E con la crisi Italia in svendita
Cattive notizie sul quadro internazionale della finanza pubblica da Mario Pianta dell’università di Urbino, che nel suo intervento a Sbilanciamoci! ha confrontato le ripercussioni della crisi economica in Italia e all’estero.
Dopo l’inizio della crisi vera e propria sei mesi fa ci fu la corsa a salvare la finanza, ma il metodo impiegato è stato dovunque quello di “metterci una pezza” e quindi la domanda è stata riattivata ripristinando il vecchio meccanismo che si era inceppato.
Negli Stati Uniti, in Francia in Germania a queste misure è seguito un lieve miglioramento ottenuto a spese dei contribuenti, ma in Italia la situazione continua ad essere gravissima: è l’unico Paese che ha avuto una caduta del Pil del 6 per cento mentre operai e insegnanti precari salgono sui tetti per rivendicare il loro diritto al lavoro.
«I dati parlano chiaro – ha spiegato Mario Pianta – . Il Pil pro capite nel nostro Paese è sceso del 7 per cento nei sette anni di governo delle destre: un punto ogni anno! Le entrate fiscali dell’Iva sono diminuite per la prima volta nella storia testimoniando che l’evasione è ormai diventata una regola».
Al declino ha fatto da contraltare una strutturale incapacità di fronteggiare la crisi e il deficit farà aumentare il nostro debito pubblico che, secondo l’Ocse, nel 2010 raggiungerà il 127 per cento dell’intero valore del Pil.
Metà del debito italiano è detenuto da investitori stranieri, che a poco a poco si stanno comperando il nostro Paese. Sui mercati finanziari mondiali si comprano pezzi di Italia a causa della caduta di competitività delle nostre industrie.
«A Villa d’Este in questo momento i grandi della finanza stanno pronunciando discorsi pieni di retorica liberista e governista presentando i loro bluff – ha concluso Pianta – , ma se tutto andrà per il meglio quando la crisi sarà superata ci ritroveremo in serie B per quanto riguarda i redditi e la struttura produttiva indebolita e svenduta. Occorrono idee diverse e Sbilanciamoci! è un piccolo primo passo in questa direzione».