Giorno: 13 Ottobre 2014

A Como via del Lavoro chiusa dal 13 al 16 ottobre

primo lotto tangenziale como«Per l’avanzamento dei lavori della Pedelombarda per la realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, le sere dal 13 al 16 ottobre, dalle 20 alle 6 verrà chiusa la via del Lavoro – spiega Palazzo Cernezzi –. Il transito sarà consentito solo ai mezzi di soccorso, ai frontisti e ai residenti di via Tentorio e dei civici 40 e 42 di via Confalonieri».

ecoinformazioni on air/ Tonnellate di detriti

logo ecopopIl servizio del 14 ottobre di Michele Donegana per Radio popolare. Ascolta il servizio audio.Leggi il testo. Il maltempo imperversa su Como e i forti acquazzoni degli ultimi giorni hanno provocato diversi disagi. Paese più colpito Blevio dove sono state evacuate anche alcune famiglie, allagamenti in altre parti della provincia, come a Asnago o nello stesso capoluogo a causa dell’ingrossamento della Roggia Valduce. E a Como si è assistito anche alla ormai consueta fuoriuscita di liquami in piazza Cavour. Proprio in riva al lago nel bacino che, come di consueto, si è riempito di tonnellate di detriti: legname, fogliame e rifiuti portati a valle dai torrenti che scendono impetuosi dalle montagne lariane. Una situazione critica con un’immensa distesa di rifiuti che dovranno essere rimossi. Ma l’operazione potrà essere difficoltosa. Già all’inizio dell’estate sono sorte polemiche fra Palazzo Cernezzi e Villa Saporiti. Il battello spazzino della Provincia, in comodato d’uso al Comune, era in riparazione ed è l’unico che può entrare all’interno della diga foranea. L’Amministrazione provinciale secondo la convenzione, che terminerà a metà 2015, garantisce la manutenzione del natante, i costi del carburante e la metà dei costi di smaltimento dei detriti fino a un massimo di 35mila euro iva esclusa. E proprio le spese sono un problema, sia per Palazzo Cernezzi, sia per Villa Saporiti, che ha già annunciato di non avere più fondi. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Foto/ Paolo Caramel: La speranza viene dalle mille ragazze colorate…

genova12ottobre2014fotopaolocaramel

12 ottobre 2014 La musica delle ragazzine. Piazza Colombo a Genova alle 12 del 12 ottobre. La speranza viene dalle mille ragazze colorate… Una galleria di foto di Paolo Caramel che riceviamo e volentieri pubblichiamo. Guarda tutte le altre foto del reportage nella galleria di foto.

17 ottobre/ Contro lo sprawling

legambiente

Il Circolo Legambiente Angelo Vassallo invita al convegno Non consumare suolo si deve e si può. Buone prassi locali e novità legislative. L’incontro ha il patrocinio del Comune e dell’Ordine degli architetti della provincia di Como e si realizza con l’adesione di Wwf, Italia Nostra, Urbano creativo, Centro di ricerca sui consumi di suolo, La città possibile e Avc-Csv. Appuntamento, nel salone della Biblioteca comunale di Como in piazzetta Venosto Lucati 1, venerdì 17 ottobre dalle 17. Intervengono Roberto Corti, sindaco di Desio; Guido Montanari, assessore all’Urbanistica Comunedi Rivalta; Paolo Pileri, Dastu Politecnico di Milano, Crcs; Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia, Lorenzo Spallino, assessore all’Urbanistica Comune di Como; Luca Gaffuri, consigliere Pd Regione Lombardia; Chiara Braga, responsabile Ambiente segreteria nazionale Pd. Moderano Silvana Verga e Andrea Rinaldo del Circolo Legambiente di Como. Presto on line su ecoinformazioni.

L’iniziativa si focalizza sulla diminuzione del consumo di suolo come priorità assoluta in campo ambientale, urbano e territoriale, mirando a far dialogare amministratori locali e istituzioni legiferanti sia regionali che nazionali, attraverso la presentazione di alcune esperienze di buone prassi locali giunte a compimento, confrontandosi con l’analisi puntuale e documentata di ricercatori e studiosi del tema.

Anche grazie all’impegno di Legambiente, regionale e nazionale, la lotta allo sprawling è diventata ormai patrimonio condiviso da parte di vasti settori dell’opinione pubblica, dell’associazionismo, di enti e istituzioni.

Proprio in questi mesi è in corso un dibattito rispetto alle novità legislative che dovrebbero introdurre precisi limiti all’edificazione di suolo libero nei futuri piani di governo del territorio.

