Giorno: 24 Febbraio 2015

Nuovi rappresentanti in Cà d’Industria

ca' dindustriaPalazzo Cernezzi ha nominato nel Cda: Clemente Auguadro, Angela Bertuzzi, Edoardo Riva, Angela Corengia, Marco Matteucci, Franco Denti (revisore dei conti).

 

«Il sindaco Mario Lucini ha provveduto a nominare i nuovi rappresentanti del Comune di Como nel consiglio di amministrazione della Fondazione Cà d’Industria – spiega il Comune di Como –. Si tratta di Clemente Auguadro, Angela Bertuzzi, Edoardo Riva, Angela Corengia, Marco Matteucci; Franco Denti è stato nominato revisore dei conti». [md, ecoinformazioni]

Spazi pubblici

COMO COMUNEPalazzo Cernezzi si blocca sul nuovo Regolamento per l’occupazione degli spazi.

 

 

Preliminari mancate

Avrebbero dovuto essere di più le preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 23 febbraio, Luca Ceruti, M5s, ha chiesto di tappare una buca in via canturina, e di controllare se la pubblicità di un locale di lap dance sia da ritenere offensiva e essere rimossa o meno, Silvia Magni, vicesindaca, ha ringraziato i partecipanti e l’Associazione Como-Fulda per lo scambio con la città gemellata del capoluogo comasco «in concomitanza con la 74ª edizione del carnevale, una festa molto sentita in città, che si prepara per un anno all’evento, per il 55° anniversario del gemellaggio», Giampiero Ajani, Lega, ha ironizzato sull’accesso agli atti ricordando i documenti che aspetta da tempo e nuovi documenti che ha richiesto. Iniziata l’assemblea alle 20.15, come di prammatica, con 5 minuti a testa per intervenire, le prime tre prolusioni si sono interrotte poco prima della mezza. Il presidente Stefano Legnani ha chiamato una prima volta, in ordine di iscrizione per l’intervento, gli altri due consiglieri comunali prenotati, Laura Bordoli, Ncd, e Alessandro Rapinese, Adesso Como, e una seconda volta, ma i due esponenti politici comaschi non erano ancora in aula, prima di dichiarare finita la fase degli interventi preliminari e di aspettare le 20.45 per iniziare l’appello. Entrati dopo poco in aula i due interessati hanno chiesto di intervenire il capogruppo di Adesso Como ironizzando sulla democraticità del centrosinistra comasco, la capogruppo del Nuovo centro destra ha annunciato una interrogazione.

 

Spazi pubblici

Alla presenza di una decina di rappresentanti dei gestori dei chioschi cittadini è quindi iniziata la discussione sul nuovo Regolamento per l’occupazione degli spazi pubblici presentato dall’assessore Paolo Frisoni. Un documento di 52 articoli e tre allegati: «Che ha seguito un lungo iter partito già nell’amminosap comune comoistrazione precedente». Dopo l’assessore il dirigente comunale Giovanni Fazio ha presentato la proposta di Regolamento che prevede un aumento delle tariffe del 5 per cento, con la modifica delle zonizzazione (viene ampliata la categoria 1, quella delle piazze duomo e S. Fedele «a tutta la vasca del passeggio», da via Cesare Cantù a piazza De Gasperi), con la possibilità di una riduzione (fino al 5 per cento) della tariffa se viene garantita alla clientela un accesso wi-fi (- 2,5 per cento), l’utilizzo gratuito dei servizi pubblici (- 2,5 per cento), l’adesione alla campagna no slot (- 1 per cento). Sono 140 i titolari di una occupazione di suolo pubblico, solo 14 solo estivo, 50 passeranno dalla categoria 2 a 1. Il Comune prevede di ricavare per il solo 2015 15.600 euro, 0 con tutte le scontistiche piene, per il 2020 70.900 euro, 51.500 con la scontistica (la presentazione).

Molte le domande di chiarimento, tanto che l’assessore si è ritirato con i tecnici per approntare le risposte per 50 minuti, spiegando poi i punti ritenuti oscuri, dal decoro cittadino per cui i menu non devono riportare le foto dei piatti, ai colori consentiti per tavolini e sedie, alla mancata consultazione degli operatori di categoria: «Non è un regolamento per cui è obbligatorio il parere delle categorie».

Iniziato il dibattito Rapinese si è lamentato dei metodi di valutazione delle offerte per rilevare le strutture «si trascura la professionalità – ha detto – vi pensavo meno venali, il 60 per cento del punteggio va a chi mette più soldi. Guardate i regolamenti di altri capoluoghi di provincia lì si va a cercare la qualità». Marco Butti, Gruppo misto, si è detto perplesso per il mancato passaggio con le associazioni di categoria, mentre Ada Mantovani, Adesso Como, ha dichiarato «siamo in attesa di imminenti nuovi criteri su questo argomento, mi chiedo quale sia l’urgenza», e Ceruti ha detto di ritenere troppo basso lo sconto per chi non terrà più slot, una delle molte proposte di modifica del provvedimento annunciate dalle opposizioni. Data l’ora la seduta è stata sospesa poco prima della mezzanotte. [md, ecoinformazioni]

Birrivico al buio/ Aperitivo alternativo

buioLa serata del 23 febbraio, al Birrivico di Como, è stata sorprendentemente buia e frizzante. Un buio assoluto, dove la vista è stata messa fuori gioco. I colori hanno lasciato spazio alla descrizione di gusti freschi, beverini e in alcuni casi amari. Circa sessanta le persone che con entusiasmo e curiosità hanno partecipato all’iniziativa Birrivico al buio, con un aperitivo salato alle 19.00 e uno dolce alle 21.00. Un’iniziativa dal motore solidale, perchè parte del ricavato è stato devoluto al progetto Vado bene a scuola, che si impegna nel promuovere e supportare economicamente la presenza del tiflologo nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e ragazzi ciechi o ipovedenti. Le persone sono state invitate, quattro per volta, a formare una fila, tenendosi collegate con una mano appoggiata alla spalla. Il personale non vedente li ha condotti in sala con sicurezza e con grande ironia: i ruoli si sono invertiti. Sul tavolo erano già posizionati i piatti dell’aperitivo e le posate con cui mangiare, ma probabilmente anche le mani hanno avuto il loro ruolo.
Gli organizzatori, l’UICI di Como e Tonino De Falco, gestore del locale, sono fortemente soddisfatti di aver offerto il vero buio, all’interno del quale le persone si sono trovate a loro agio, ed hanno potuto sperimentare, attraverso altri sensi, un’ esperienza dal forte impatto emotivo. Il presidente dell’UICI di Como, Daniele Rigoldi, in giornata ha dichiarato: “Abbiamo incontrato giovani aperti al dialogo e pronti ad accogliere le nostre riflessioni rivolte alla disabilità visiva. Tra la battuta e lo scherzo, sono stati affrontati temi importanti, che coinvolgono migliaia e migliaia di persone che soffrono per non avere a disposizione un senso che sembra essere tutto nella vita”. La cosa che emerge da queste iniziative al buio è l’appassionata voglia che le persone hanno di parlare, di parlarsi con più profondità; lo si avverte non solo dal contenuto dei discorsi, ma anche dal tono della voce, che sembra alzarsi di continuo, confondersi, muoversi indisciplinato, quasi che non vedersi possa implicare il non sentirsi. L’attenzione si acuisce maggiormente su quello che accade in quel luogo indefinito: si ricordano i nomi con grande velocità, si riconoscono gli ingredienti nel piatto e si toccano i vicini per sapere come sta andando l’avventura. Quando infine delle flebili luci di candele hanno squarciato il buio, i commenti sono stati tra i più vari, ma tutti concordi nel definire riuscito questo evento. Tonino, proprietario del locale, ha raccontato di aver fatto in passato l’esperienza di dialogo nel buio a Milano, e ancora oggi la ricorda come una tra gli episodi più significativi e forti provati. Partendo da questo presupposto, ha voluto, con questa iniziativa, far conoscere a un pubblico per la maggior parte giovane una realtà poco nota, nonostante la sede dell’Unione Ciechi di Como si trovi a poche decine di metri dalla birreria. Le persone hanno espresso grande apprezzamento per l’iniziativa e per la gestione di tutta la serata, vivendola con intensità e piacevolezza, e si sono augurate di poterla riprovare al più presto. Visto il successo dell’iniziativa, non è da escludere che ciò accada. [Barbara Rizzi, ecoinformazioni]

Filippo Andreani/ Al Gloria con La prima volta

Andreani Live 591Una gran Prima volta quella di Filippo Andreani allo Spazio Gloria domenica 22 febbraio. Il songwriter comasco ha presentato in un teatro gremito di pubblico di tutte le età il suo nuovo album. Un album che dopo La storia sbagliata e Scritti con Pablo sembra riportare l’artista alle origini. Un disco «che sento davvero mio» dichiara Andreani. Con lui sul palco i Linea, band milanese che sembra fatta apposta per suonare con lui.

Tanta gente si diceva e anche tanti ospiti. A partire da Adelmo Cervi, figlio di Aldo Andreani Live 347Cervi, partigiano di Reggio Emilia trucidato dai fascisti insieme ai suoi fratelli nel 1943, presente sul palco quando Filippo gli dedica la canzone di apertura del concerto Canzone per Delmo. C’è poi la passione per il calcio, per il Como soprattutto. Gigi Meroni, quarta traccia del cd, scritta a due mani con Luca Ghielmetti (presente tra il pubblico), fa emozionare la sorella, Maria Meroni anche lei presente in sala e sul palco. C’è poi E Roma è il mare – Io tra Mazzola e Rivera, avrei scelto Vendrame. Non scelgo ragazzi dorati li cerco di pane – per arrivare alla Numero nove, dedicata a Borgogol (Stefano Borgonovo) con uno striscione gigante raffigurante il calciatore che si eleva sul palco. Ci sono anche Sench e Big Luca tre il pubblico, che ascoltano commossi Veloce, canzone che Andreani ha scritto per ricordare lo scomparso Speedy Angel, membro insieme a loro del gruppo punk comasco Potage. unnamedInfine ci sono gli Atarassia Grop, ovvero lo storico gruppo di Filippo, con lui sul palco per il gran finale e per 30 gennaio 2014, dedicata alla piccola Annarella Andreani che li guarda da sotto il palco.

Tra applausi ed entusiasmo va ricordato anche un grande gesto. Filippo infatti, ha lasciato tutto l’incasso della serata allo Spazio Gloria. «Penso che il Gloria abbia un grande valore culturale per la città di Como e per questo va sostenuto» aveva dichiarato in un’intervista di qualche giorno fa. Grazie Filippo, di tutto. [jl, ecoinformazioni – foto Enrico Levrini]

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