
Un fiore per i partigiani/ Ricordiamo e impariamo
Il Comitato Cantù-Mariano e dintorni, di cui fanno parte Arci provinciale e Arci Mirabello, per il 25 aprile, dedicato a Concetta Bonaparte, invita tutti a celebrare la Festa della Liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista del paese, ricordando con un piccolo gesto concreto, i protagonisti della Resistenza: i nostri partigiani.
Il 25 aprile non può essere una data di commemorazione fine a se stessa. La Festa della Liberazione ci ricorda il dovere di continuare a lottare per i valori di giustizia, onestà e libertà per cui tanti hanno dato la vita, ci ricorda che la strada per ottenere questi valori non ammette indifferenza. Questo dovrebbe essere un impegno umano, che non riguarda solo il nostro paese, ma il mondo intero. Ancora oggi c’è aria di resistenza; i racconti sulla lotta partigiana si possono ritrovare anche se in modalità e contesti differenti, in Palestina, dove vi è un popolo che subisce ingiustizie quotidiane e che lotta pacificamente per rivendicare il proprio diritto ad esistere sulle proprie terre. Un popolo, che come i partigiani, è coinvolto in una lotta nonviolenta per il futuro di una patria senza tiranni, contro l’odio e contro le ingiustizie, per le libertà e i diritti di una nazione che dovrebbero essere universali.
Bisogna ricordare chi ha reagito all’oppressione nazifascista e resistito per la liberazione del paese, anche per imparare a non dimenticare che persino nel mondo attuale, purtroppo, resiste il bambino che si reca a scuola sotto la costante minaccia di attacco da parte dei coloni israeliani lungo il sentiero. Malgrado ciò, giorno dopo giorno, continua a percorrere quella strada, perché studiare è un suo diritto. Resistono le famiglie a cui hanno distrutto la casa, che si rimboccano le maniche per ricostruire la propria vita a partire da un nuovo mattone. Resistono madri e padri che ogni giorno temono per le vite dei figli quando escono di casa. Volti sciupati da una vita piena di ingiustizie, ma che insegnano ai più giovani la nonviolenza come unica condotta per la pace. Resiste l’attivista israeliano che si ribella ad uno stato che non lo rappresenta. Arrestato e denigrato dalla sua stessa società, continua a spingersi in quelle terre per stare al fianco del vicino affranto. Resistono tutti loro, senza odio e senza violenza, una resistenza a volte silenziosa, che sicuramente fa molto meno rumore della prepotenza che li circonda.
La resistenza è un concetto che stiamo sperimentando anche noi in questi giorni; la pandemia in corso ha messo a dura prova la popolazione mondiale, restare a casa ed essere limitati anche nelle cose più banali della vita è una gran fatica da sostenere e forse finalmente abbiamo imparato ad apprezzare la libertà.
Oggi, probabilmente, possiamo comprendere al meglio cosa significhi questo concetto, diritto che in Italia hanno conquistato proprio gli uomini e le donne che si opposero e si sacrificarono agli orrori della seconda guerra mondiale, combattendo per sconfiggere le dittature del nazifascismo.
Il 25 Aprile deve ricordarci che la resistenza non è storia passata.
La lotta per la libertà e per il rispetto dei diritti umani non dovrebbe essere la battaglia isolata di un solo popolo, ma di tutto il genere umano, unito.
Nel mondo attuale, con un’epidemia in corso, quasi travolti dalla distruzione del pianeta, coi mitra esibiti come uno scherzo, i confini chiusi, i muri, le enormi disuguaglianze, siamo partecipi della loro ribellione. Il ricordo delle loro sofferenze, l’esempio delle loro vite, deve trattenerci, darci forza ed ispirarci. [Somia El Hariry, ecoinformazioni]
Il comitato Cantù-Mariano per celebrare la Festa della Liberazione propone di ricordare i caduti della Resistenza posando un fiore sulle loro tombe.
«Come ben sapete, in questa data celebriamo la fine dell’occupazione nazi-fascista e la liberazione del nostro paese dall’oppressione. Il 25 aprile dev’essere giorno di memoria ma anche d’impegno, al ricordo dei partigiani caduti desideriamo associare anche l’appello all’attenzione delle tante battaglie che ancora oggi si combattono per le libertà ed i diritti umani in varie parti del mondo.
Che questa data sia anche un’occasione per ricordare a tutti che i germi dell’intolleranza, del razzismo e del fascismo non sono scomparsi dalla nostra società ma anzi alimentano le tensioni verso i più deboli e gli ultimi con un’imperterrita azione di divisione e odio tra le persone. Con forza vogliamo ribadire che non bisogna cedere alla brutalità dell’estremismo e dell’odio ma
rimanere saldi ai valori civili della nostra Costituzione che c’insegna la pratica della democrazia, del rispetto, della solidarietà e della promozione delle libertà.
Anche quest’anno, purtroppo, non potremmo partecipare numerosi alle celebrazioni pubbliche.
Abbiamo deciso, per senso di responsabilità data la crisi pandemica, d’invitare tutti ad esprimere la
propria pubblica partecipazione alla giornata di celebrazioni in diversa forma. Chiediamo ad ognuno di recarsi ai monumenti alla resistenza e alle tombe dei partigiani nei propri comuni e di deporre un fiore in ricordo del loro sacrificio. A ciò si aggiunge un lungo programma di eventi
online trasmessi dal canale webtv di Arci Como che per il 23, il 24 e tutta la giornata del 25 aprile coinvolgerà attivisti e artisti in un evento collettivo con vari contenuti sulla resistenza di ieri e di oggi. Vi ringraziamo per la partecipazione. Ora e sempre, resistenza!» [Comitato Cantù-Mariano e dintorni]