Stefano Martinelli

Stelle e palloni per un quartiere

Come racconta un passaggio della biografia di Francesco Anzani, la sera del suo trentaduesimo compleanno nel 1841, il patriota italiano, nativo di Alzate Brianza, esule oltre oceano, osservò a lungo il cielo dell’Uruguay, paese dove si trovava durante la guerra civile. Nel giardino comasco, a fianco della via che oggi porta il suo nome, si è svolta nel pomeriggio del 31 maggio un’iniziativa per dare nuova dignità all’area, da anni piuttosto malmessa.

Il progetto si collega a una più ampia attività svolta negli anni scorsi per promuovere la cittadinanza attiva e la riqualificazione del quartiere meridionale della convalle comasca: il progetto Radici e ali ha poi incontrato la collaborazione di Artificio, altro progetto attivo per la promozione delle attività artistiche e di spettacolo, e della Fondazione Antonio Ratti, da molti anni promotrice del ruolo in città dell’arte contemporanea.

In questo quadro l’artista Matteo Rubbi ha progettato e dipinto il pavimento dell’area di cemento al centro del parco (recentemente dedicato a Giordano Azzi, socialista comasco, ingegnere e a lungo docente al Setificio), con la rappresentazione delle costellazioni uruguayane che Anzani poté osservare in quella notte del 1841.

Come spiega Anna Castelli, della Fondazione Antonio Ratti, l’idea è appunto che quest’opera non sia solo decorativa ma soprattutto partecipata, ovvero contribuisca a dare nuova vita al parco per far sì che torni a essere vissuto da tutti, e per questo è stato deciso di utilizzare la parte pavimentata del parco facendole cambiare connotazione, da zona grigia e trascurata a decorazione nuova e più energica. Per far questo oltre a coinvolgere Matteo Rubbi, legato alla Fondazione Antonio Ratti grazie a un workshop di alta formazione di arte contemporanea che aveva frequentato precedentemente, sono stati chiamati in causa anche un piccolo gruppo di studenti superiori del Setificio e del Pessina e alcune classi della scuola elementare Severino Gobbi che – sotto la supervisione di Anna Buttarelli (Artificio) e di Stefano Martinelli (Radici e ali) – hanno ricreato, durante l’inaugurazione, attraverso il movimento fisico prima il sistema solare e successivamente dei sistemi planetari inventati da loro stessi con caratteristiche proprie all’interno della costellazione di Anzani.

Ragazzi e ragazze degli istituti Paolo Carcano e Gaetano Pessina si sono offerti di realizzare insieme ai bambini delle scuole elementari Stefano Gobbi una messa in scena giocosa del nostro sistema solare e di altri sistemi stellari di fantasia, che si è svolta sotto la supervisione della rappresentante di Artificio di Radici e Ali. Ad ogni bambino/a è stato chiesto di inventare il nome del suo personale pianeta, di caratterizzarlo e di pensare ad un modo di muoversi nello spazio, in modo che a turno gli altri e le altre potessero imitarli mentre giravano intorno al sole.

«Il mio pianeta si chiama Eminem, e tutti parlano solo con il rap» ci dice Stefano della classe Vb, mentre Kevin immagina un mondo dove le persone girano su loro stesse.  Inoltre i ragazzi hanno voluto precisare l’importanza dell’ambiente circostante, composto da 15 diverse specie di alberi, come legame tra diverse “etnie vegetali” e per questo da non trascurare. Tra pianeti di acqua e ghiaccio dove tutti vivono felici e complesse coreografie, la rappresentazione lascia il posto al buffet, offerto dal vicino Asilo Sant’Elia.

È seguita poi la Partita della legalità, organizzata dal professore Alfonso Russo, che si è impegnato a unire i ragazzi delle medie di Lora e Lipomo e dell’associazione La Zona, impegnata nell’area delle Caserme a sostegno dei minori e nella mediazione culturale, in una partitella di calcio a sette al campo Johan Cruijff in via Leone Leoni, all’insegna dei valori della convivenza civile e della legalità. Le due squadre sono miste tra maschi e femmine. La squadra di Lora è recentemente salita sul podio al terzo posto in un torneo regionale a tema legalità, su ispirazione del quale si è deciso di organizzare anche questo incontro. La giornata si conclude con l’immagine del dono di alcuni palloni ai ragazzi e alle ragazze dell’associazione da parte del plesso delle scuole, segno di solidarietà e di aiuto ad un quartiere che presenta problematiche maggiori di altri.

Al quartiere di Como Borghi, e all’intera città di Como, è stato così consegnato, nel modo migliore, un luogo colorato, allegro, curato, che possa accogliere molte persone, ma soprattutto i bambini e le bambine di questa e delle future generazioni.

[Tommaso Grisoni, Davide Pina, Leonardo Ruggeri – foto Fabio Cani, ecoinformazioni]

Già on line sul canale di ecoinformazioni i video di Luca Bedetti dell’iniziativa.

Matteo Rubbi con le ragazze e i ragazzi delle scuole che anni collaborato.

Anna Buttarelli e Stefano Martinelli.

 

Guarda sul canale di ecoinformazioni i video di Luca Bedetti dell’iniziativa.

15 agosto/ Al “Non concerto” di Ferragosto anche la Parada

tetoStefano Martinelli, fondatore e animatore della Parada par tucc, invita alla partecipazione al Non concerto di Ferragosto alle 21 alla Stazione di Como San Giovanni: «Care paradiste e cari paradisti, siamo nel pieno dell’estate e ci auguriamo che le vostre giornate siano all’insegna del meritato relax e del miglior divertimento. Ci sembra però giusto condividere tutta la nostra energia e il nostro entusiasmo anche con chi da piùdi un mese è costretto a sostare e vivere nei pressi dei giardini della stazione San Giovanni di Como. Sarebbe bellissimo riuscire a riempire e colorare le loro giornate con musica, giochi, incursioni, spettacoli improvvisati e tutto ciò che vi viene in mente è di cui siete capaci!
(altro…)

Alla festa di Borghi

borghifestagruppoSabato 28 maggio Sotto il cielo di Como Borghi, prima festa di quartiere di una zona di Como che alcuni cittadini descrivono come “pericolosa” e “problematica”. Come osservato da Stefano “Teto” Martinelli  -, coordinatore del progetto Radici e ali (entro il quale la festa si inserisce), referente della cooperativa sociale Lavoro e solidarietà (Csls) e già attivo da anni con L’Isola che c’è e Parada par Tücc, la complessità di Como Borghi è un dato reale. (altro…)

Radici e Ali senza caserma

PresentazioneCaserma02«Con molto dispiacere e rammarico, il progetto di coesione sociale Radici e Ali non potrà più utilizzare la Caserma De Cristoforis per le proprie attività, in particolare la Giornata del Riuso, la Ciclofficina Partucc e la Sartoria Partucc (in collaborazione con la Parada Partucc) e Artifisciò (in collaborazione con il progetto Artificio)» annuncia un comunicato stampa.

 

Per il coordinatore del progetto Stefano Martinelli «Purtroppo sono subentrate regole burocratiche che c’impediscono di continuare le nostre iniziative».

«Prima il regolamento consentiva un pagamento in servizi, per esempio tinteggiatura e manutenzione, in cambio dell’affitto di alcuni spazi – viene spiegato –. Il lavoro svolto era di tipo volontario, con il coinvolgimento di associazioni e cittadini del quartiere, un prendersi cura di quello che, a tutti gli effetti, era diventato un bene comune. Un valore aggiunto importante. Oggi, le norme burocratiche imposte da Roma dicono che quei lavori devono essere necessariamente fatturati».

«Per noi diventa impossibile sono leggi imposte dall’alto, noncuranti dei processi in corso e delle conseguenze delle scelte – dichiara Martinelli –. Il nuovo comandante [c’è stato un avvicendamento ai vertici della struttura] ha dimostrato disponibilità, ma certo la continuità rispetto al passato è saltata e le regole per l’utilizzo degli spazi imposte da Roma hanno di fatto reso impossibile e insensato per noi continuare a utilizzare quegli spazi. Purtroppo, così è difficile portare avanti processi di coesione sociali duraturi. Per noi è stata un’esperienza emozionante, un sogno coltivato da anni che si concretizzava, un incredibile messaggio di Pace realizzato: un luogo utilizzato per creare relazioni sane e trasversali, incontro delle diversità, generazionali, culturali, religiose. Era un approccio diverso a uno spazio militare». [md, ecoinformazioni]

20-21 febbraio/ La partecipazione nell’arte

balcone primo piano (1)Inaugurazione del Chiostrino di Sant’Eufemia, in piazzolo Terragni 4 a Como, col Progetto Artificio venerdì e sabato 20 e 21 febbraio.

 

Programma:

Venerdì 20 febbraio

Dalle 10 alle 13, benvenuto e apertura, Chiara Gismondi, presidente Associazione Luminanda, Franco Passalacqua, LarioLhub57/ Marker, saluti istituzionali, Luigi Cavadini, assessore Cultura Comune di Como, introduce e modera, Davide Cantoni, giornalista, relatore Davide D’Antoni, direttore artistico Residenza Idra/ Ci.t.t.a dolci/ Wonderland festival, presentazione dei progetti locali di partecipazione dal basso a 20-210215 artificioComo, Parada Stefano Martinelli, Associazione Partucc, 200.Com Barbara Minghetti, Teatro sociale di Como, Casa della Musica, Bruno Dal Bon, Updim Como, Artificio Ivana Franceschini, Associazione Luminanda;

Dalle 13, co-aperitivo a cura di Enaip Como.

Sabato 21 febbraio

Dalle 9 alle 10, co.colazione a cura di Enaip Como;

Dalle 10, saluti istituzionali, Silvia Magni, vicesindaca con delega alla Partecipazione, introduce e modera, Mauro Mercatanti, Ideificio, relatori Massimo Bertin, direttore artistico Teatro della caduta di Torino, Luca Ricci, direttore artistico Kilowatt festival, Matteo Rubbi, artista visivo;

Dalle 11.45, pausa caffè;

Dalle 12 alle 13, restituzione e spazio aperto alla discussione;

Dalle 18, chiostrino aperto.

Per informazioni Internet www.artificiocomo.it. [md, ecoinformazioni]

L’isola che c’è cerca volontari

isolalogoLa  decima edizione della  fiera provinciale delle relazioni e delle economie solidali ritorna ritorna sabato 21 e domenica 22 settembre presso il parco comunale di Villa Guardia.  Come ogni anno, si cercano  persone volontarie e volenterose di partecipare alla vita dell’Isola (altro…)

Parada/ Intervista a Stefano Martinelli

Stefano MartinelliSi definisce  “riciclideatore” della Parada par tücc, importata a Como nel 2009 grazie al sostegno del Csv dopo averla conosciuta a Bologna: Stefano Martinelli è il coordinatore del Progetto Parada e dei 30 volontari che gravitano attorno alla sua organizzazione nel corso dell’anno, un terzo dei quali si sono occupati con continuità del grosso del lavoro. (altro…)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: