Marco Servettini

Video/ Di ritorno da Idomeni: dalle migrazioni all’accoglienza

Incontro Da Como a Idomen tuttowebi

Nella sala del cardinal Ferrari gremita da cittadini e cittadine, si è svolta , il 15 aprile, con l’introduzione di Anna Merlo  e la testimonianza sulla drammatica situazione nella “Rotta balcanica” di MIchele Luppi,  l’iniziativa Da Como a Idomeni. Sono seguiti   gli interventi di Roberto Bernasconi e di Emanuele Cantaluppi e la presentazione della Carta dell’accogienza di Caritas-Acli, illustrata da Marco Servettini e da Luisa Seveso. Alle relazioni è seguito un partecipato dibattito nel quale è intervenuto anche don Giusto Della Valle.

Già on line alcuni video dell’iniziativa, presto on line sul canale di ecoinformazioni tutti gli altri.

Amo la mia città libera/ La dichiarazione di Eva Cariboni



consiglio13ottobremodNel primo Consiglio comunale di Como dopo l’inserimento in giunta di Frisoni e Marelli e la decurtazione delle deleghe a Iantorno e Introzzi che si è dimessa, Eva Cariboni, Amo la mia città, : «Ci sentiamo liberi di decidere di volta in volta la nostra posizione» [leggi la dichiarazione]. Critiche di Paco-Sel alla gestione del rimpasto e solidarietà a Gisella Introzzi.

 

Dopo la nuova composizione della Giunta a Palazzo Cernezzi decisa dal sindaco Mario Lucini la lista civica che si è presentata nella coalizione che ha vinto le elezioni, Amo la mia città, si smarca dalla maggioranza.

Già nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 13 ottobre Ada Mantovani, Adesso Como, ha ringraziato per il lavoro svolto l’assessora dimissionaria di Amo la mia città Gisella Introzzi, mentre Luca Ceruti, M5s, ha attaccato: «Sono uscite due donne e sono entrati un uomo e una donna, ma allora tutta questa attesa per rispettare la differenza di genere in Giunta in realtà non era un problema». Piena anche da Paco-Sel la solidarietà a Introzzi e ferma la presa di distanza anche sui modi con i quali è stato gestito il rimpasto espressa dal capogruppo Luigi Nessi.

La rappresentante della lista civica, Eva Cariboni, ha preso la parola [leggi la dichiarazione] per definire la posizione della lista nei confronti della maggioranza. Ha ricordato la difesa dell’assessora dimissionaria dagli attacchi negli ultimi mesi e rilevato che il «depotenziamento delle deleghe è una sfiducia nei nostri confronti», così come ha scritto l’interessata in una lettera aperta. Una sfiducia che è arrivata attraverso un «metodo non crediamo rispettoso per degli alleati». Di qui la sensazione che «la nostra presenza in maggioranza non più ritenuta importante» e la decisione, su temi specifici al di là di quello che era il programma elettorale, di sentirsi «liberi di decidere di volta in volta la nostra posizione».

Amo la mia città si è presentata in aula con alcuni sostenitori tra i quali l’ex consigliere Marco Servettini e l’ex assessora Introzzi in un clima comunque sereno, con tanto di saluti da parte di consiglieri e assessori di maggioranza e dello stesso sindaco che si è detto rammaricato delle dimissioni e ha ribadito che non c’è nessuna relazione fra il passaggio di deleghe e la lettera, «assolutamente non condivisibile», delle organizzazioni sindacali contro l’ex assessora al Personale. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Giuseppe Catozzella/ Non dirmi che hai paura

DSC00077La storia di un sogno, correre, e quella di un viaggio per realizzarlo. Un viaggio non come tutti gli altri, ma il Viaggio: quello disperato che dal cuore dell’Africa, attraverso il deserto, porta a Tripoli per poi affrontare il mare nel miraggio dell’agognata Europa, che non per tutti si trasforma in realtà. È una storia di passione e tenacia quella raccontata da Giuseppe Catozzella nel suo libro Non dirmi che hai paura [Feltrinelli Editore, 2014, 236 pagg, 15 euro] presentato venerdì 21 febbraio alla Feltrinelli di Como. Con l’autore, il giornalista Michele Luppi e Marco Servettini, coordinatore accoglienza profughi della Caritas di Como.
Il punto di partenza è una storia vera che attraverso la penna di Catozzella si fa romanzo di grande energia, senza mai cadere nel pietismo. La protagonista del libro è Samia Yusuf Omar, giovane ragazza somala che scopre il suo talento per la corsa in una città come Mogadiscio, dilaniata da una sanguinosa guerra etnica e colpita da fame, povertà e leggi coraniche contro le donne. Samia è determinata, e nonostante le difficoltà e la mancanza di mezzi, si allena con costanza arrivando così a qualificarsi, a soli diciassette anni, alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Si posiziona ultima ma un caloroso applauso del pubblico la accompagna fino al traguardo. Lei, ragazza nera in fuga dalla guerra, da sola senza sponsor e allenatori professionisti, è riuscita a qualificarsi alle Olimpiadi.
Dal quel momento in poi il suo obiettivo diventa la partecipazione alle Olimpiadi di Londra del 2012, per riscattare quell’ultimo posto.
Torna quindi nel suo paese ma le condizioni di vita sono peggiorate: gli integralisti hanno assunto un potere ancora maggiore e lei è costretta a correre chiusa dentro un burqa. La Somalia non è più posto per lei e decide di partire a piedi, pronta ad affrontare la traversata del deserto per coronare il suo sogno. Vuole essere libera di correre e vuole farlo trovando un buon allenatore che la segua alle Olimpiadi.
Samia, come molti altri uomini e donne, si è trovata ad affrontare un viaggio drammatico stipata per giorni e giorni su mezzi di trasporto carichi oltre il limite e con viveri e acqua non sufficienti. Giunse a Tripoli stremata da 8 mesi di viaggio, ma pronta a mettersi ancora una volta nelle mani dei trafficanti e imbarcarsi affrontando il mare; quel mare che lei per tutta la vita ha visto ma non ha potuto toccare, perché nel suo paese in spiaggia i miliziani si sparano. Mare simbolo di libertà e speranza, luogo del sogno che per Samia si trasforma in tragedia. La giovane trova la morte il 12 aprile del 2012 al largo di Lampedusa.
La storia era già nota alla cronaca ma la volontà dell’autore è stata quella di dare un volto alle migliaia di migranti che ogni anno compiono il medesimo viaggio e spesso incontrano la morte. Catozzella durante l’incontro ha infatti spiegato che ciò che l’ha spinto a raccontare questa storia è stato proprio il senso di colpa e la responsabilità come italiano, consapevole di questi drammi ma inerme di fronte a una tale ingiustizia.
Successivamente è intervenuto anche Marco Servettini che ha riportato alcuni dati circa i migranti a Como: a seguito delle ondate migratorie che si sono susseguite in Italia a partire dal 2011 la città  ha accolto circa duecento profughi,  un centinaio gestiti direttamente dalla Caritas,  i restanti da parrocchie e hotel della zona.
L’incontro si è concluso con le domande del pubblico e con la duplice speranza che un giorno Samia possa correre di nuovo attraverso il corpo della nipote Mannar, anch’essa con la stessa dote atletica della zia, e che questa storia rimanga viva perché «Samia siamo tutti noi». [Federica Dell’Oca, ecoinformazioni]

Sull’Isola non c’è conflitto d’interessi

lisolachece-como-2009Nuovo capitolo della campagna di stampa in corso contro l’assessora Gisella Introzzi. Per Become accuse anche al Des comasco, al consigliere di Amo la mia città  Marco Servettini e per  – Rifiuti + Valore all’assessore all’Ambiente e alle Politiche sociali Bruno Magatti.  Giacomo Maria Giovanelli, presidente dell’associazione L’isola che c’è,  con una articolato documento rigetta le accuse diffuse da una parte della stampa locale chiarendo che per il progetto della manifestazione Become non è previsto alcun compenso per l’associazione, che il progetto – Rifiuti + Valore è finanziato dalla Fondazione Cariplo, che l’impegno amministrativo di Marco Servettini rappresenta una scelta strettamente personale di un dipendente del sodalizio e che l’Associazione ha i suoi organi democratici d’amministrazione. Leggi il testo del comunicato.

«Con dispiacere e stupore, abbiamo letto l’articolo uscito oggi su “Il Corriere di Como”, nel quale si pongono seri dubbi di trasparenza sulla nostra collaborazione con il Comune di Como, privi di fondamento. L’Associazione “L’isola che c’è”, attiva dal 2004 sul territorio comasco, nel corso degli anni ha lavorato, con ottimi riscontri, insieme a numerosi comuni e altri enti locali, indipendentemente dal partito politico della maggioranza governante, compreso il Comune di Como prima dell’attuale Amministrazione. Punti cardine del nostro lavoro sono sempre stati la professionalità e la ricerca di partecipazione per promuovere alla cittadinanza, in una rete sinergica di attori e soggetti locali, i temi della sostenibilità ambientale e sociale nei loro vari ambiti. Collaborare con chi amministra la città di Como, pertanto, è in coerenza con la nostra mission e con il nostro modus operandi, indipendentemente dalle singole persone ieri o oggi in Consiglio Comunale. Rispetto ai casi concreti citati nell’articolo, abbiamo messo a disposizione le nostre competenza su due iniziative di crescita e sviluppo sostenibile per il territorio:

– L’evento beCOMe, una nuova manifestazione che rilancerà i temi di Expo 2015 (a noi cari da sempre) che sarà presentata ufficialmente il prossimo mese (per la costruzione di questo evento non è previsto a budget un solo centesimo per la nostra Associazione);

– Il Progetto “- Rifiuti + Valore”, un progetto volto a prevenire e ridurre la produzione di rifiuti, al momento in fase organizzativa (le attività saranno promosse da marzo e continueranno per tutto il 2014), co-finanziato da Fondazione Cariplo, che prevede un’azione a carico del Comune di Como (partner progettuale) per un valore di 55mila euro (di cui 33mila arriveranno dalla Fondazione al Comune stesso – beneficiario del progetto e non stanziatore di fondi a “L’isola che c’è”).

Infine, precisiamo che l’impegno amministrativo di Marco Servettini rappresenta una scelta strettamente personale di un dipendente e che l’Associazione ha i suoi organi democratici d’amministrazione. All’interno della relazione di positiva collaborazione creata in questi anni con la stampa locale, ringraziamo dell’attenzione e restiamo a disposizione per fornire altri eventuali chiarimenti». [Giacomo Maria Giovanelli, presidente de L’isola che c’è]

Non dirmi che hai paura

non dirmi che hai pauraPresentazione del libro (Feltrinelli 2014) con l’autore, Giuseppe Catozzella, venerdì 21 febbraio alle 18 alla Feltrinelli di Como, in via Cesare Cantù 17, che dialogherà con Michele Luppi, giornalista, interviene Marco Servettini, coordinatore accoglienza profughi Caritas Como. [Presto on line su ecoinformazioni]

«Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore – spiega la presentazione –. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell’irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L’appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre. Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia».

«Giuseppe Catozzella per mesi è entrato dentro la vita reale di Samia – conclude la nota –, e l’ha reinventata in una voce dolcissima, scrivendo un romanzo memorabile. Da quella voce, da quell’io leggerissimo che ci parla con fermezza e candore, si sciolgono la struggente vicenda di un’eroina dei nostri tempi, la sua fiaba, e insieme il suo destino».

Per informazioni tel. 031.278109. [md, ecoinformazioni]

Marco Servettini: «Sono un privilegiato!»

servettiniMarco Servettini, consigliere comunale  di Amo la mia città, interviene sul tema dei costi della politica che ritorna periodicamente anche nelle sedute del Consiglio comunale di Como e sulla stampa locale con crociate degne di miglior causa,  talora vere e proprie campagne di distrazione di massa. Accade infatti che la giusta esigenza di denunciare ogni privilegio di “casta” e l’assoluta necessità di trasparenza degenerino in strumentalizzazioni pressapochistiche che partono da ignoranza, preconcetti e dati sbagliati. Servettini nel suo intervento dichiara la reale portata dei compensi assai modesti riconosciuti ai/ alle rappresentanti dei/ delle  cittadini/ e  a Palazzo Cernezzi. Leggi l’intervento di Marco Servettini sul suo blog.

Ripartire dalle persone

ambrosoli_umbertoIl tour di Umberto Ambrosoli ha fatto tappa martedì 12 febbraio all’auditorium don Guanella di Como per un incontro con alcuni rappresentanti del terzo settore. Ad attendere il candidato presidente della Lombardia una sala quasi gremita (altro…)

Elogio dell’utopia abbandonata dalla politica/ Fermare la deriva

Un pubblico multicolore ha riempito la sala della Fondazione Avvenire giovedì 12 aprile per l’incontro Como sono anch’io, integrazione, reciprocità e sviluppo  in una città che cambia, organizzato dalla lista Amo la mia città.  All’iniziativa hanno partecipato un nutrito numero di cittadini italiani nativi e non nativi che hanno seguito la proiezione del video Monopolis su via Milano e gli interventi, introdotti da Marco Servettini e Mauro Meggiolaro, di Paolo Sannella e di Jean-Léonard Touadi, il dibattito  e le conclusioni di Gisella Introzzi. (altro…)

Como sono anch’io: Jean-Léonard Touadi a Como

Como sono anch’io, integrazione, reciprocità e sviluppo  in una città che cambia. Iniziativa della lista d’azione civica Amo la mia città giovedì 12 aprile alle 20.30 alla Fondazione Avvenire in via Teresa Ciceri 12 a Como. Introducono Marco Servettini e Mauro Meggiolaro. Interventi di Jean-Léonard Touadi, nato in Congo-Brazzaville nel 1959, risiede in Italia dal 1979. Giornalista e scrittore, insegna presso l’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2008 è deputato Pd alla Camera dove è membro della Commissione esteri; Paolo Sannella, docente universitario, diplomatico di carriera in diversi paesi africani, è stato ambasciatore d’Italia nella Repubblica di Costa d’Avorio. È presidente del Centre de Recherches sur l’Etat en Afrique (Crea). (altro…)

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