Mariateresa Lietti

Faccia a faccia con l’Iran in rivolta

Nella serata di giovedì 2 marzo Arci Terra e libertà, nella nuova sede in via Brambilla 3, a Cantù, ha ospitato la prima iniziativa del calendario di Intrecciat3: Donna, Pace, Libertà. La forza delle donne in Iran. Ospite dell’incontro, in dialogo con Mariateresa Lietti, di Donne in nero, e Sara Sostini, di Arci ecoinformazioni, è stata Luna (nome di fantasia), ragazza iraniana fuggita in Italia.

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10 ottobre/ Mediterraneo. Il mare comune/ videoconcerto al Gloria

Mediterraneo. Il mare comune.
Un concerto con il Mediterraneo, con le culture del Mediterraneo, con la natura del Mediterraneo, con Arci ecoinformazioni. L’iniziativa, a ingresso libero, si svolgerà domenica 10 ottobre 2021 dalle 15 alle 19 allo Spazio Gloria del Circolo Arci Xanadù in via Varesina 72 a Como. Il concerto è parte di Sabir il Festival delle culture del Mediterraneo e sarà trasmesso anche da Sabir extra. A questo link l’evento facebook.

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18 aprile/ Arciwebtv/ Un luogo del ricordo per tutti e tutte

Dalle 16/ Per la Giornata della laicità, dagli archivi ecoinformazioni, la serata del 2 novembre 2015 con le firme sulla petizione perché il Comune di Como trovasse e destinasse all’utilizzo pubblico e con modalità d’accesso semplici uno spazio decoroso dove, dopo i funerali, si potesse ricordare laicamente persone significative per chi le ha amate, indipendentemente dalla loro caratura politica, economica e sociale. Leggi l’articolo su ecoinformazioni.

Gli altri programmi del 18 aprile.

La programmazione completa di Arci Como WebTV.

La Palestina con Wajib

 

La presenza di un gruppo di Donne in nero con lo striscione “Gaza, non c’è pace senza giustizia”, aperto all’ingresso dello Spazio Gloria sulla Varesina a Como, ha sottolineato, nel pomeriggio del 6 maggio, quanto importante per il pacifismo sia la questione dell’occupazione israeliana della Palestina non solo causa di morti, ferimenti e devastazioni, ma elemento di instabilità per l’intero pianeta a partire dalle martoriate zone della Siria, del Libano, di Gaza e con il riacuirsi della preoccupazione nucleare determinata dall’imponete armamento nucleare israeliano e dai venti di guerra statunitensi contro l’accordo con l’Iran.   (altro…)

1 maggio/Il pane e le rose

 

Per festeggiare la festa del 1° maggio la Cooperativa Moltrasina ha invitato due cori: Le Belle di Note, un gruppo di donne che, sotto la direzione di Mariateresa Lietti, ci  proporrà un repertorio di canti popolari sul tema del lavoro e delle migrazioni, e il  Carocoro composto da genitori, insegnanti, amici e amiche della Scuola Foscolo che, diretto da Clara Zucchetti e Vittorio Liberti, proporrà canzoni legate alla migrazione e all’amore. I due cori si esibiranno sia separatamente che insieme, a testimonianza di una collaborazione ormai di lunga data.
Inizio dell’incontro nell’ex bocciodromo alle ore 18.30.
Lo spettacolo è a ingresso libero, chi lo desidera può fermarsi per una pizza o a cena alla trattoria “La Moltrasina” prenotandosi al 031 290316.

8 marzo in cammino: la proposta delle rappresentanti di Nonunadimeno a Como

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La mattina di sabato 4 marzo, il gruppo comasco delle rappresentanti di Nonunadimeno ha presentato nella sede di Ecofficine Lab (via Regina Teodolinda, 61) la propria proposta per la manifestazione dell’otto marzo, giornata internazionale della donna (o meglio, delle donne). Come hanno ricordato le relatrici, la data non deve essere intesa come “festa”, bensì come momento di riflessione e di impegno a riaffermare, in senso anti-discriminatorio, le libertà e i diritti femminili, che pur tutelati dalla legge italiana rimangono spesso ignorati o deliberatamente violati.

Gabriella Bonanomi ha sottolineato che le donne, pur conseguendo risultati scolastici e accademici mediamente migliori di quelli dei propri coetanei, finiscono spesso per ricevere stipendi inferiori; inoltre, la provincia di Como registra un’alta percentuale di donne che abbandonano la carriera professionale dopo la nascita del secondo figlio, una dinamica su cui incide anche l’alto costo degli asili nido. Sempre a Como, rivela Patrizia Losito, Telefono Donna registra dal 1991 circa 300 casi di donne vittime di abusi e discriminazioni.
Nonunadimeno, rete nata per ricordare, denunciare e contrastare i comportamenti violenti di cui le donne sono vittime in Italia e nel mondo (lo slogan originale, Ni una menos, è stato coniato dalle femministe argentine), ha recentemente promosso la manifestazione di protesta contro la violenza sulle donne in data 26 novembre e un’assemblea nazionale che si è tenuta a Bologna il 4 e 5 febbraio di quest’anno. Per l’intera giornata dell’8 marzo, è stata lanciata la proposta di uno sciopero nazionale di tutte le donne, come dimostrazione “per negazione” dell’essenziale ruolo femminile nella società. L’iniziativa adottata dalle esponenti comasche della rete consiste, invece, in un percorso tematico previsto per il pomeriggio di mercoledì prossimo a Como, che coinvolga luoghi e soggetti di particolare rilevanza per l’identità, la dignità e l’autodeterminazione femminile.

