Amici di Como

3-9 dicembre/ Milano e Como/ Noir in festival

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Avrà inizio domenica 3 dicembre la XXVII edizione del Noir in festival, kermesse internazionale di cinema, letteratura e arte dedicata al mistero che, dopo una iniziale tappa milanese (sedi ospitanti saranno l’università Iulm, Anteo Palazzo del Cinema, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli), si trasferirà dal 7 al 10 dicembre al Teatro sociale di Como.
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Life Electric: l’Iva è detraibile

libeskind-notteL’Agenzia delle Entrate ha informato Palazzo Cernezzi: «Che l’Iva relativa alle opere per la sponsorizzazione del monumento Life Electric donato alla città da Daniel Libeskind, sono detraibili».

 

«La richiesta di chiarimento è stata presentata dal Comune – ricordano da via Vittorio Emanuele II – e la redazione dell’interpello è stata il frutto della collaborazione dell’ufficio legale dell’amministrazione con un professionista dell’associazione Amici di Como, il professor Renato Portale».

«Una buona notizia che apre nuove strade nello sviluppo di progettualità con i privati, a beneficio della città» dichiara il sindaco di Como Mario Lucini a cui si associa il responsabile dei lavori Daniele Brunati «Siamo molto soddisfatti del risultato e felici di aver contribuito a costruire un precedente importante per qualsiasi attività di mecenatismo nell’ambito del rapporto pubblico privato». [md, ecoinformazioni]

Garantita la proroga per l’apertura del lungolago

lungolago riaperto 2«È stata prorogata fino al 30 novembre l’apertura della passeggiata sul lungolago – annuncia il Comune di Como –. Grazie alla disponibilità degli Amici di Como e del Consorzio Como turistica, per tutto il periodo di Expo, Como e il territorio potranno così continuare a fruire dello spazio pedonale che si affaccia sul lago».

Palazzo Cernezzi chiede chiarimenti su Life Electric

monumento-libeskind-rendering«In relazione al progetto esecutivo per il posizionamento sulla diga foranea del monumento Life Electric e in relazione ai lavori di adeguamento della diga stessa, il Comune di Como ha scritto oggi [mercoledì 10 dicembre] all’associazione Amici di Como e al progettista da loro incaricato chiedendo chiarimenti e una relazione comparativa tra il progetto definitivo presentato per la prima fase di gara e quello esecutivo – dichiara una nota del Comune di Como –. Ai fini della seconda fase di gara, è stato altresì chiesto di “indicare gli importi delle categorie di lavori di cui al computo metrico, comprendendo gli oneri specifici della sicurezza”».

Rallentamenti per Life Electric

diga foranea como«Le prove di carico in corso in questi giorni sul tondello della diga foranea – in vista dell’allestimento di Life Electric – hanno registrato qualche rallentamento rispetto al cronoprogramma iniziale – spiega una nota di Amici di Como del 9 dicembre sull’avanzamento dei lavori preliminari per valutare la capacità statica della diga su cui verrà posta l’opera di Daniel Libeskind –. A differenza di quanto rilevato in una prima fase, infatti, i massi su cui poggia la diga non scendono fino a quota 17 metri ma si spingono circa a 26. Di fatto le trivellazioni dureranno qualche giorno più del previsto».

Amo la mia città/ Libeskind senza alcun onere per la città

logointrozziAmo la mia città interviene sulla questione monumento di Daniel Libeskind ricordando che la ricchezza del volontariato e del civismo comasco non è solo quella espressa dagli Amici di Como. La lista definisce «una fantasiosa quanto fastidiosa fola» «le dichiarazioni ascoltate in questi giorni sulle ragioni che hanno ispirato l’architetto statunitense a ideare l’opera in omaggio ad Alessandro Volta» e chiede che la vicenda si concluda senza alcun onere per la città prevedendo che siano a carico dei “donatori” «le spese di manutenzione per un periodo di tempo sufficientemente esteso», che non ricada sul comune alcun  «onere di assicurazione contro i tanti imprevisti che minacciano una installazione complessa» e che venga fornita «una garanzia nell’eventualità di una necessaria rimozione del manufatto». Leggi il comunicato.

