Partito democratico Como

24 gen-5 feb/ Giornata della memoria: voci e storie

In occasione della Giornata della memoria, venerdì 27 gennaio, una rete di associazioni, sindacati e partiti, in collaborazione con vari comuni del territorio di Como, organizza una sere di iniziative. Di seguito il programma completo.

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“Presente” di Emilio Russo

Lunedì 13 settembre alle 15, nella sala conferenze della Camera dei Deputati a Roma, è stato presentato il libro Presente, la raccolta postuma di poesie di Emilio Russo. Un ricordo dal profilo culturale, poetico e dal respiro politico e umano di Emilio Russo, a quasi un anno esatto dalla sua scomparsa, promosso dall’associazione CulturaPolitica, dalla casa editrice ExCogita, la rivista culturale “Restart” e alcuni/e parlamentari del Pd e di Articolo Uno.

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Programma

In occasione della festa del 2 Giugno, associazioni, partiti e sindacati – con il coordinamento dall’ANPI provinciale di Como – presentano un ampio programma di festeggiamenti e approfondimenti, articolato in due momenti per coprire l’intera giornata.

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Partito democratico/ Solidarietà con Veronica Proserpio

«Vogliamo esprimere la solidarietà del Partito Democratico di Como a Veronica che negli anni ha servito il proprio comune e la propria comunità. Siamo con Veronica perché il suo operato da amministratrice ne descrive perfettamente il valore, ma soprattutto perché per uno schietto scambio di battute è stata sottoposta a un’ingiusta gogna social totalmente immeritata, ripresa e alimentata poi dai media nazionali.
Non riteniamo concepibile che un’amministratrice comunale sia costretta a dare le proprie dimissioni per avere “osato” criticare il leader della Lega Matteo Salvini. Riteniamo tutto ciò inconcepibile perché un amministratore deve essere valutato per il suo operato sul territorio, per ciò che fa per la propria comunità.
Riteniamo inaccettabile l’epilogo di questa vicenda, frutto di tempi in cui il clamore mediatico scavalca ogni merito personale e professionale. Ci auguriamo che il clima di odio vero che invece si sta riversando su Veronica cessi immediatamente». [Partito democratico Como]

22 luglio/ Festa dell’Unità di Cantù/ Il Pd e la sanità di domani

Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, presenta in una nota l’incontro a tema sanità (ed i suoi possibili cambiamenti) che terrà insieme a Gian Antonio Girelli e Patrizia Lissi il 22 luglio durante la festa dell’Unità a Cantù.

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Partito democratico/ Propaganda leghista contro i senzatetto: nuovi livelli di bassezza

«I leghisti fanno propaganda su un problema che loro stessi hanno creato, con che faccia si raccolgono firme per negare i diritti» Con queste parole il consigliere comunale del Partito Democratico Patrizia Lissi denuncia le iniziative della Lega nella campagna contro le persone senza fissa dimora, volte a rimuovere il problema senza effettivamente risolverlo.

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Covid-19/ D come diagnosi

Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, denuncia i ritardi della Regione nell’attuare una diffusione capillare di validi test sierologici su tutto il territorio lombardo, strumento necessario per impedire un nuovo aumento di contagi nella fase di riapertura.

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Covid-19/ Virus e burocrazia a braccetto in Lombardia

La situazione di pandemia globale ha portato ad una battuta d’arresto il mondo del lavoro, chiamando numerosi stati a misure di sostegno straordinarie, la cui applicazione tempestiva è cruciale per garantire l’efficacia delle stesse. Se questo appare – forse semplicisticamente – lineare sulla carta, nella realtà lombarda (così come, più in generale, in quella italiana) risulta ai limiti della fantascienza: come traspare dalle parole del consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo, guardando ad esempio all’intero processo di ottenimento della cassa integrazione in deroga per le aziende, l’iter burocratico risulta impossibile da affrontare in una situazione d’emergenza come quella attuale. Un paradosso inaccettabile che porta a dover scegliere tra tutela della salute (delle persone incaricate di svolgere ciascuno dei singoli passaggi dell’iter, molti dei quali impossibili da completare in smart working, e dei richiedenti) e salvezza economica, evitabile se si lavorasse concretamente per snellire una burocrazioa pachidermica.

«Troppa burocrazia e troppi ostacoli per far ottenere la cassa in deroga alle aziende in Lombardia. 
A dichiararlo è il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, dopo aver lanciato un primo allarme a riguardo all’inizio di aprile: “Abbiamo bisogno di snellire la burocrazia regionale, a partire dalle procedure per attivare la Cassa Integrazione in deroga”.
“La modalità per presentare richiesta a Regione Lombardia, contrariamente a quanto accade sul portale dell’Inps, risulta particolarmente lunga e laboriosa: oltre ad essere incompatibile con lo stato emergenziale, costringerebbe, di fatto, gli studi professionali, sollecitati a favorire il lavoro da remoto dei propri collaboratori, al rientro degli stessi negli uffici per fare fronte all’enorme mole di adempimenti richiesti, nonché a richiedere sovente la presenza fisica dei clienti negli studi per raccogliere firme e deleghe. Il tutto, dunque, in evidente contrasto con le restrizioni in essere ai fini del contenimento di Covid-19”.
Il consigliere punta il dito contro le modalità imposte dalla Regione ai commercialisti e consulenti del lavoro per far accedere le aziende da loro assistite ai benefici stabiliti dal Cura Italia, come la Cassa in deroga appunto.

I problemi cominciano quando un consulente del lavoro cerca di registrarsi al portale, o di accedere dopo un lungo periodo di inattività: molti segnalano che il sistema online non invii la mail con le credenziali e che l’assistenza, sia telefonica che via web, non sia in grado di tenere il passo delle richieste.

Ma poi arriva la burocrazia, spropositata e ingiustificata. Per inserire le domande, infatti, occorre che il consulente inserisca i dati aziendali compilando e spesso correggendo il form presente online; caricare tre domande in formato p7m, tutte firmate digitalmente dal datore di lavoro o dal consulente; caricare l’atto di nomina del responsabile dei dati CIGD, che è un documento di 13 pagine non editabile online, ma va stampato, compilato dal consulente, fatto recapitare al datore di lavoro perché lo sottoscriva con firma e timbro e lo restituisca al consulente che lo deve scansionare, trasformare in formato Pdf non superiore ai 3 megabyte e caricarlo sul sito; caricare un file di Delega al consulente da parte del datore di lavoro, ovviamente firmato da questi (sul sito Inps basta che il consulente metta una spunta); caricare un file, questa volta in formato xls, che contenga per ogni lavoratore dell’azienda i seguenti dati: Cognome, Nome, Codice fiscale, Luogo nascita, Data nascita, Comune di residenza, Cap, Indirizzo di residenza, Recapito telefonico, Sesso, Titolo di studio, Comune domicilio, Indirizzo domicilio, Cap domicilio, Provincia domicilio, Email, Data assunzione, Tipologia, Contratto, Data inizio cig, Data fine cig, Ore tempo pieno settimanali, Ore tempo parziale settimanali.

E se ci fosse in tutto questo un errore o un dato mancante? La Regione ha anticipato che domande incomplete o inesatte verranno scartate.

“Se è questo il modo in cui Regione Lombardia pensa di poter aiutare le aziende in questo momento di emergenza siamo proprio messi bene. L’Inps ha procedure molto più semplici per l’erogazione del Fondo integrativo salari e per la Cassa integrazione ordinaria e i consulenti accedono al sistema senza né firme digitali né, tantomeno, deleghe sottoscritte dai datori di lavoro. Ma perché la Regione deve chiedere dati con modalità così complicate? E perché deve chiedere tante firme di moduli cartacei? In questo modo costringe i consulenti a tornare in ufficio, ad andare nelle aziende, a richiamare in sede il personale, violando le restrizioni richieste dall’emergenza” conclude Orsenigo». [Ufficio stampa Partito Democratico Como] 

20 maggio/ Le ragioni del sì con Maurizio Martina

Martina per il sì locandinaVenerdì 20 maggio a Como all’Hotel Continental in viale Innocenzo 11, dalle 21, Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, esporrà le ragioni del sì al referendum costituzionale del prossimo autunno.

A partire dalle ore 21 l’esponente del governo Renzi, insieme a Chiara Braga e Mauro Guerra, parlamentari comaschi, a Luca Gaffuri, consigliere regionale lombardo, e ad Angelo Orsenigo, segretario provinciale del Pd, incontrerà gli iscritti ed i simpatizzanti della Federazione provinciale del Partito democratico di Como per confrontarsi su un tema fondamentale per il futuro del nostro Paese.  Per maggiori informazioni è possibile contattare la sede provinciale del Partito Democratico al numero 031260311.

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