Manifesti fascisti, il Pd comasco condanna con fermezza

In una nota congiunta, i rappresentanti nazionali, regionali, provinciali e comunali del Partito Democratico condannano con fermezza i gravi episodi che hanno caratterizzato nella giornata di ieri non solo le sedi di alcune associazioni democratiche e sindacali, dal sindacato Cgil all’Arci, a Como e Lomazzo ma anche il significativo Monumento alla Resistenza europea ai giardini a lago del capoluogo lariano.

 «L’attacco alle sedi sindacali e di associazioni democratiche, lo sfregio al Monumento della Resistenza europea con messaggi inneggianti alla folle ideologia fascista non possono essere derubricati come semplici atti di vandalismo, ma nascondono la volontà di esasperare un clima di tensione e contrapposizione sociale in un momento già molto difficile per il nostro Paese – sottolinea l’On. Chiara Braga -. Sono convinta che la società comasca ha dentro di sé, per il suo passato e presente democratico, gli anticorpi per reagire e combattere questi inquietanti tendenze. Ma questo non può avvenire se non attraverso una ferma posizione di condanna e di impegno nel riaffermare quotidianamente i valori della convivenza civile e della democrazia».

«Quanto verificatosi a Como e a Lomazzo è un segnale da non sottovalutare per una società democratica – rileva Savina Marelli, Segretaria Provinciale del PD -. Senza dubbio modi, toni, linguaggi che rievocano un passato prevaricatore della libertà, sono molto pericolosi perché manifestazioni concrete di una tendenza che mira ad annullare l’avversario rinunciando a quel dialogo e a quel confronto tra soggetti con idee diverse che caratterizza una società libera. Ecco perché mi sento di condannare quanto accaduto negli ultimi giorni».

«Quanto verificatosi a Como nella notte tra lunedì e martedì rappresenta l’ultimo di una serie di provocazioni da parte di movimenti o attivisti anonimi riconducibili all’estrema destra che hanno caratterizzato il nostro territorio anche nella scorsa primavera – evidenzia Luca Gaffuri, capogruppo del PD in Consiglio Regionale -. Di certo bisogna tenere alta la guardia perché il ripetersi di questi episodi non va certo sottovalutato. Occorre una ferma condanna da parte di tutte le forze politiche».

«Non si può che condannare con grande fermezza il gesto compiuto da persone che dietro l’anonimato hanno offeso non solo molte realtà associative impegnate sul territorio, ma soprattutto un luogo dal grande significato simbolico quale è il Monumento alla Resistenza europea: la memoria di chi ha dato la vita per la libertà non può essere sfregiata da un atto vile – ribadisce con fermezza Stefano Legnani, Segretario cittadino del PD e capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Cernezzi -. Di fronte a rigurgiti di matrice fascista più forte deve essere la vigilanza e la condanna unanime da parte di tutti: cittadini, associazioni e istituzioni”.

La parlamentare Chiara Braga presenterà a breve un’interrogazione al Ministero degli Interni per sapere quali iniziative si intendono assumere per fronteggiare il ripetersi di episodi di tale gravità.

2 thoughts on “Manifesti fascisti, il Pd comasco condanna con fermezza

  1. perchè non si entra nel merito di quanto espresso nel “pericoloso manifesto”??? l’onorevole Chiara Braga e i suoi sodali – invece di starnazzare su un inesistente “pericolo fascista” – potrebbero utilizzare tale manifesto come spunto per migliorare il paese.
    Impossibile paragonare le opere del cosiddetto “male assoluto” con le opere della “democrazia” che l’ha seguito… sarebbe come fare un paragone tra un Condor dell’Aconcagua e la paperetta di plastica nel bagnetto dei bambini… un gigante paragonato ad un pigmeo… non c’è alcun confronto:
    Opere sociali, opere architettoniche, opere politiche, opere espansionistiche, opere finanziarie… il “male assoluto” esce vincitore su tutti i fronti, di contro – dati alla mano – la patetica italietta antifascista delle banane ci fa una gran figuraccia.
    Nell’aprile del 1924 il Governo Fascista – alias “Male Assoluto” – nella persona del suo ministro alle finanze De Stefani… annunciò di aver raggiunto il pareggio del bilancio… eppure NON AVEVA: irpef, Ici, Tarsu, Irap, Irpeg, addizionale comunale, addizionale regionale, IVA, imposte catastali, imposte sul Registro, imposte di Successione, imposta Ipotecaria, imposta di Bollo, imposta di Pubblicità, Accise, imposta addizionaria sull’energia elettrica, ecc.. ecc.. inoltre Mussolini (unico caso in italia) rinunciò al suo stipendio di Capo di Stato…. il PARTITO DEMOCRATICO e i suoi piccoli burocrati di palazzo prendano esempio…. e facciano un’esame di coscienza!
    La gente inizia ad averne piene le tasche degli urletti scandalizzati dei servetti scodinzolanti dei banchieri.

  2. I vertici del PD invece sono i veri responsabili della svendita dei beni di stato dagli anni 90 a oggi, si pensi solo all’IRI e a tutte le sue proprietà, svenduta a un briciolo del suo valore reale da Prodi!
    Bersani poi voleva addirittura privatizzare l’acqua nel 2007 (poi fortunatamente cadde il governo) e quando lo propose il PdL Bersani per giocare all’opposizione, parlò di come lo stato doveva tutelare i beni pubblici!!!
    Il Fascismo, nel bene o nel male ha costruito questo paese, voi, mentre dite tante belle parole e vi autodefiniti “democratici” invece lo state distruggendo.

Comments are closed.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: