Giorno: 20 Dicembre 2015

Video e foto/ Como comunicazione/ Corni di gazzella finiti

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Care e cari lettrici e lettori di ecoinformazioni, la nostra giornata di lotta e di festa è stata bella e importante. Siete venuti in tanti dandoci la soddisfazione di vedere duecento persone allo Spazio Gloria mentre fuori impazzavano le compere natalizie: un vero e proprio atto di protesta civile contro l’integralismo consumista. La nostra giornata contro coloro che vorrebbero mettere sempre più in vendita diritti e persone è andata benissimo e grazie a Dario Fo, Florina Cazacu,  Ugo Giannangeli, Mario Agostinelli, Alessandro Tarpini, Jlenia Luraschi, I Trammammuro e Fabio Cani. Domenica 20 dicembre  dalle 15 alle 20,30 abbiamo manifestato per la libera stampa, contro lo sfruttamento del lavoro, per la libera circolazione e la parità di diritti contro il razzismo e la xenofobia. Perché il pianeta è uno e la sua popolazione ha il diritto di muoversi a contaminare in un meticciato arcobaleno l’intera Terra facendo come i suoi continenti che migrano insieme agli uccelli. Grazie a tutte, tutti, a ciascuno e ciascuna e in particolare a Jorma Peverelli, favoloso tecnico del suono e non solo. Unico rimpianto: sono finiti i meravigliosi dolci marocchini. Speravamo che almeno qualche corno di gazella sarebbe avanzato, ma l’impeto della festa li ha esauriti tutti.  [Gianpolo Rosso, ecoinformazioni] [Guarda l’album delle foto Fabio Cani] [Guarda l’album delle foto di Enzo Mangalaviti]

Videoconcerto Pangea versione con audio dal vivo sincronizzato al video.

 

Guarda sul canale di ecoinformazioni gli altri video dell’iniziativa.

[Guarda l’album delle foto Fabio Cani]

[Guarda l’album delle foto di Enzo Mangalaviti]

 

Radici e Ali senza caserma

PresentazioneCaserma02«Con molto dispiacere e rammarico, il progetto di coesione sociale Radici e Ali non potrà più utilizzare la Caserma De Cristoforis per le proprie attività, in particolare la Giornata del Riuso, la Ciclofficina Partucc e la Sartoria Partucc (in collaborazione con la Parada Partucc) e Artifisciò (in collaborazione con il progetto Artificio)» annuncia un comunicato stampa.

 

Per il coordinatore del progetto Stefano Martinelli «Purtroppo sono subentrate regole burocratiche che c’impediscono di continuare le nostre iniziative».

«Prima il regolamento consentiva un pagamento in servizi, per esempio tinteggiatura e manutenzione, in cambio dell’affitto di alcuni spazi – viene spiegato –. Il lavoro svolto era di tipo volontario, con il coinvolgimento di associazioni e cittadini del quartiere, un prendersi cura di quello che, a tutti gli effetti, era diventato un bene comune. Un valore aggiunto importante. Oggi, le norme burocratiche imposte da Roma dicono che quei lavori devono essere necessariamente fatturati».

«Per noi diventa impossibile sono leggi imposte dall’alto, noncuranti dei processi in corso e delle conseguenze delle scelte – dichiara Martinelli –. Il nuovo comandante [c’è stato un avvicendamento ai vertici della struttura] ha dimostrato disponibilità, ma certo la continuità rispetto al passato è saltata e le regole per l’utilizzo degli spazi imposte da Roma hanno di fatto reso impossibile e insensato per noi continuare a utilizzare quegli spazi. Purtroppo, così è difficile portare avanti processi di coesione sociali duraturi. Per noi è stata un’esperienza emozionante, un sogno coltivato da anni che si concretizzava, un incredibile messaggio di Pace realizzato: un luogo utilizzato per creare relazioni sane e trasversali, incontro delle diversità, generazionali, culturali, religiose. Era un approccio diverso a uno spazio militare». [md, ecoinformazioni]

Piano di recupero in via Rezzonico a Como

via_rezzonico.jpg_1010865165Un edificio a sei piani, altezza massima 23,67 metri, al civico 19.

 

«Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di sei piani destinato principalmente alla residenza, con una parte destinata ad artigianale e una piccola porzione al commercio – spiega il Comune di Como –. L’altezza massima dell’edificio sarà di 23,67 metri. Sul fronte parcheggi ne saranno realizzati 24, di cui 15 interrati. La proprietà verserà all’amministrazione 104mila euro per gli oneri di urbanizzazione e 206mila euro di monetizzazione».

Dopo la scelta della Giunta Lucini: «Seguirà ora il deposito, la pubblicazione e a febbraio l’approvazione sempre da parte della giunta».

«La città cambia. Il piano di recupero di via Rezzonico è la logica conseguenza della scelta virtuosa di non consumare nuovo suolo, concentrando gli interventi edilizi nel rinnovo del tessuto esistente – dichiara l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino –. La variante del Piano di Governo del territorio che adotteremo a gennaio andrà ancora di più in questa direzione, semplificando dove possibile le procedure nel rispetto degli elementi di tutela». [md, ecoinformazioni]

Altre acquisizioni dal Demanio

facciatapalazzocernezziIl Comune di Como prosegue la politica di acquisti gratuiti dallo Stato per 360mila euro, tolti i costi di adeguamento, di «beni immobili che potranno essere destinati a uso pubblico o privato oppure venduti».

 

«Abbiamo ancora una volta colto l’occasione offerta dall’Agenzia del Demanio per acquisire alcuni immobili – dichiara Marcello Iantorno, assessore al Patrimonio –. Oggi abbiamo optato per un appartamento in via Crispi al civico 24 del valore di 133mila euro, per un box in via Saporiti del valore di 18mila euro e in buone condizioni, per la quota di metà di un fabbricato in via Bastiglia al civico 30 di circa 62mila euro e il cui acquisto sarà fatto dal cointestatario che si è obbligato all’acquisto, per un negozio e per uno spazio autorimessa di 191mila euro in via Milano 198. Il valore complessivo dei beni, tolti i costi di adeguamento, è pari a 360mila euro. Nel caso in cui si decidesse di venderli, di questa somma circa 80mila euro andrebbero restituiti al Demanio mentre 280mila euro resterebbero nelle casse del Comune».

«Per altri immobili di sicuro interesse per la città come gli spazi adibiti ad autogrill a Brogeda per varie ragioni siamo stati costretti a non poterli accettare – termina l’assessore –. Abbiamo verificato che gli svantaggi sarebbero stati superiori ai vantaggi». [md, ecoinformazioni]

La siccità preoccupa

lago di como«-98 per cento pioggia a dicembre, basso il livello del lago di Como e Po a meno 2 metri» spiegano Coldiretti Como-Lecco.

 

«Meno 98 per cento di acqua nella prima decade di dicembre rispetto alla media del periodo, mentre i livelli di smog salgono alle stelle nei principali centri urbani. È questa la situazione nelle province lariane rilevata da Coldiretti sulla base dei dati Ucea – precisa un comunicato degli agricoltori lariani –. E nei prossimi giorni la situazione non è destinata a migliorare, con le previsioni che annunciano tempo stabile almeno fino a domenica. mentre a novembre si è registrato un meno 88 per cento di piogge rispetto alla media. Quanto agli scarti dal clima di precipitazione negli ultimi sei mesi, i dati rilevano nello specifico per il territorio comasco un -98,5% (in Lombardia, secondo solo a Sondrio) e -97,7% per quello lecchese, che diventano rispettivamente -93% e -91,4% rispetto agli ultimi 12 mesi».

«L’assenza di precipitazioni provoca in Lombardia la permanenza di impurità nell’aria con l’adozione di misure di salvaguardia nelle grandi città, a cominciare da Milano dove si registrano valori fuori norma da oltre tre settimane, ma sta provocando anche una preoccupazione generalizzata nelle campagne sulla situazione dei principali bacini idrici e dei terreni anche perché sta mancando la neve che rappresenta un’importante scorta per le riserve idriche – prosegue il comunicato –. E mentre in montagna è allarme per la stagione sciistica che stenta a partire nei campi c’è apprensione per la mancanza di acqua necessaria per ristabilire le risorse idriche indispensabili nella fase di crescita delle coltivazioni».

«Il Lago di Como è oggi -22.6 cm rispetto alla quota idrometrica, rispetto a -17,7 cm di una settimana fa e contro una media storica di +47,1 cm (dati enti regolatori dei grandi laghi) – aggiunge e conclude lo scritto della Coldiretti –. Altrettanto rappresentativo della realtà anomala di questi mesi è il livello del fiume Po che è più basso di quasi 2 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno al Ponte della Becca (Pavia) dove il livello idrometrico del più grande fiume italiano è addirittura come quello di questa estate: una situazione preoccupante per un bacino dove si produce il 35 per cento della produzione agricola che è fortemente dipendente dalla disponibilità di acqua ma che è anche sintomatica delle difficoltà in cui si trova buona parte dell’Italia. Secondo un monitoraggio della Coldiretti Nazionale sui dati Ucea, infatti, in tutta la penisola nella prima decade di dicembre è caduto ben il 91 per cento di acqua in meno rispetto alla media del periodo, dopo un mese di novembre con piogge dimezzate (-49 per cento)». [md, ecoinformazioni]

Palazzo Cernezzi contro la Inarcheck

lungolago paratie Piazza_Cavour_dallxaltoDopo i progettisti, il Comune di Como si rivale contro la società che ha validato il progetto delle paratie.

 

Mercoledì 16 dicembre la Giunta Lucini ha deciso: «Di agire in giudizio per responsabilità contrattuale nei confronti di Inarcheck, la società che aveva validato il progetto dei lavori di difesa e protezione dalle esondazioni».

«Così come è stata avviata la causa nei confronti dei progettisti per la non corretta progettazione delle opere, il Comune ritiene  che anche Inarcheck sia responsabile nei confronti dell’amministrazione per omessa e/o errata valutazione del progetto – spiega una nota –. La causa nei confronti dei progettisti è pendente da ieri al Tribunale di Como e la richiesta presentata è di 3milioni e 200mila euro, somma pari all’aggravamento, a loro imputabile, delle spese sostenute e da sostenersi».

«Per quanto riguarda Inarcheck, posto che il Comune ritiene che la sua sia una responsabilità autonoma per inadempimento contrattuale, la quantificazione del danno sarà chiusa nei prossimi giorni – termina lo scritto –. La società era già stata costituita in mora dall’amministrazione comunale lo scorso 21 gennaio 2015, per interrompere il termine della prescrizione». [md, ecoinformazioni]

20 dicembre/ Como comunicazione/ Una nuova generazione

ecoinformazioni logo SITOCi sono molte ragioni per venire dalle 15 di domenica 20 dicembre allo Spazio Gloria di via Varesina 72 a Como. Offriamo – e lo facciamo con relatori e relatrici eccezionali –  la presentazione del libro Un uomo bruciato vivo che salda il tema del diritto al lavoro con quello del diritto alla libera circolazione delle persone. Continuiamo con i videoconcerto Pangea che illustra con i registri della letteratura, della fotografia e  della musica  la naturalità dei movimenti dei continenti con quella delle migrazioni. Concludiamo con il Buffet mediterraneo dove troverete  i dolci di pasta di mandorla insieme al panettone, lo spumante e il tè alla menta, la pizza e il pandoro con un assaggio di gastronomia siriana e tanto altro. Ma il motivo che forse più vi convincerà a partecipare e forse proprio ecoinformazioni. L’ingresso è con sottoscrizione per sostenere con l’Arci la nostra impresa di libera informazione partecipata.

La svolta alla quale vi chiediamo di dare energia non è la prima che la nostra impresa compie. In diciassette anni ecoinformazioni ha percorso molta strada, quasi sempre in salita, sempre ostinatamente contraria agli schemi dell’informazione commerciale. La scelta di oggi è tra un futuro conservativo che ripercorra la strada del volontariato puro e una ulteriore qualificazione dei giovani e delle giovani che rendono possibile la nostra attività giornalistica, garantendo loro, pur sempre all’interno di una struttura rigorosamente non profit, un riconoscimento professionale e un rimborso economico. Nessuno entrerà nella “casta dei giornalisti”, questo è sicuro, ma se la prima generazione di ecoinformazioni poteva (e continuerà comunque a farlo) sostenere l’attività senza alcun guadagno, potendo contare sul proprio lavoro in altri settori, alle successive (che non solo oggi non trovano lavoro, ma in futuro non riceveranno nemmeno una vera pensione) andrà assicurato un compenso, almeno simbolico. Dare dignità al lavoro è un primo comandamento per tutti quelli che lottano ostinatamente per un mondo di persone libere e diritti uguali, di investimenti in lavoro e cultura, di pace e di cieli puliti. Per questo vi chiediamo di sottoscrivere, superando di molto e in molti la quota associativa del nostro circolo Arci che è come sapete il nostro editore. Padrini e padroni non ne abbiamo. Amici sì. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]