L’Italia sono anch’io

Non ci sono i soldi per i diritti dei minori

format_sito_italiasonoanchioBloccata al Senato la legge fortemente voluta dall’associazionismo dei diritti civili e approvata alla Camera con  un consenso largo e raro: Pd e maggioranza, 5stelle, Si, astensione di Fi. La pessima notizia è nel commento di Barbara Pollastrini, relatrice della legge: «Abbiamo cercato, grazie alle associazioni e alle esperienze, un equilibrio saggio: prima di tutto i diritti umani di ragazzi, di bambini e insieme le regole per aiutare la sicurezza delle città.

Parliamo di minori, sempre più piccoli, che fuggono da guerre, fame, violenze e rischiano di trovare qui altri inferni o di alimentare il mercato nero dell’illegalità. Ma ecco il punto che mi dà ansia. Le coperture finanziarie erano scritte col timbro del Governo. E oggi la trappola. Mef e Ragioneria, in qualche modo smentendo loro stessi, con alcuni emendamenti chiedono modifiche.

La legge tornerà così alla Camera. Io mi chiedo, sono istituzioni o è un labirinto? Perché, se c’erano obiezioni, non muoverle per tempo? Il Governo ha una parola? Il ministro Minniti ha caldeggiato l’approvazione di questa legge durante la sua audizione la settimana scorsa. Mi rivolgerò alla sensibilità della Presidente Boldrini perché alla Camera sia in calendario tra le priorità. So di poter contare sull’attenzione di una larga parte dei colleghi e delle colleghe della Commissione Affari costituzionali a partire dal Presidente Mazziotti di Celso che ha già espresso la sua preoccupazione.

Vorrei che in tanti ascoltassimo i racconti di quelle vite sospese. Solo quest’anno 25.000 storie a cui si fatica a spiegare perché sia così difficile intendersi tra ministeri, bollinature, quando in gioco sono la dignità di chi è meno difeso, più vulnerabile e la legalità. Il Capo dello stato e il Papa con parole toccanti e ferme hanno invitato ad agire. Adesso, subito, perché anche così si fa democrazia». [Barbara Pollastrini da fb]

Arci/ Riforma della cittadinanza: il tempo è ora

italiasonoanchio«Lo stallo della riforma della cittadinanza al Senato, da più di un anno, è sintomatico della miopia di una classe dirigente che pensa di rispondere al sentimento di intolleranza diffusa da un lato con un decreto che ripropone un vecchio schema fallimentare, nel quale sono centrali le politiche di controllo ed espulsione, e dall’altro lato non votando la riforma per paura di ‘regalare’ un argomento alle destre xenofobe.

Per questo come Arci, con la campagna L’Italia sono anch’io e un movimento di giovani di origine straniera, #italianisenzacittadinanza, abbiamo deciso di mobilitarci per tutto il mese di febbraio e di organizzare un appuntamento nazionale il prossimo 28 febbraio a Roma a piazza del Pantheon, per chiedere al Senato, alla maggioranza, di approvare subito il testo in Aula, saltando il passaggio della Commissione Affari Costituzionali (ancora senza un presidente).

Con un grande cartello che rappresenta un passaporto, in piazza da alcune settimane, e davanti alle librerie Feltrinelli a Roma e in altre città, abbiamo chiesto a tutti di “metterci la faccia” per impedire che questa legislatura si chiuda deludendo ancora una volta le aspettative di chi si sente italiano di fatto e vuole esserlo anche di diritto.» [Arci Nazionale]

La lenta marcia dei diritti/ Cittadinanza: quasi ius soli

litaliasonoanchioquadratoApprovata il 13 ottobre alla Camera la legge dello ius soli per la quale anche a Como grande è stata la mobilitazione per la raccolta delle firme della proposta de L’Italia sono anch’io che ha scosso la politica determinando un articolato ancora ingiusto, non  soddisfacente, ma comunque relativamente positivo. Il testo  passa al Senato dove, grazie all’attuale sistema bicamerale, potrà essere ancora migliorato.  .  Pubblichiamo il giudizio di Filippo Miraglia, vicepresidente dell’Arci, da sempre impegnato per i diritti dei migranti.

«Non è la legge sulla quale abbiamo raccolto le firme. Ma se siamo arrivati a fare un passo avanti con l’approvazione oggi alla Camera di una riforma della legge n.91/1992, è anche grazie alle firme di quelle migliaia di persone che ci hanno creduto, al lavoro delle associazioni che da anni si battono per avere un Paese migliore, più giusto e democratico.
Se la legge passerà anche al Senato (continueremo a fare il possibile per migliorarla) da oggi chi nasce in Italia sarò italiano da subito, senza dover aspettare 18 anni. Dovrà rispettare la condizione di essere figlio di uno straniero o una straniera con il permesso Ue di lungo soggiornante. E’ un limite pesante ma non possiamo che salutare con soddisfazione un passo avanti della civiltà giuridica e della democrazia di questo Paese, che cambierà la vita di migliaia di famiglie e persone, di tante bambini e bambini che in Italia sono stati a lungo discriminati per legge. Non abbiamo certo sconfitto il razzismo ma abbiamo contribuito a migliorare la democrazia.
Il prossimo obiettivo, insieme all’approvazione di un testo migliore sulla cittadinanza al Senato, è far ripartire la campagna sul diritto di voto alle amministrative. La legge sul diritto di voto alle amministrative è infatti l’altra proposta sulla quale abbiamo raccolto il consenso di centinaia di migliaia di persone. In molte città la prossima primavera verranno rinnovati sindaci e consigli comunali. Una percentuale importante di cittadini e cittadine straniere che vivono e contribuiscono in maniera determinante, anche pagando le tasse, alla crescita delle comunità locali, non potranno partecipare al voto. Quella battaglia va rilanciata al più presto.
E’ importante sottolineare come la relatrice della legge alla Camera, on.Marilena Fabbri, così come l’on, Celeste Costantino di Sel e i parlamentari Khalid Chaouky e Paolo Beni, hanno avuto in questi mesi un atteggiamento sempre costruttivo nei confronti delle associazioni. Vanno ringraziati per questo motivo al di là del risultato ottenuto.
Noi continueremo a portare avanti le nostre battaglie per i diritti dei migranti e contro ogni forma di razzismo, perché siamo convinti di essere dalla parte giusta e perché pensiamo che questo serva all’Italia e al nostro comune futuro».  [Filippo Miraglia]