Il contributo che il Circolo di Como di Legambiente vuole dare non è astratto o teorico, ma centrato su alcune esperienze concrete di “buone pratiche” che possano indirizzare le politiche urbanistiche e pianificatorie verso obiettivi di sostenibilità e di efficienza.

Durante il convegno verrà proiettato il video 5 minuti di recupero, realizzato da 2a+P/a, Angelo Grasso, Tspoon, 2012 per la  XIII Mostra internazionale di architettura di Venezia, Padiglione Italia. Guarda il volantino del convegno, scarica la scheda di segnalazione di buone pratiche.

 

Arci/ Già attiva la macchina di solidarietà in Liguria

alluvione liguriaCon una lettera ai comitati territoriali Arci, la presedente nazionale Francesca Chiavacci informa sui canali che l’associazione ha già attivato in solidarietà al disastro di Genova e sulle informazioni pervenute da quei luoghi.

«Come avete visto in questi giorni a Genova è avvenuto l’ennesimo disastro, un’alluvione che ha colpito, solo dopo tre anni dalla precedente, l’intera città. Al di là delle riflessioni politiche che dovremo fare sulle cause e sull’efficacia degli strumenti con cui si affrontano le emergenze nel nostro paese, quello che sappiamo è che in questi giorni a Genova si stanno mobilitando tantissime persone, volontari e volontarie che con il loro lavoro offrono una prima risposta alle necessità dei cittadini  e della loro città. La nostra associazione, il comitato di Genova e il regionale della Liguria, sono, come spesso è stato, in prima fila in questo movimento, mettendo a disposizione i circoli e le proprie energie. Alcune delle nostre strutture sono state seriamente danneggiate, per la seconda volta in pochi anni. Vorrei esprimere a nome di tutti e tutte voi la solidarietà e la vicinanza di tutta l’Arci, ringraziarli per quello che stanno facendo e soprattutto chiedervi uno sforzo per aiutarli anche economicamente, in questa fase così difficile per la loro vita. Nei prossimi giorni vi aggiorneremo sugli sviluppi e sulle possibilità concrete di aiuto che possiamo mettere a disposizione come Arci. Intanto invito a leggere la lettera di aggiornamenti alla serata del 12 ottobre che ci è pervenuta da Stefano Kovac, presidente del comitato di Genova, e Walter Massa, presidente regionale di Arci Liguria. E’ possibile sottoscrivere un contributo attraverso il seguente C/C: IT 80 B 05018 01400 000000175457 Intestato ad Arci Liguria Causale Alluvione 2014.» [Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci]

Provincia/ Dati definitivi/ Maria Rita Livio presidente/ In consiglio bene la sinistra/ 10 maschi 2 femmine


elezioniprovince2014

Domenica 12 ottobre alla prima delle elezioni provinciali, trasformate dalla legge Del Rio in un pasticcio che sacrifica la democrazia e il buonsenso, hanno votato 1383 persone quasi l’80 per cento dei consiglieri comunali e dei sindaci della provincia (i cittadini e le cittadine non potevano farlo) con percentuali di affluenza record tra gli elettori del centrodestra. Vince Livio a Como e Cantù, nei comuni più piccoli prevale Maspero. Il dato complessivo premia Livio con 41819 voti (ponderati) contro i 40610 voti (ponderati) per Maspero. I dati illustrano  un  risultato meno positivo del previsto del Pd e del centrosinistra che non sembra essere stato capace di raccogliere tutti i voti su cui in teoria poteva contare.  Migliore il risultato del Consiglio provinciale dove il centro sinistra ha la maggioranza assoluta con sei eletti oltre la presidente  (tutti maschi: Mirko Baruffini, Fiorenzo Bongiasca, Ferruccio Cotta,  Alberto Crippa  [Guido Frigerio segnala errori] , Giovanni Vanossi e Guido Rovi). Premiata l’ala sinistra del Pd  (Baruffini, Cotta, Rovi, il più votato in assoluto) ma anche il Nuovo centrodestra.  Sono quattro i consiglieri di Forza Italia (Mario Pozzi, Maria Grazia Sassi, Marco Campagna, Domiziana Giola [ Frigerio segnala possibili errori]), uno della Lega (Giovanni Rusconi) e uno di Provincia civica Emanuele Mambretti (non eletto il capolista Giuseppe Napoli). Del tutto squilibrata la rappresentanza di genere nel Consiglio con 10 maschi e due femmine (entrambe di Fi).   Leggi tutti i dati definitivi. Sono probabili ricorsi al Tar da parte di candidati esclusi che lamentano errori di conteggio e di attribuzione.

