Giorno: 21 Febbraio 2014

Viale, Tsipras e cento altri/ e

viale

Le introduzioni di Fausta Bicchierai e di Massimo Lozzi per il Comitato comasco per Tsipras hanno aperto l’incontro con Guido Viale coordinato dal redattore di ecoinformazioni  Luca Frosini. Già on line su ecoinformazioni l’intervista a Viale di Luca Frosini e presto on line sul canale di ecoinformazioni i video dell’iniziativa che ha richiamato venerdì 21 febbraio un centinaio di persone alla Circoscrizione 1 di Como Albate. L’incontro ha richiamato un pubblico di sinistra in buona parte costituito da firmatari dell’Appello che in provincia di Como sono già quasi duecento; presenti anche alcuni giovani, i consiglieri comunali di Paco-Sel Luigi Nessi e di Amo la mia città Marco Servettini ed il fondatore dell’Arci di Como Tonino Lozzi.

Viale ha illustrato il programma di Tsipras evidenziandone gli aspetti di profonda alterità dalle politiche europee fortemente guidate dal potere finanziario. Sorprendente la proposta di Viale di puntare sui movimenti per il sostegno all’iniziativa, grande il risalto dato agli aspetti di democrazia che l’avventura della lista Tsipras ritiene fondativa dell’azione politica. A questo proposito però sono rimaste inevase le domande che chiedevano chi saranno le persone incaricate di scegliere tra le candidature proposte mentre è stata giustificata la scelta di non utilizzare né assemblee né tantomeno le tutt’altro che democratiche modalità di consultazione on line. Ed è proprio a proposito dell’unica consultazione svolta, quella sul simbolo, discussa per la mancanza della parola sinistra in tutte le bozze sottoposte a referendum, che Viale ha confermato la sua grande distanza dai partiti in particolare il Prc che pure con tutta probabilità sosterrà l’iniziativa per Tsipras, fortemente criticato dal garante della lista per l’azione svolta nell’avventura di Rivoluzione civile con Ingroia. Grande la soddisfazione dei presenti per la competenza del relatore, per la scelta di puntare sull’Europa superando ristrette prospettive nazionali, ma grande anche la preoccupazione per la difficoltà di superamento del primo passo da compiere che è raccogliere in provincia di Como mille firme certificate. Tra le notizie emerse nell’incontro le possibili candidature di due garanti Camilleri e Spinelli e quella di Moni Ovadia che corrisponderebbero alla scelta, definita prioritaria, di puntare su personalità molto conosciute e stimate. Non è affatto detto però che tali candidati di richiamo  se eletti davvero saranno parlamentari europei. In particolare Camilleri e Ovadia accetterebbero la candidatura solo a condizione di poter rinunciare se eletti. [Gianpaolo Rosso, econformazioni]

 

Incontro con gli autori/ Leo Porro

2 Monumento_res europea copiaAlla Circoscrizione 3, a Camerlata, il 20 febbraio, si è aperta la rassegna Incontro con gli autori promossa dall’Istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta. Il primo incontro è stato con Leo Porro, che ha parlato del suo libro Dialogo dei partigiani lambrughesi, del quale è in progetto una riedizione aggiornata. Leo Porro è stato un professore delle allora Magistrali, e come per alcuni accade, non ha smesso di essere professore nemmeno davanti ad un numero risicato di persone. Ha diviso il suo intervento in obiettivi, metodologia e contenuto del libro. L’intento è quello di usare un linguaggio semplice, capace di arrivare a chi è di fronte, usando la fantasia, la forza delle immagini e gli eventi storici per ricostruire ciò che è stato. La metodologia più efficace si situa tra empirismo e idealismo, ed è connettiva per tenere tutto unito. Autore ha l’etimo di augere, che fa crescere ed aumentare, anche grazie alla fantasia. Egli fa parlare i suoi compaesani attraverso quello che è riuscito a ricostruire dalle cartoline del tempo, da cui emerge la ricchezza, il sentimento e il vissuto dei lambrughesi. Prezioso come una biblioteca, anche in questo caso, è stato il libro cronico, una sorta di diario tenuto durante la guerra, in questo caso a cura del Parroco di Lambrugo Edoardo Arrigoni. La narrazione di Porro, si basa su una finzione letteraria dialogica, dove il linguaggio va al di là della cultura di appartenenza dei personaggi. Un Platone che da voce a Socrate si cela dietro agli ideali  dei partigiani; forte l’affinità con Giancarlo Puecher: come Socrate, davanti all’invito di Critone di  scappare è rimasto. Le loro personalità rette come estremo esempio di bellezza rendono la resistenza un momento ricco di ideali intramontabili. [Barbara Rizzi, ecoinformazioni]

Museo a Dongo senza resistenza?

Sta per giungere a conclusione il percorso di rinnovamento del Museo della Resistenza comasca di Dongo, inaugurato nel 1995 e dal 2009 in fase di ristrutturazione, e l’inaugurazione è annunciata per il 12 aprile prossimo. L’amministrazione comunale di Dongo, però, ha deciso di modificarne il nome per “superiori esigenze di marketing”, derubricando la Resistenza, passandola nel sottotitolo e promuovendo invece in prima posizione la “fine della guerra”. Secondo le ultime notizie – intervista del sindaco Mauro Robba a Radiopopolare di questa mattina 21 febbraio – il nome del museo sarà: “Museo della fine della guerra. Dongo 25 aprile. La Resistenza sul lago di Como e la cattura di Mussolini”.

La decisione, paventata da tempo ma mai confermata ufficialmente fino a questi ultimi giorni, sta suscitando vive preoccupazioni e proteste non solo a Dongo.

L’Associazione Museo della Resistenza comasca che ha promosso e getstito la precedente esposizione museale, di cui il nuovo allestimento si proclama erede,  in un comunicato stampa – qui di seguito riportato integralmente – chiede la collaborazione di tutti per mantenere l’originaria denominazione e sottolineare in questo modo l’assoluta importanza dei valori della Resistenza. Si annunciano per i prossimi giorni raccolte di firme, iniziative di protesta, momenti di incontro con la popolazione.

Comunicato stampa

L’Associazione Museo della Resistenza comasca, dopo aver cercato di chiarire all’Amministrazione comunale di Dongo le ragioni affinché rispettasse la storica denominazione del Museo della Resistenza comasca, inaugurato a Dongo nel 1995 dal Presidente del Senato Carlo Luigi Scognamiglio, nome che risulta in tutte le delibere degli Enti competenti (Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Dongo, Fondazione Cariplo) all’interno del progetto “La Fine della Guerra”, ma in primo luogo per respingere i giudizi, pubblicamente dichiarati dal Sindaco di Dongo Mauro Robba, che il nome della Resistenza non è attuale né attrattivo “in quanto troppo diffuso e inflazionato”, dichiara che i sacrifici, gli ideali e i valori non possono essere vanificati né liquidati in nome di una presunta esigenza di marketing.

Invita le Cittadine e i Cittadini, gli Enti pubblici, le Associazioni, le Organizzazioni democratiche a sostenere la richiesta di mantenere il nome Museo della Resistenza comasca.

L’Associazione si impegna a collaborare al fine di far conoscere, valorizzare e far vivere il Museo della Resistenza comasca.

Associazione Museo della Resistenza comasca

Dongo, 20 febbraio 2014

Portavèrta al Gloria

47912-1«E tücc che vören sarà sü la porta e inveci a mí me piâs lasàla vèrta». Lorenzo Monguzzi (chitarra e voce storica dei Mercanti di Liquore) presenterà il suo nuovo Album Portavèrta venerdì 21 febbraio (ore 21.30, ingresso lbero) all’Arci Xanadù/ Spazio Gloria

(altro…)

Prima le mamme e i bambini. La salute materna in Italia, in Africa e nel mondo

sanitàmondoMedici con l’Africa invita venerdì 21 febbraio alle 20,45 in biblioteca a Como, piazzetta Venosto Lucati, al convegno Prima le mamme e i bambini. La salute materna in Italia, in Africa e nel mondo. L’incontro è realizzato nell’ambito del progetto Ospedale Aber – Ugandafinanziato dal Comune di Como. L’evento è patrocinato da: Comune di Como, Collegio Interprovinciale ostetriche di Como & Lecco, Collegio infermieri e vigilatrici infanzia di Como, Ordine dei medici e odontoiatri di Como. Relatrici: Maria Luigia Marzorati, ostetrica; Patrizia Moranti,  medica ginecologa. Info: Medici con l’Africa Como mediciconafrica@interfree.it, 031 3371052 oppure 031.700935. [nel grafico i Paesi appaiono proporzionalmente ingranditi dove la mortalità materna è maggiore rispetto a quelli dove è minore] [Presto on line su ecoinformazioni]

Non dirmi che hai paura

non dirmi che hai pauraPresentazione del libro (Feltrinelli 2014) con l’autore, Giuseppe Catozzella, venerdì 21 febbraio alle 18 alla Feltrinelli di Como, in via Cesare Cantù 17, che dialogherà con Michele Luppi, giornalista, interviene Marco Servettini, coordinatore accoglienza profughi Caritas Como. [Presto on line su ecoinformazioni]

«Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore – spiega la presentazione –. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell’irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L’appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre. Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia».

