo passato e felice. I singoli movimenti della tradizionale forma sinfonica riportano come intestazione ciascuno una citazione dal primo libro delle Metamorfosi: “Per prima fiorì l’età dell’oro, che senza giustizieri o leggi, spontaneamente onorava lealtà e rettitudine”, quindi “Quando Saturno fu cacciato nelle tenebre del Tartaro e cadde sotto Giove il mondo, subentrò l’età d’argento, peggiore dell’aurea, ma più preziosa di quella fulva del bronzo”; quell’età del bronzo “d’indole più crudele e più proclive all’orrore delle armi”; l’ultima età fu “quella ingrata del ferro; e subito, in quest’epoca di natura peggiore, irruppe ogni empietà”. La forma classica della sinfonia è avveniristicamente piegata o almeno adeguata al percorso descrittivo di un testo: viene così esplorato un terreno che offrirà nel secolo successivo grandi risorse compositive.

Il programma accosta a questa sinfonia due composizioni di Haydn e Mozart, che negli anni Ottanta del Settecento suonarono in quartetto proprio con Dittersdorf e che possiamo indubbiamente considerare come i migliori rappresentanti dell’età dell’oro della musica classica.

La sinfonia Orlando Paladino è scritta per introdurre un’opera per marionette, un genere di opera giocosa particolarmente alla moda alla corte di Esterháza e al quale Haydn si dedicò con particolare impegno. Lo strumento implicitamente protagonista della vicenda di Orlando, il corno, sarà destinatario nel Settecento, grazie a Mozart, di una serie di monumenti compositivi che ne valorizzeranno tutto il potenziale espressivo, virtuosistico e simbolico, proiettandolo verso il ruolo di strumento principe delle evocazioni romantiche viennesi.

In programma quindi: Franz Joseph Haydn (1732-1809), Ouverture dall’opera “Orlando Paladino”, Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), Concerto per corno n.4 in mi bemolle maggiore KV 495 (solista Charles Crabtree); Carl Ditters von Ditterrsdorf (1739-1799), Sinfonia n.1 in do maggiore “Le quattro età del mondo” sulle “Metamorfosi” di Ovidio.

Ingresso 10 euro.

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