A Dongo contro tutti i fascismi

Per la giornata di mobilitazione nazionale “contro tutti i fascismi” indetta il 27 maggio dall’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, la provincia di Como ha scelto Dongo, teatro di uno dei momenti fondamentali per la fine del fascismo nel 1945, ma anche di ripetute provocazioni neofasciste, l’ultima delle quali consumata molto recentemente, il 30 aprile scorso, nell’indifferenza delle autorità amministrative e politiche.

La manifestazione di sabato ha ribadito l’importanza della mobilitazione antifascista, e si è svolta senza alcun problema, ma la non entusiasmante partecipazione (non più di 150 persone nei momenti più “affollati”, e assai pochi i cittadini di Dongo) sottolinea ancora una volta quanto sia lungo e faticoso il lavoro necessario per riportare all’attenzione della gente la necessità di una continua vigilanza contro ogni elemento di neofascismo. Lo hanno sottolineato tutti gli interventi dal palco: quello di Danilo Lillia, segretario della sezione ANPI di Dongo, quello di Guglielmo Invernizzi, presidente provinciale dell’ANPI, quello di Wilma Conti, già staffetta partigiana e ora esponente di punta dell’antifascismo lariano, e quello di Tullio Montagna, presidente regionale lombardo dell’ANPI, il quale ha messo in evidenza soprattutto il ruolo fondamentale nella scuola nella trasmissioni dei valori fondanti della repubblica, dell’antifascismo e della Costituzione.

Molto intensi anche i due momenti di spettacolo, con la Piccola Orchestra Karasciò di Bergamo, e con il Teatro d’Acqua Dolce (Gabriele Penner e Arianna Di Nuzzo) che hanno presentato per la prima volta a Dongo il loro lavoro Tu non sai le colline.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

Alcune immagini della manifestazione:

Danilo Lillia.

La Piccola Orchestra Karasciò.

Guglielmo Invernizzi.

Wilma Conti.

Tullio Montagna.

Teatro d’acqua dolce: Gabriele Penner e Arianna Di Nuzzo.

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