 

Mille danze per Emergency a Bulgarograsso

paese mille danzeErano i primi di maggio 2014 quando a Mariano Comense andava in scena il Paese delle Mille Danze una serata danzante organizzata da Concordanza Danze Popolari, dal gruppo di Emergency di Como e dai musicisti capeggiati da Pierpaolo Perazzini. Una serata di allegria, gioia e tanto divertimento che non poteva non essere ripetuta. Ecco così la seconda edizione del Paese delle Mille danze. Cambia la location, sabato 11 ottobre la serata è organizzata all’area feste di Bulgarograsso, ma non cambia il risultato. Circa un centinaio di ballerini e ballerine si presentano e lo spettacolo va in scena. Tre ore di danze senza sosta al ritmo di musica balcanica, italiana, francese, russa e chissà quant’altro che non si è riusciti a cogliere appieno. Più di ottocento euro raccolti per Emergency tra le donazioni delle persone e dei musicisti, i quali, malgrado un viaggio di più di dieci ore, hanno donato tutto il loro ricavato dalla vendita delle loro musiche senza tenere un centesimo. Una serata che ha dato tanto a tutti coloro che hanno partecipato e che noi, volontari di Emergency, non vediamo l’ora di ripetere nei prossimi mesi. Con un pubblico sempre più grande e con sempre maggiore passione per ciò che facciamo. [Emergency Como]

“Listarelle civiche” a Como/ Dopo le dimissioni di Introzzi

pacoselamolamiacittàPer Luca Michelini a Como è l’irrilevanza delle liste civiche il problema e sarebbe meglio che Amo la mia città restasse in maggioranza con Gisella Introzzi impegnata «per costruire un discorso politico-amministrativo che sappia incalzare la giunta Lucini, spostandone l’asse politico, e cercando di costruire un ragionamento politico per il futuro».

«A leggere l’intervita a Comozero di Gisella Introzzi a riguardo delle sue dimissioni da assessore e della probabile e paventata uscita della sua lista dalla maggioranza c’è da rimanere perplessi per più motivi.

Certo: in molti si lamentano dello strapotere del Pd comasco. Anche in questo caso ci si può lamentare che alla pratica dell’egemonia esso ha preferito quella della legge del più forte, avendo sostituito una persona di alto profilo culturale e tecnico (Introzzi), per di più a capo di una lista civica, con assessori eminentemente politici e legati al Pd.

E tuttavia non ci si può dimenticare (e lamentare) che la politica ha le sue leggi: e cioè che se le listerelle civiche (Amo la mia città, Paco-Sel) che hanno contribuito alla vittoria di Lucini avevano ed hanno una prospettiva politica di un qualche respiro, avrebbero dovuto, e dovrebbero: a) lavorare all’unisono, magari studiando di fondersi per le prossime elezioni; b) avrebbero dovuto, e dovrebbero, individuare obiettivi politici chiari e qualificanti; c) su questi obiettivi combattere battaglie, e non solo politiche – cioè in giunta o in consiglio comunale o nelle conventicole di militanti, quanto nella città e per la città, organizzandosi seriamente.

Nulla di tutto questo, invece, è accaduto e sta accadendo.

La storia di queste liste civiche non sembra riuscire, e nemmeno sembra volersi prefiggere, di uscire dalla logica ultra-municipale, dove è difficile distinguere un discorso politico da un discorso poco più che elettorale.

A rimetterci, ovviamente, è la città nel suo complesso, a cui manca una dialettica politica di alto profilo: sia perché manca una dialettica interna efficace, cioè manca la gamba sinistra della coalizione, insomma; sia perché le opposizioni appaiono assolutamente prive di idee (il che, però, è già un risultato, visto che le idee che hanno avuto spesso sono state davvero senza capo né coda).

L’auspicio, dunque, è che le dimissioni di Gisella Introzzi non diventino l’occasione, incomprensibile, di un passaggio all’opposizione. Ma diventino, al contrario, l’occasione perché l’ex-assessora continui il suo impegno, questa volta sul piano eminentemente politico, appunto per costruire un discorso politico-amministrativo che sappia incalzare la giunta Lucini, spostandone l’asse politico, e cercando di costruire un ragionamento politico per il futuro.

