
Nel Comasco oltre 400 donne maltrattate all’anno
I dati sono stati elaborati dalla Rete interprovinciale sulla violenza e maltrattamenti nei confronti delle donne e sono «relativi solo alle schede di monitoraggio compilate sui casi presi in carico». I risultati, presentati dall’amministrazione provinciale in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), parlano di un fenomeno purtroppo imponente: dal 2009 al primo semestre del 2014 sono 2351 i casi di maltrattamento. Leggi i dati Nello specifico: il 32, 03% delle donne sono straniere contro il 65,84 d’ italiane. Il 52, 66% è composto da femmine con una professione, il 47, 34 invece è priva di reddito (e, di conseguenza, ha più difficoltà a rendersi indipendenti). I maltrattamenti più diffusi sono quelli fisici (42, 91%) e psicologici (34, 61%); avvengono per il 90% da persone conosciute e in contesti protetti (di questi, il 54, 8% da parte del compagno/ coniuge, quindi in famiglia). I figli spesso sono costretti ad assistere agli episodi di violenza: in questi cinque anni sono 2040 quelli minorenni, 813 i maggiorenni. Della rete fanno parte diverse realtà: Provincia di Como – assessorato Pari Opportunità, prefettura, questura, Carabinieri del comando provinciale di Como, uffici di Piano di Cantù, Como, Dongo, Erba, Lomazzo, Mariano Comense, Menaggio e Olgiate Comasco, azienda ospedaliera S. Anna di Como, ospedali Moriggia Pelascini di Gravedona, Fatebenefratelli di Erba, Valduce di Como, Ufficio Scolastico Provinciale, Asl, Telefono Donna, Caritas di Como, Erba e Cantù. I principali punti d’accesso ai servizi sono il numero verde: 800.166.656 a cui rispondono il centro antiviolenza di Como e le antenne territoriali di Mariano Comense, Lomazzo, Porlezza e Menaggio; il pronto soccorso ospedaliero, le caserme dei carabinieri e la questura. Da lì, è possibile essere “smistate” all’ interno di percorsi di protezione. A disposizione della donna, ci sono il supporto psicologico e transculturale, l’orientamento legale e attività d’assistenza extragiudiziale. Le azioni di service alla rete provinciale comprendono la formazione per le forze dell’ordine, la costruzione di procedure condivise con i servizi tutela minori del territorio, lo sviluppo di linee-guida per la presa in carico del nucleo familiare straniero, una campagna informativa e la verifica sull’ attuazione del protocollo interistituzionale, in scadenza nel maggio 2015, sia a livello di tavolo provinciale e distrettuale. Esiste un servizio di pronto intervento (una sperimentazione: consente di trovare una collocazione immediata) e accoglienza per un totale di 10 posti. Sono 73 le persone ospitate: 46 donne e 23 bambini. Sempre nell’ambito del contrasto alla violenza, il progetto Una rete per dire basta, di cui ente capofila è il comune di Mariano, nasce nel 2011 e si prefigge il compito di potenziare gli aiuti per le femmine in difficolta, in particolare “le antenne” (gli sportelli d’aiuto) sul territorio. Oltre a 40 mila euro messi a disposizione dalla Provincia, ha ricevuto un contributo di 75mila euro dalla Regione e – ci si augura, – ad aprile 2015 dovrebbe essere rinnovata la convenzione. La Provincia, tramite la consigliera di parità Paola De Dominicis, invita a segnalare le molestie subite sul posto di lavoro all’indirizzo mail: consiglierapari@provincia.como.it Martedì 25 Novembre diventerà attivo il numero di telefono del servizio provinciale per uomini che hanno agito o agiscono comportamenti violenti e controllanti nelle relazioni d’intimità. “Spazio per Uomini che vogliono cambiare” accoglie un bisogno territoriale emerso e raccolto grazie al lavoro della rete attivata dal “Protocollo di intesa provinciale per la promozione di strategie condivise e azioni integrate, finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza contro le donne. Il numero da contattare è: +39 3441423510. [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]