Leggi anche il comunicato stampa dell’Arci nazionale e quello de L’italia sono anch’io.

246 sì, Como no

italiasonoanchioSono 246 (tra essi Milano,Torino, Bologna, Napoli, Pordenone, Perugia, Pesaro Urbino, Crotone, Catanzaro, Savona, Arezzo, Cremona, Ferrara, Salerno, La Spezia e tanti piccoli comuni)  i Comuni italiani che, superando le resistenze di quella parte della popolazione che  per razzismo e ignoranza si oppone alla cultura dei Diritti umani, hanno trovato modo di riconoscere almeno simbolicamente il diritto alla cittadinanza dei minori stranieri oppressi da una legge ingiusta e discriminatoria che periodicamente si propone di abolire e che pure rimane ancora vergognosamente in vigore. Nella nostra provincia, mente il Comune di Cantù ha riconosciuto la cittadinanza onoraria ai minori stranieri, Como – nonostante l’adesione al Coordinamento comasco per la Pace da sempre impegnato per i diritti dei migranti e le tante dichiarazioni di appoggio alla campagna L’Italia sono anch’io delle forze politiche che governano la città –  non ha ancora trovato tempo e coraggio per procedere. Eppure tale provvedimento è uno dei pochi che non richiedono investimenti e non possono essere bloccati dalla scarsità dei fondi disponibili. Leggi l’articolo di Redattore sociale.

L’Italia sono anch’io: alla Camera più di 100 mila firme

In una nota che pubblichiamo integralmente la soddisfazione dell’Arci per il superamento delle 100 mila firme raccolte a sostegno delle proposte di legge su cittadinanza e diritto di voto. (altro…)

Anche Como dice Adesso basta al razzismo

Grande soddisfazione dei promotori della raccolta di firme per la Campagna L’Italia sono anch’io per la giornata del 18 dicembre che ha visto duecento persone partecipare alla mobilitazione in piazza a Como. Nel comunicato che riportiamo integralmente il convincimento che anche il territorio di Como sia attivo contro la barbarie razzista. «Domenica 18 dicembre è stata una giornata importante per i diritti e contro la violenza razzista. A Como come in tante altre città d’Italia si sono raccolte le firme per le proposte di legge sui diritti di cittadinanza promosse da L’Italia sono anch’io. Al banchetto di piazza della Pace (già piazza Vittoria) a Como dalle 14,30 si sono presentati tanti comaschi, molti i giovani, per apporre la loro firma per una proposta di civiltà condivisa dalla maggior parte della popolazione italiana. (altro…)

Anpi, Gc e Fgci con l’Arci contro Forza nuova

L’Anpi di Como ha espresso con una nota la solidarietà all’Arci dopo l’intimidazione del gruppo neofascista di Fn il 9 ottobre giornata della presentazione a Como allo Spazio Gloria della mobilitazione per i diritti dei migranti. Anche Giovani comunisti e Fgci censurano l’accaduto e confermano l’impegno antirazzista. Leggi nel seguito del post il comunicato.

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Anche il Pd comasco con L’Italia sono anch’io

«Il Partito Democratico appoggia in pieno l’iniziativa – spiega Mbaye Diongue, responsabile Forum immigrazione Pd Como –. Già due anni fa il Partito aveva presentato una proposta di legge (la proposta di legge Sarubbi – Granata) in tal senso che era stata poi respinta per una manciata di voti. Ci sembra naturale continuare a sostenere le iniziative che promuovono l’estensione dei diritti per gli immigrati di seconda generazione e per quanti vivono e lavorano in Italia. Anche per questo sarò a Roma il 9, come unico rappresentante per la Lombardia per quanto riguardano queste questioni, per la preparazione della Conferenza Nazionale del Pd».

L’Italia sono anch’io il 9 ottobre allo Spazio Gloria

Domenica 9 ottobre Cittadini, non solo immigrati allo Spazio Gloria via Varesina 72 Como.  Dalle 15 proiezione del film Fratelli d’Italia di Claudio Giovannesi. Presentazione della campagna L’Italia sono anch’io per il diritto di cittadinanza degli immigrati, con interventi di Roberto Bernasconi (direttore della Caritas Diocesana), Enzo D’Antuono (presidente dell’Arci di Como), Luisa Seveso (presidente delle Acli di Como), Alessandro Tarpini (segretario generale Cgil di Como). Seguirà Italiano E’ anche lui, monologo di Mohamed Ba, performer senegalese, formatore e mediatore culturale. Scarica e diffondi la locandina. (altro…)

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