Ius soli

”Per amore di Zoe”. Storie di ragazze ”non” italiane

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Progetti come ” Per amore di Zoe”, il documentario – prodotto dalla Cgil di Como, promosso da Diogene, inserto de La Provincia dedicato al non-profit, e girato dalla troupe di Dario Tognocchi –  meritano di far parlare di sé. O meglio: meritano di parlare ”per sé”, attraverso le voci delle giovani protagoniste. È quanto è avvenuto la sera di martedì 18 dicembre in uno Spazio Gloria gremito di persone, intervenute a condividere la testimonianza di queste alunne del liceo Teresa Ciceri. Testimonianza a cui è seguito un animato dibattito sulla (anzi, sulle) identità di persone che, parafrasando ”contromano” Gaber, si sentono (chi più, chi meno, chi non solo) italiane, ma, per fortuna o (più spesso) purtroppo, non lo sono. (altro…)

Pacifisti e Italiani senza cittadinanza/ Mattarella ultima speranza per lo Ius soli

Per cercare di porre rimedio alla vergognosa indifferenza ai diritti dei bambini della maggioranza del Senato dove il M5s, le destre, parte del Pd e alcuni senatori di Leu hanno fatto mancare il numero legale affossando lo Ius soli, su suggerimento del Centro per la Pace di Viterbo, invitiamo a scrivere al presidente della Repubblica Mattarella. È semplice, basta ricopiare il testo e andare sul sito www.quirinale.it, cliccare sul simbolo della posta, in alto al centro, e compilare la lettera. Non è necessario avere una pec. Analoga inizativa è animata da #italiani senza cittadinanza.

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Ius soli / Cgil Como aderisce alla staffetta dello sciopero della fame

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Si trasmette il comunicato con cui Cgil Como comunica, sabato 7 ottobre, la propria decisione di aderire alla staffetta dello sciopero della fame per lo Ius soli:

«Como, 7 ottobre 2017
La segreteria della Camera del Lavoro di Como aderisce alla staffetta dello sciopero della fame per lo Ius soli.
Il segretario provinciale Giacomo Licata, Chiara Mascetti e Matteo Mandressi si daranno staffetta digiunando nei giorni 11-12-13 ottobre. “Ci sono battaglie di civiltà per noi irrinunciabili – spiega Licata – è arrivato il momento di cambiare anche il racconto pubblico sull’immigrazione, ostaggio di pregiudizi, luoghi comuni e vere e proprie bugie che, invece di contrastare, la politica spesso sceglie di cavalcare per guadagnare consenso. Il dibattito interno alla politica rischia spesso di avvitarsi sul nulla, in una spirale di autoreferenzialità che allontana dai temi veri e dalle persone. Noi non vogliamo rinunciare a una legge giusta e di civiltà: abbiamo deciso di aderire allo sciopero della fame di insegnanti e parlamentari per l’approvazione immediata dello ius soli. Siamo convinti che se si realizzano leggi giuste che riconoscono i diritti delle persone si rende più sicuro e più moderno il Paese, si rafforzano le istituzioni e la democrazia. Un bambino nasce in Italia, frequenta le nostre scuole, condivide con i suoi coetanei abitudini e stili di vita non può non essergli consentito di oltrepassare l’uscio della porta che gli darebbe accesso alla cittadinanza italiana”.»

 

Arci nazionale / Sciopero della fame per lo ius soli

 

logo La Presidenza nazionale dell’Arci comunica la propria decisione di aderire allo sciopero della fame per l’approvazione dello ius soli. «La Presidenza nazionale dell’Arci parteciperà allo sciopero della fame per l’approvazione dello ius soli, raccogliendo la proposta di centinaia di insegnanti a cui hanno già aderito molti parlamentari e lo stesso ministro Del Rio.

Inizieranno domani la presidente nazionale Francesca Chiavacci e il vicepresidente Filippo Miraglia, e, a staffetta, tutti gli altri componenti della presidenza nazionale dell’associazione.

L’Arci sarà anche presente, insieme all’Italia sono anch’io e al movimento #italiani senza cittadinanza alla manifestazione promossa per il pomeriggio del 13 ottobre in Piazza Montecitorio.  Con gli insegnanti, gli alunni e i loro genitori animeremo la piazza con laboratori e flash mob chiedendo che il Senato approvi al più presto la legge che riforma la cittadinanza.

Nonostante si sia ormai quasi alla fine della legislatura, i tempi per approvarla ci sarebbero ancora se questa fosse davvero la volontà politica del governo.

Noi comunque non ci arrendiamo e continueremo a stare nelle piazze per chiedere che le migliaia di ragazze e ragazzi di origine straniera, nati e/o cresciuti in Italia, cittadini italiani di fatto, lo diventino anche di diritto attraverso una legge che introduca lo ius soli».

La lenta marcia dei diritti/ Cittadinanza: quasi ius soli

litaliasonoanchioquadratoApprovata il 13 ottobre alla Camera la legge dello ius soli per la quale anche a Como grande è stata la mobilitazione per la raccolta delle firme della proposta de L’Italia sono anch’io che ha scosso la politica determinando un articolato ancora ingiusto, non  soddisfacente, ma comunque relativamente positivo. Il testo  passa al Senato dove, grazie all’attuale sistema bicamerale, potrà essere ancora migliorato.  .  Pubblichiamo il giudizio di Filippo Miraglia, vicepresidente dell’Arci, da sempre impegnato per i diritti dei migranti.

«Non è la legge sulla quale abbiamo raccolto le firme. Ma se siamo arrivati a fare un passo avanti con l’approvazione oggi alla Camera di una riforma della legge n.91/1992, è anche grazie alle firme di quelle migliaia di persone che ci hanno creduto, al lavoro delle associazioni che da anni si battono per avere un Paese migliore, più giusto e democratico.
Se la legge passerà anche al Senato (continueremo a fare il possibile per migliorarla) da oggi chi nasce in Italia sarò italiano da subito, senza dover aspettare 18 anni. Dovrà rispettare la condizione di essere figlio di uno straniero o una straniera con il permesso Ue di lungo soggiornante. E’ un limite pesante ma non possiamo che salutare con soddisfazione un passo avanti della civiltà giuridica e della democrazia di questo Paese, che cambierà la vita di migliaia di famiglie e persone, di tante bambini e bambini che in Italia sono stati a lungo discriminati per legge. Non abbiamo certo sconfitto il razzismo ma abbiamo contribuito a migliorare la democrazia.
Il prossimo obiettivo, insieme all’approvazione di un testo migliore sulla cittadinanza al Senato, è far ripartire la campagna sul diritto di voto alle amministrative. La legge sul diritto di voto alle amministrative è infatti l’altra proposta sulla quale abbiamo raccolto il consenso di centinaia di migliaia di persone. In molte città la prossima primavera verranno rinnovati sindaci e consigli comunali. Una percentuale importante di cittadini e cittadine straniere che vivono e contribuiscono in maniera determinante, anche pagando le tasse, alla crescita delle comunità locali, non potranno partecipare al voto. Quella battaglia va rilanciata al più presto.
E’ importante sottolineare come la relatrice della legge alla Camera, on.Marilena Fabbri, così come l’on, Celeste Costantino di Sel e i parlamentari Khalid Chaouky e Paolo Beni, hanno avuto in questi mesi un atteggiamento sempre costruttivo nei confronti delle associazioni. Vanno ringraziati per questo motivo al di là del risultato ottenuto.
Noi continueremo a portare avanti le nostre battaglie per i diritti dei migranti e contro ogni forma di razzismo, perché siamo convinti di essere dalla parte giusta e perché pensiamo che questo serva all’Italia e al nostro comune futuro».  [Filippo Miraglia]

Leggi anche il comunicato stampa dell’Arci nazionale e quello de L’italia sono anch’io.

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