«A proposito del “monumento Libeskind” – La posizione di Amo la mia città (Amc). La crisi insegna che occorre sapere trasformare i rischi in opportunità. Ma le opportunità non attentamente valutate possono diventare rischi (paratie e Ticosa docent).

Como è una città ricca. Ricca di energie, di capacità creative, di slancio solidaristico. Decine e decine di associazioni sono lì a dimostrarlo, occupandosi di dare assistenza a chi è in situazione di difficoltà e disagio, di rendere la città più bella e pulita, di prendersi cura di anziani o bambini, di portare solidarietà fuori dai nostri confini.

La scelta di “Amici di Como” di operare per il bene della città si inserisce felicemente in questo contesto operoso. Rendere più bella la città, aiutare l’amministrazione nella realizzazione o il completamento di opere che – causa tagli nei trasferimenti statali, aggravati da complicazioni burocratiche che appesantiscono ogni iter – il Comune non riesce a sostenere autonomamente. Guardiamo certamente con gratitudine all’intervento che ha permesso la fruizione di parte del lungolago reso inagibile da imperdonabili errori di passate amministrazioni. Il dono della scultura di Daniel Libeskind è così l’ultima, in ordine di tempo, di realizzazioni significative per la città. Un progetto a favore di Como che ha lo stesso valore dell’impegno che altri cittadini manifestano con altre modalità, spesso in modo anonimo ma con altrettanta generosità.

È importante che questo dono, questo contributo al ben-essere della città avvenga in armonia con la città stessa, senza spingere a dannose forzature capaci solo di sollevare forti contrapposizioni. E l’amministrazione comunale non dovrebbe essere messa nella condizione di schierarsi a favore o contro l’installazione della scultura in uno dei luoghi più simbolici della città. A sostenere un cosiddetto fronte degli innovatori in contrapposizione a presunti conservatori.

Il giudizio sul valore artistico della scultura esula completamente da queste considerazioni e crediamo possa difficilmente essere ricondotto ad una valutazione unanime. Non è quindi su questo aspetto che vale la pena di soffermarsi, anche se le dichiarazioni ascoltate in questi giorni sulle ragioni che hanno ispirato l’architetto statunitense a ideare l’opera in omaggio ad Alessandro Volta, alla luce del progetto Gazprom di San Pietroburgo, suonano come una fantasiosa quanto fastidiosa fola.

Ora è indispensabile, per rispetto nei confronti dell’intera cittadinanza, che l’installazione della scultura – donata alla città – avvenga davvero e completamente in condizioni di totale gratuità. E che nessun onere, né presente né futuro, né diretto né indiretto, sia messo a carico della collettività.

Nessun onere di manutenzione per un periodo di tempo sufficientemente esteso, nessun onere di assicurazione contro i tanti imprevisti che minacciano una installazione complessa, una garanzia nell’eventualità di una necessaria rimozione del manufatto.

Pensiamo che queste siano le condizioni minime che debbano accompagnare l’impegno dei donatori nei confronti della città, affinché il loro gesto non prevarichi la cittadinanza che non ha avuto né il modo, né il tempo di valutarne le conseguenze». [Amo la mia città]

Libeskind/ La Conferenza dei servizi approva

Libeskind01L’associazione Amici di Como comunica l’approvazione deliberata il 24 settembre dalla Conferenza dei servizi della realizzazione di The Life Electric: «Apprendiamo con entusiasmo della decisione arrivata oggi da parte della Conferenza dei Servizi, riunita a Menaggio, che ha dato il via libera definitivo alla realizzazione di “The Life Electric”, monumento in onore di Alessandro Volta che l’archistar Daniel Libeskind, in stretta collaborazione con l’associazione Amici di Como, donerà alla città».

Per Spallino: «Con The Life Electric, Libeskind ci regala un sogno»

Foto: copyright ©Associazione Amici di Como
Foto: copyright ©Associazione Amici di Como

Soddisfatto l’assessore all’Urbanistica del Comune di Como alla presentazione di martedì 23 settembre di Amici di Como e Consorzio Como turistica per il nuovo monumento sulla diga foranea.

 

«L’amministrazione ha ricevuto una proposta di donazione, ha condiviso e accettato la donazione dell’opera e la sua collocazione nel tratto finale della diga foranea – precisa l’assessore del Comune di Como Lorenzo Spallino, che si era già espresso in maniera favorevole all’opera –. L’amministrazione ha quindi avviato le procedure necessarie per consentire l’esecuzione dei lavori attraverso una procedura di sponsorizzazione. Domani [24 settembre] a Menaggio si aprirà la conferenza di servizi che insieme a tutte le amministrazioni coinvolte, dovrà esprimere il proprio parere e decidere a prevalenza degli interessi pubblici coinvolti. Nel caso in cui il parere fosse negativo, la questione può essere rimessa al Consiglio dei Ministri che si pronuncia entro 60 giorni. Al centro del dibattito, però, c’è qualcosa che va al di là dell’opera, del suo progettista e di chi ha proposto la sua realizzazione. Oggi discutiamo se siamo o meno favorevoli al cambiamento. Per quanto riguarda le similitudini che l’opera di Libeskind mostra con altri suoi progetti, da sempre, se apriamo gli archivi dei grandi artisti troviamo abbozzi, schizzi, pensieri, progetti approvati e rifiutati. E in ogni artista ci sono segni, cifre stilistiche che possono ricorrere in infinite varianti. Così è per Libeskind, un architetto tra i più interessanti di questa stagione che ha aperto il suo archivio e ci ha regalato un sogno». [md, ecoinformazioni]

The (archi)star electric: Libeskind al centro del lago

Nella presentazione “ufficiale” del progetto di Daniel Libeskind destinato dagli Amici di Como alla rotonda terminale della diga foranea, alla fine appare una “animazione in 3D” che mostra l’opera nel contesto paesaggistico, presa da differenti punti di vista: dall’alto, dal basso, dalla città e dal lago.

Ognuno può così farsi un’idea. Senza dimenticare che in questi rendering del terzo millennio le opere sembrano un po’ tutte uguali, e soprattutto senza dimenticare che un’opera è una cosa ben diversa dalla sua immagine e che anche il suo impatto (concetto che qualcuno – inopinatamente – vorrebbe vietare per legge!) sarà cosa ben diversa dalla sua rappresentazione in video.

Realizzato in fibra di carbonio e verniciato con vernici al fluoro, The life electric costerà, secondo il preventivo approssimativo presentato, poco più di un milione di euro: 150 mila per l’opera in sè, 450 mila per il consolidamento della diga, 450 mila per la promozione e le manifestazioni collaterali. Il resto dovrebbe essere a gratis, visto che l’idea è appunto oggetto di donazione. La ricerca degli sponsor è aperta. L’inaugurazione è ipotizzata per la vigilia di quella di Expo 2015.

Piaccia o non piaccia, la proposta Libeskind-Amici di Como (già fatta propria dal Comune di Como, che – nella parole dell’assessore Lorenzo Spallino – ha già accettato la donazione, ha già condiviso la sua collocazione e ha già avviato l’iter per la sua realizzazione) è, al di là delle sue forme più o meno avveniristiche, un monumento ipertradizionale, un gigantesco e imperscrutabile “brand” posizionato al centro del lago; nulla a che vedere con il dibattito (internazionale, si badi bene, e non provinciale) sulle nuove forme della memoria monumentale, sulle esigenze di consegnare alle collettività elementi che interagiscano con il contesto paesaggistico e umano… Si tratta di un monumento che potrebbe essere lì ma anche altrove, che può essere dedicato ad Alessandro Volta ma anche al generale Custer, se è vero – come ci è parso di capire – che il disegno esce dall’archivio dell’artista-architetto o architetto-artista che dir si voglia senza essere specificatamente pensato per Como e il suo lago. Si tratta – come è stato detto nella presentazione ufficiale – della sua “cifra” stilistica, della sua griffe, della sua firma. Cioè della firma di uno dei progettisti più quotati al mondo. Non è poco… ma basta?…

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

La conferenza stampa di presentazione ufficiale all’Hotel Terminus, il 23 settembre 2014.

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Due immagini tratte dall’animazione di rendering dell’opera.

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