Quale migliore occasione, insomma, per fare un bilancio di quanto sin qui fatto e per proporre al contempo un’analisi approfondita e chiara della realtà cittadina e delle possibili priorità che la riguardano? » [Luca Michelini per ecoinformazioni]

ecoinformazioni on air/ La Provincia va a sinistra

liviolistaIl servizio del 13 ottobre di Gianpaolo Rosso per Radio popolare. Ascolta il servizio audio.Leggi il testo. Domenica 12 ottobre alle elezioni per il presidente e il consiglio provinciale di Como ha vinto la candidata del centrosinistra Maria Rita Livio, che prevale però di stretta misura, per poco più di 1000 voti su Andrea Maspero candidato di Forza Italia e della Lega che non entra neppure nel nuovo consiglio provinciale. Livio ha vinto nettamente a Como e Cantù meno nei comuni più piccoli. Il risultato del centrosinistra che in omaggio alle larghe intese nazionali aveva nella lista anche candidati del Nuovo centrodestra appare deludente. Migliore, se verranno confermati i primi dati,  il risultato nel consiglio provinciale dove la lista della Livio potrebbe avere la maggioranza aggiungendo alla presidente 6 eletti che sarebbero Mirko Baruffini, Fiorenzo Bongiasca, Ferruccio Cotta, Guido Frigerio, Giovanni Vanossi e Guido Rovi. Quattro i consiglieri di Forza Italia, uno della Lega e uno di Provincia civica. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni Como]

Due mostre in Ticino sul Rinascimento (italiano)

Inaugurate in questi ultimi giorni due interessanti mostre al Museo Cantonale d’Arte di Lugano e alla Pinacoteca Züst di Rancate che indagano differenti aspetti dell’arte del Rinascimento.

Si tratta di due esposizioni molto diverse, per contenuto e taglio metodologico, ma viste in rapida successione consentono di farsi un’idea non appiattita sulle semplificazioni scolastiche di un’epoca considerata centrale per lo sviluppo della cultura europea.

La mostra di Lugano è dedicata all’opera del Bramantino, ovvero Bartolomeo Suardi, uno dei protagonisti del Rinascimento in Lombardia. Il Bramantino è il personaggio chiave del passaggio tra Quattro e Cinquecento e interpreta al più alto grado la complessità di un’epoca tutt’altro che determinata dalla lineare diffusione dei modelli toscani e fiorentini. Lo straordinario percorso artistico è ricostruito con dovizia di esempi lungo tutto l’arco della sua vita, dalle prime opere fino a quelle estreme, tra cui La Fuga in Egitto, custodita nel santuario ticinese della Madonna del Sasso a Orselina e presentata in mostra dopo un accurato restauro. Ne esce una ricostruzione in buona parte nuova del ruolo della Lombardia nella costruzione del linguaggio artistico rinascimentale.

La mostra di Rancate Doni d’amore propone l’utilizzo di molteplici testimonianze artistiche e visive per presentare alcuni momenti fondamentali della vita di società e di relazione tra Quattro e Cinquecento: il fidanzamento, il matrimonio, la nascita dei figli. Grazie a opere e oggetti di tipologie assai diversificate (e soprattutto inconsuete, tanto da passare di solito inosservate agli occhi della maggioranza del pubblico) si ricostruiscono il ruolo della donna e i cerimoniali sociali nelle classi elevate del Rinascimento: gioielli, cofanetti, cassoni, indumenti, culle, girelli, piatti e coppe da parto si affiancano a dipinti e volumi figurati, in un percorso espositivo che, per quanto contenuto, è ricco di stimoli e di sollecitazioni all’approfondimento.

Se nella prima mostra c’è un grande sforzo di rinnovare il percorso interpretativo della storia dell’arte intesa nel senso più classico, nella seconda c’è l’obiettivo di usare l’arte come chiave per aprire la comprensione delle epoche passate.

Le mostre sono accompagnate da approfonditi cataloghi: quello sul Bramantino (davvero imponente) è a cura di Mauro Natale, quello sui Doni d’amore di Patricia Lurati. Per entrambe c’è tempo fino all’11 gennaio 2015. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

Bramantino Fuga in Egitto

 

Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino, Fuga in Egitto, 1515-1520 ca, Orselina (Canton Ticino), santuario della Madonna del Sasso © Ufficio dei beni culturali, Bellinzona.

In mostra al Museo cantonale d’Arte di Lugano

 

 

Pettine

Manifattura francese o fiamminga, Pettine con “Storia di Susanna”, fine XV – inizio XVI secolo, Firenze, Museo Nazionale del Bargello.

In mostra alla Pinacoteca Züst di Rancate.