Educazione interculturale sfida del presente

Con l’introduzione al tema  di Celeste Grossi, vicepresidente del Coordinamento comasco per la Pace e direttrice di école,  si è aperto sabato 12 dicembre alle 10 il seminario del Convegno In alto mare allo spazio Gloria del Circolo Arci Xanadù. Il seminario partecipato da una quarantina di persone, docenti e formatori, dirigenti scolastici e animatori di iniziative di educazione alla Pace è sato condotto da Roberto Morselli, formatore e consulente, membro della redazione di Cem/Mondialità.

Chiara – nella parole del relatore – l’ipostazione dell’iniziativa: «Viviamo sempre più in una società complessa, multiculturale e multireligiosa, figlia dei processi estesi e pervasivi della globalizzazione. Le risposte, individuali e collettive, sociali e politiche, alle sollecitazioni al cambiamento sono ambivalenti: alcuni ritengono opportuno difendere le identità, ancorandole a un territorio, a una tradizione, a una lingua; altri tentano di dar vita a identità aperte, inclusive, plurali, nomadi. Alla cittadinanza di tipo nazionale, legata all’ethnos e allo jus sanguinis, si contrappone quella planetaria, agganciata alla persona, legata al demos e allo jus soli. Per vivere costruttivamente questa tensione e vincere le sfide poste dalla società multiculturale, serve un confronto alto sugli orientamenti di politica educativa, che non riguardi solo gli operatori della scuola ma tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’educazione oggi».

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