«Giuseppe Catozzella per mesi è entrato dentro la vita reale di Samia – conclude la nota –, e l’ha reinventata in una voce dolcissima, scrivendo un romanzo memorabile. Da quella voce, da quell’io leggerissimo che ci parla con fermezza e candore, si sciolgono la struggente vicenda di un’eroina dei nostri tempi, la sua fiaba, e insieme il suo destino».

Per informazioni tel. 031.278109. [md, ecoinformazioni]

Modifiche al Piano cave
 comasco

cavaGaffuri: «È necessario ascoltare il comune di Cermenate. e servono dati più aggiornati sull’esportazione di materiale in svizzera».

Giovedì 20 febbraio la Commissione ambiente del Consiglio regionale lombardo ha affrontato il Piano cave comasco «Sono stati auditi i dirigenti della Direzione generale del territorio di Regione Lombardia – spiegano in un comunicato dal Partito democratico –, in particolare su una questione: l’Ate g8 di Cermenate, ovvero un progetto di cava che va a ridosso della linea ferroviaria che interessa il quadruplicamento della Chiasso-Monza, da realizzarsi in futuro, e che va a modificare, appunto, il Piano cave approvato dalla Provincia di Como».

«Ciò che temiamo è che la maggioranza che governa Regione Lombardia voglia comunque permettere la realizzazione della cava, magari stralciando la parte di essa che andrebbe a ridosso dell’opera ferroviaria – spiega il consigliere regionale democratico Luca Gaffuri, che aggiunge –. prima di tutto, abbiamo chiesto alla Commissione di ascoltare in audizione il Comune di Cermenate. Subito dopo abbiamo sollecitato un approfondimento dei dati rispetto al tipo di utilizzo che viene fatto del materiale cavato. Pare, infatti, che il fabbisogno del piano della provincia di Como venga gonfiato perché in realtà viene esportato nella vicina Svizzera. Ci sono stati forniti dei primi numeri, ma risalgono al 2009 e solo qualcuno è più recente. Quindi, nelle prossime sedute dovremmo avere dei riferimenti più aggiornati».

La contrarietà alla nuova cava da parte del Partito democratico è determinata «proprio da una questione ambientale vera: quella è un’area di pregio, agricola, nel verde delle colline che dall’alta pianura si spostano verso Cantù e la Brianza», così come, rileva la nota, afferma la relazione illustrativa del Nucleo operativo Vas regionale: «Si rileva che il contesto in oggetto è caratterizzato da un paesaggio rurale tradizionale, in cui aree ad uso agricolo si presentano con un interessante livello di estensività e continuità interrotto da macchie boscate, in un contesto morfologico composto da aree pianeggianti, deboli rilievi collinari e scarpate di terrazzo». [md, ecoinformazioni]

Telecom ha terminato il piano di copertura delle reti ultraveloci fissa e mobile

retiComo tra le prime quattro città italiane per la tecnologia Lte e tra le prime trenta per le reti di nuova generazione in fibra ottica.

 

«A circa un anno dall’avvio del progetto che ha visto Telecom Italia impegnata nella realizzazione della rete di telecomunicazione NGAN (Next Generation Access Network), oggi la totalità degli armadi stradali di Como risulta già raggiunta dalla fibra ottica, nel pieno rispetto dei tempi previsti – annunciano da Palazzo Cernezzi –. Questo importante risultato è stato ottenuto grazie agli investimenti di Telecom Italia e agli obiettivi condivisi con il Comune di Como, fattori che hanno consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa minimizzando sia i tempi d’intervento sia i relativi costi e l’impatto sulla città».

«A Como il programma di copertura della città ha già interessato 30mila unità abitative, grazie alla posa di circa 90 chilometri di cavo in fibra ottica che hanno permesso di collegare i 162 armadi stradali presenti lungo le vie cittadine alle rispettive centrali – precisa la nota –. Per ridurre sensibilmente i disagi ai cittadini, Telecom Italia ha utilizzato le infrastrutture civili già disponibili, riducendo in questo modo la necessità di nuovi scavi a soli 14 chilometri».

