11 marzo Fermiamo la strage

La strage di Cutro non è stato un incidente imprevedibile. È solo l’ultima di una lunghissima serie di tragedie che si dovevano e si potevano evitare. Le persone che partono dalla Turchia, dalla Libia o dalla Tunisia sono obbligate a farlo rischiando la vita a causa dell’assenza di canali sicuri e legali di accesso al territorio europeo.

I governi hanno concentrato i loro sforzi solo sull’obiettivo di impedire le partenze, obbligando chi fugge da guerre, persecuzioni e povertà a rivolgersi ai trafficanti. Se le persone morte nel mare davanti a Cutro avessero potuto chiedere e ottenere un visto umanitario non avrebbero rischiato la vita. Se ci fosse stato un programma di ricerca e salvataggio europeo o italiano, quel terribile naufragio si sarebbe potuto evitare. Sulle responsabilità delle autorità competenti indagherà la magistratura.
Ma chi ha responsabilità politiche, in primo luogo il governo, non può ribaltare la realtà e scaricare sulle vittime il peso di una strage che ha visto la perdita di 70 esseri umani che si potevano e si dovevano salvare.

È arrivato il momento di dire basta e di fermare le stragi.

• Chiediamo un’indagine seria che faccia chiarezza su quanto è successo.
• Chiediamo di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi di frontiera.
• Chiediamo di realizzare immediatamente un programma europeo di ricerca e salvataggio in tutto il Mediterraneo, e sollecitiamo il governo italiano a chiedere agli altri Stati membri di implementare questo programma.
• Chiediamo di attivare i visti umanitari previsti dal Regolamento Europeo dei Visti, consentendo così alle persone in fuga da guerre e violenze l’attraversamento delle frontiere europee in sicurezza e legalità.
• Chiediamo di attivare ogni via d’accesso complementare, a partire dai reinsediamenti, dai corridoi e da altre forme di sponsorship e di ampliare i canali regolari di ingresso, senza usare questi strumenti per giustificare politiche di chiusura e respingimenti delegati a governi non UE.
• Chiediamo di fermare ogni iniziativa e programma di esternalizzazione delle frontiere e di promuovere accordi bilaterali condizionati dal rispetto dei diritti umani e non dal controllo dei flussi migratori.

È il momento di dire basta ad ogni forma di strumentalizzazione politica e di fermare le stragi.

Lo faremo andando sulla spiaggia di Cutro il prossimo 11 marzo alle 14.30 per esprimere la nostra indignazione e la solidarietà con le vittime e le loro famiglie con una marcia silenziosa.

La manifestazione di Cutro è il primo importante appuntamento nazionale di un percorso di iniziative e mobilitazioni che le reti che la promuovono intendono organizzare affinché queste politiche “invertano rotta”.

A chi non potrà essere a Steccato di Cutro chiediamo di mobilitarsi online scattandosi una foto con la fascia bianca al braccio e pubblicarla sui social con l’hashtag #fermarelastrage .

Per adesioni: fermarelastragesubito@gmail.com

Rete 26 febbraio
A Buon Diritto
ACAT
ACLI
ActionAid
Amnesty International Italia
Anpc (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani)
ANPI
AOI
ARCI
Artisti Resistenti
ASGI
Associazione Babele (Grottaglie TA)
Associazione Circolo Culturale Popilia – Cosenza
Associazione Culturale “Il Seme della Gentilezza” di Catanzaro
ASSOCIAZIONE IL MONDO NELLA CITTÀ
Associazione La Goccia odv di Macerata
Associazione Migrantes Brindisi OdV
Associazione MoCI Cosenza APS
ASSOCIAZIONE PARTIGIANA IGNAZIO VIAN (Cuneo)
Associazione Rete Radiè Resch
ASSOCIAZIONE UMANITARIA MEDICI CONTRO LA TORTURA
associazione venticinqueaprile di Reggio Calabria
Auser Nazionale
Avvocato di Strada
Baobab Experience
Caritas Italiana
Casa Comune
Casa dei Diritti Sociali
CASA DI ACCOGLIENZA TEMPORANEA “Il Sogno di don Aldo Benevelli”/Service Center onlus di CUNEO
Centro Astalli
CENTRO CULTURALE DON ALDO BENEVELLI (Cuneo)
Centro Culturale La Blatta d’Oro Safarà
Centro di Accoglienza “Ernesto Balducci” di Zugliano (UD)
CGIL
CIDAS – Cooperativa sociale
CIES
CIMI – Conferenza Istituti Missionari in Italia
CIR
Circolo Alex Langer di Viareggio
Cittadinanzattiva APS
CivicoZero Onlus
CNCA
COCIS
Collettivo SmallAxe
Comitato Antirazzista “5 Luglio” di Fermo
Comunità di S.Egidio
Comunità Papa Giovanni XXIII
Coop. Sociale La casa per gli Immigrati
Cooperativa EDI onlus – Educare ai Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
cooperativa sociale R-Accogliere
Cooperativva sociale On the Road
Coordinamento pace e disarmo – Cuneo
Coordinamento per la democrazia costituzionale (CdC)
COSPE
CSVnet
Defence for Children
Delegazione Regionale Caritas Calabria
Emergency
Ero Straniero
Europasilo
Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI)
Fondazione Migrantes
Forum per cambiare l’ordine delle cose della Provincia di Brindisi
Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose
Gruppo Abele
I sentinelli di Milano
I.C.S. (Consorzio Italiano di Solidarietà) – Ufficio Rifugiati
Il manifesto – quotidiano comunista
International Rescue Committee Italia
Intersos
Italia Nostra Lamezia Terme
LE VEGLIE CONTRO LE MORTI IN MARE
Legambiente
Libera
Libera Bergamo
Lunaria
MAG delle Calabrie società cooperativa sociale
Medici del Mondo
Medici per i Diritti Umani
Medici Senza Frontiere
Mediterranea Saving Humans
Mediterraneo Aps
Migr-Azioni ETS
Missionari Comboniani Commissioni Migranti e GPIC Provincia Italiana
MorEqual – Associazione Cosenza
MoVI
Movimento d’impegno civile Dipende da Noi
Movimento Italiani Senza Cittadinanza
Non uno di meno Lamezia Catanzaro
Open Arms
Osservatorio Solidarietà – Carta di Milano
Oxfam Italia
Partito della Rifondazione Comunista – Calabria
Pax Christi Italia
Primavera della Calabria
Recosol, la rete delle comunità solidali
Refugees Welcome Italia
ResQ People saving People
Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio
Rete Welcome Marche
ReteDASI (Diritti, Accoglienza, Solidarietà Internazionale)
San Pancrazio – Cosenza
Save the Children Italia
Sea Watch
Senza Confine
Sial Cobas
SIMM
SOS MEDITERRANEE Italia
SOS Villaggi dei Bambini Onlus
Strade di Casa – Soc. Coop. Soc.- Cosenza
Terre des Hommes
Ufficio della Pastorale dei Migranti della Diocesi di Bergamo
UIL
Un Ponte Per
Un’altra Italia
UNIRE (Unione nazionale italiana dei rifugiati ed esuli)
V.I.M. VOLONTARI ITALIANI PER IL MADAGASCAR onlus

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