Alla Sisme in ordine sparso

Rottura fra le organizzazioni sindacali in vista dell’incontro con l’azienda di martedì 29 maggio

«Purtroppo dopo settimane di discussione tra le Organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Slai Cobas sulle decisioni da assumere nel merito degli accordi sottoscritti in Sisme il 30 novembre 2011 e il 16 febbraio 2012 nelle scadenze previste, non è stato possibile malgrado ieri [giovedì 24 maggio] ci fosse una convergenza quasi unanime sul documento che allego – spiega il segretario della Fim comasca Alberto Zappa in un comunicato –. Fiom e Cobas si sono sfilati, spaccando il fronte del sindacato e vanificando la richiesta di unità e compattezza dei lavoratori».

«Un accordo “scuola”, un modello alternativo per gestire la crisi che colpisce e ha colpito pesantemente la Sisme – prosegue il sindacalista comasco –. Ma che ha individuato in una sfida comune, in un modello di partecipazione, la possibilità di uscirne insieme da un problema comune».

«Purtroppo il lavoro, le analisi e le lotte di questi mesi, riconosciuto in tutta Italia, rischiano di saltare – spiega Zappa –. Ora richiederemo un mandato sulla base delle proposte come i lavoratori ci stanno chiedendo».

«Se Fiom e Cobas credono alla democrazia lo facciano – conclude il rappresentante della Fim –. Noi rispetteremo il mandato dei lavoratori». [md – ecoinformazioni]

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