«Per quanto riguarda la rete mobile, Telecom Italia ha provveduto a dotare la città della nuova tecnologia Lte (Long Term Evolution), raggiungendo una copertura outdoor di quasi il 100 per cento della popolazione grazie all’attivazione di 12 stazioni radio base di TIM in tecnologia 4G – annuncia il Comune –. A breve verranno messe in funzione altre stazioni Lte che contribuiranno a portare anche la copertura indoor a livelli di eccellenza. La rete mobile 4G di TIM offre una velocità di download 5-10 volte superiore a quella della rete HSPA a 14.4 Mbps e più del doppio rispetto a quella offerta dalla tecnologia HSPA a 42 Mbps». [md, ecoinformazioni]

Basta capitozzature

basta capitozzatureDopo un intervento su un filare di platani nel parco del Segrino alcuni arboricoltori hanno preso posizione contro questi interventi che: «Danneggiano gli alberi, deturpano l’ambiente ed il paesaggio e causano ingenti danni economici, oltre a penalizzare la professionalità di chi opera secondo le corrette tecniche arboricolturali».

Di qui una iniziativa di protesta e un lettera a firma di Marelli Massimiliano, arboricoltore Associazione DiSanaPianta, indirizzata ai Comuni di Canzo, Eupilio, Longone al Segrino, Consorzio parco lago del Segrino, Provincia di Como e Regione Lombardia, in cui si legge «I lavori in oggetto sono stati eseguiti senza alcun criterio tecnico e paesaggistico relativo sia alla sicurezza che alla fisiologia degli alberi ed a più evidenti caratteri paesaggistici».

Infatti «La capitozzatura, realizzata con l’asportazione della totalità della chioma e delle branche primarie, porterà questi alberi, negli anni futuri, a divenire un serio pericolo alla sicurezza dei fruitori dell’area verde. I tagli saranno ingresso preferenziale per patogeni fungini, i quali innescheranno con estrema probabilità un processo di infezione e decadimento dei tessuti legnosi, con conseguente produzione di zone di degrado legnoso interno ed in seguito marciume, che si estenderà poi negli anni agli altri organi dell’albero».

«Non va inoltre sottovalutato l’aumentato costo economico relativo alle capitozzature così effettuate – prosegue lo scritto –, allo smaltimento della enorme quantità di risulte e delle relative spese di gestione futura degli alberi in questione».

La richiesta al Parco è quella della «istituzione di un tavolo di confronto tra esperti del settore, tra qualificati arboricoltori, associazioni per la tutela territorio e dell’ambiente ed istituzioni, per poter discutere e condividere il modello di pianificazione della corretta gestione del patrimonio arboreo del nostro territorio», oltre alla adozione «di un nuovo regolamento del verde che vada a colmare la lacuna normativa e che tuteli così i cittadini tutti dal punto di vista economico/ paesaggistico, ma soprattutto della sicurezza giornaliera», e di «vietare la capitozzatura all’interno dei nostri territori come pratica pericolosa, antieconomica, antiestetica ed inoltre non professionale e concorrenzialmente sleale verso gli arboricoltori professionisti».

Anche la Società italiana di arboricoltura onlus Sia chiede, in una lettera, «la costituzione di un tavolo di confronto locale, [che] in questo caso come in moltissimi altri, sarebbe un utile strumento per andare ad analizzare la situazione ed individuare nel rispetto delle norme e della autonomia degli Enti responsabili le migliori soluzioni e qualora decideste di costituirlo sappiate che parteciperemmo volentieri con un nostro referente».

Alla protesta si può aderire scrivendo alla e-mail bastacapitozzi@gmail.com. [md, ecoinformazioni]

Aderisce il Pdci/ Tispras verso l’unità delle sinistre in Italia

tsiprasSi rafforza con l’adesione del Pdci, alla quale è molto probabile segua nei prossimi giorni quella del Prc, la partecipazione alla lista del leader di Syriza dei partiti delle sinistre alle elezioni europee, condizione indispensabile perché la lista possa raggiungere percentuali necessarie a dare rappresentanza alla parte di società italiana che vuole un’Europa antiliberista. Con una nota Il Partito dei Comunisti Italiani – Federazione provinciale di Como «aderisce convintamente al Comitato “Como per Tsipras”, a sostegno della candidatura come presidente della Commissione europea del leader di Syriza Alexis Tsipras e della lista Un’altra Europa con Tsipras». Leggi il seguito del comunicato.

«Per noi si prevede un lavoro importante, ma il Partito dei Comunisti Italiani conferma ulteriormente il suo impegno in prima linea, soprattutto nelle esperienze di sinistra “unitaria”.

Nella città di Como, il progetto è partito con l’adesione di 160 persone che hanno firmato il documento online. A queste si è unito il partito di Sinistra Ecologia Libertà, che nel suo congresso e nell’assemblea nazionale ha deciso di appoggiare la candidatura di Tsipras. Da stasera anche il nostro partito entra convintamente nel Comitato, sicuro di un’ottima riuscita dello stesso e speranzoso che questo progetto possa contare sull’apporto di altri partiti e di altri singoli». [Pdci, Como]

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: