Roberto Maroni

Maroni: i nostri lavoratori non sono ratti

roberto maroniIl presidente lombardo chiede rispetto per i lavoratori italiani in Svizzera e chiede il coinvolgimento della Regione sui ristorni.

«Abbiamo ottimi rapporti di buon vicinato con il Cantone Ticino, ma gli Svizzeri non possono considerare i lavoratori lombardi come dei topi – ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni riferendosi ai frontalieri, nell’assemblea dell’Alleanza delle cooperative italiane – Lombardia di mercoledì 5 febbraio, con particolare riferimento alla campagna xenofoba ticinese Bala i ratt e al referendum proposta dall’Udc per il 9 febbraio per una rinegoziazione dei trattati con l’Unione europea sulla libera circolazione delle persone –. Sono lavoratori che operano oltre confine, hanno una dignità che va rispettata. Si tratta di persone che svolgono la loro professione, rendendo un servizio alla società ticinese. Senza questi lavoratori, di là, non so cosa potrebbe accadere».

«In casa propria ciascuno è libero di decidere come meglio crede, ma i nostri lavoratori hanno una dignità, che va rispettata – ha proseguito Maroni –. Noi li sosteniamo, come sosteniamo le nostre imprese, creando le condizioni affinché scelgano di restare in Lombardia invece di delocalizzare altrove. Vogliamo un rapporto di leale collaborazione fra Istituzioni, altrimenti ognuno seguirà la propria strada e prenderà le proprie decisioni».

«Noi siamo determinati a far valere le nostre ragioni, sia con gli amici ticinesi sia con il Governo di Roma – ha aggiunto Maroni, che – non può pensare di mettere mano agli accordi di carattere finanziario sui ristorni della Svizzera verso i Comuni lombardi senza coinvolgere la Regione Lombardia. Oggi e domani [5 e 6 febbraio] sarò a Roma, incontrerò diversi esponenti dell’Esecutivo, fra i quali il ministro Saccomanni, al quale dirò esattamente questo».

«Fa bene ad andare a Berna a trattare – ha concluso il presidente lombardo – ma siccome questo accordo ha un impatto diretto sulla nostra regione, sui Comuni frontalieri e sui cittadini lombardi che lavorano in Svizzera, prima di prendere le decisioni deve coinvolgere anche la Regione Lombardia». [md, ecoinformazioni]

Regione Lombardia: Verifica sulle paratie ad aprile

lungolago como«Sul fronte paratie stiamo lavorando, il Comune ha rispettato i termini previsti dagli accordi ed entro aprile, come Regione, pensiamo di poter fare il punto finale e approvare il progetto – ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni alle celebrazioni per il 145° anniversario della polizia locale di Como lunedì 20 gennaio –. C’è l’impegno di tutti e le cose stanno procedendo».

Mario Angelo Sala confermato presidente Aler Como

aler_como_logoLa Giunta regionale ha nominato all’unanimità, su proposta di Maroni, i 5 presidenti delle nuove Aler. Lunedì 23 dicembre Regione Lombardia ha comunicato i nomi dei presidenti delle 5 nuove Aler: «Sono stati riconfermati tre commissari uscenti: Gian Valerio Lombardi (Milano) Emidio Isacchini (Brescia, Cremona e Mantova) e Mario Angelo Sala (Varese, Como, Busto Arsizio, Monza e Brianza); i due nuovi presidenti sono Franco Bettoni (che va a presiedere quella di Lodi e Pavia) e Luigi Mendolicchio (Bergamo, Lecco e Sondrio). Il presidente Maroni si congratula con i nuovi nominati, che sono stati scelti per le loro competenze tecniche e professionali».

I dirigenti hanno un percorso a tratti differente Gian Valerio Lombardi, «già prefetto di Milano, era già stato nominato commissario dell’azienda milanese dal presidente Maroni lo scorso mese di giugno», Emidio Isacchini, «già commissario uscente dell’Aler di Brescia, è presidente di Federcasa», l’associazione regionale fra le aziende lombarde per l’edilizia residenziale, Mario Angelo Sala, «già commissario uscente straordinario dell’Aler di Como [dal giugno scorso], è membro del direttivo di Federcasa Lombardia», Luigi Mendolicchio, «maresciallo aiutante della Guardia di finanza, dove ha ricoperto diversi ruoli, ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua attività operativa», e Franco Bettoni, «presidente nazionale dell’Anmil (Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) dal dicembre 2008, è componente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail ed è stato indicato dalla Cisl Lombardia». [md – ecoinformazioni]