Prima tappa del percorso – l’inizio previsto è per le 16.30 – è piazza San Rocco, luogo di particolare rilevanza per la migrazione a Como, sia essa di transito o di permanenza. Oltre ad essere una zona di residenza assai composita dal punto di vista della provenienza geografica, la zona ospita anche il campo governativo – un’area oscurata al controllo democratico della città e inibita alla stampa e agli stessi consiglieri comunali –  gestito dalla Cri e da Caritas aperto lo scorso settembre, al centro, dopo un breve periodo di “luna di miele”, negli ultimi mesi di molte e diverse contestazioni e oggi, in regime di straordinarietà occupato da molti minori insieme ad adulti. E non bisogna dimenticare che il vissuto delle donne migranti – spesso minorenni non accompagnate, e/o giovani madri single – è spesso ancor più pesante di quello degli uomini. Federica Peraboni, avvocata e presidente della sezione comasca di Adgi (Associazione donne giuriste Italia, presente sempre l’8 marzo, dalle 14.30 alle 18.30 alla Biblioteca comunale per la conferenza Le vie della tratta, in cui si parlerà di migrazioni e dei traffici umani a esse collegati). Questo rende la scelta di partire da piazza San Rocco ancora più densa di significato: la scelta di partecipare o meno alla camminata sarà lasciata alla discrezione delle donne e delle ragazze “contenute” nel campo.

Si proseguirà poi in direzione dell’ex-circoscrizione 6 (via Grandi, 21), sede della scuola di italiano per donne straniere. I corsi, aperti e gratuiti, vogliono offrire alle partecipanti – di origini diverse, e spesso a rischio di isolamento sociale – l’occasione di avvicinarsi alla lingua italiana attraverso il dialogo e l’interazione con insegnanti e compagne. Interverranno anche alunni e alunne dell’adiacente istituto “Gaetano Pessina”, che hanno partecipato a un progetto sulle relazioni di genere, così come i loro coetanei del liceo Teresa Ciceri.
Terza tappa sarà il consultorio Asl (via Gramsci 4, orario indicativo 17.30), in cui i e le partecipanti alla camminata potranno incontrare alcune neomamme e con la direttrice. Mezz’ora dopo si arriverà al già menzionato liceo Teresa Ciceri. Qui, spiega Mariateresa Lietti, si cercherà di stabilire punti di contatto tra il femminismo “storico” e le giovani generazioni; inoltre, si condurrà una riflessione sulla forza mostrata dalle donne nel loro percorso verso l’emancipazione. La sosta presso l’ex istituto magistrale prevede anche un momento musicale delle allieve del Liceo Musicale, che – coordinate dalla docente Adriana Mascoli – eseguiranno brani di compositrici, perché, come affermava Rose Schneiderman nel suo discorso Bread and Roses (1911), tra i diritti delle donne c’è anche quello «alla vita … al sole e alla musica e all’arte».

La camminata procederà verso la Biblioteca comunale, incontrando le rappresentanti di Adgi, con le quali si raggiungerà il Tribunale, che ospiterà un momento di letture, testimonianze e riflessioni sul rapporto tra le donne italiane e la legge In particolare, si ricorderanno prima avvocata in Italia, alle “madri” della Costituzione, e allo stato delle Pari opportunità in Italia che, come anticipato, è ancora tutt’altro che ottimale. Proprio negli ultimi giorni, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha sanzionato lo Stato italiano per la sua “incapacità” di garantire l’uguaglianza di genere, rammenta Idapaola Sozzani. Un giudizio drastico, ma supportato dai fatti, come il proseguimento dei casi di femminicidio e violenza misogina (fisica, psicologica, verbale, cibernetica) e dal proliferare della “cultura dello stupro” che, come ha rivelato  in più occasioni la presidente della Camera Laura Boldrini, è favorita – più che inibita e contrastata  – dalla proliferazione dei social media.

Sempre i mezzi e le piattaforme online di comunicazione in tempo reale, tuttavia, hanno svolto un ruolo importante in senso opposto, dando la possibilità alle idee ugualitarie di circolare e permettendo ai loro sostenitori e alle loro sostenitrici di fare rete, in Italia e nel mondo, e di organizzare manifestazioni dal basso per dare voce alle comuni istanze senza perdere di vista la diversità e lo specifico vissuto di ciascuno e di ciascuna.

La scelta “alternativa” per l’otto marzo a Como vuole valorizzare proprio la varietà e l’importanza dei ruoli femminili, nel presente come nel passato, prendendo come riferimento la realtà locale vista “dall’interno”, ma anche “dall’esterno” (con gli occhi delle donne migranti). Ogni tappa dell’itinerario è tesa a valorizzare una declinazione diversa della condizione femminile, per come essa è o per come potrebbe essere. Così come differiranno le idee e i punti di vista, cambieranno le modalità di espressione, che prevedono dialoghi, letture, presentazioni, testimonianze e musica: e proprio con  un’esibizione del coro femminile Le belle di note si concluderà il percorso presso Porta Torre, verso le 19.45.

Ovviamente, l’invito a partecipare alla camminata di mercoledì si estende a tutte e a tutti, senza distinzioni di sesso, di origine e di età. si invita, comunque, a munirsi di torce elettriche e di oggetti che “facciano rumore”, come nelle caseroladas in Argentina, per capirci. E, soprattutto, per farci capire. [Alida Franchi, ecoinformazioni]

27 maggio/ Donne in musica

Incontro con suoni, immagini, parole dedicato a Maddalena Lombardini e alla nascita del quartetto mercoledì 27 maggio alle ore 18 presso la Casa della Musica in via Collegio dei Dottori 9, per gli incontri dell’Università Popolare di Musica.
Mariateresa Lietti, che da anni si dedica all’approfondimento della musica composta dalle donne, affronta la vicenda di questa grande compositrice del ‘700, cresciuta negli Ospedali veneziani, che annovera tra le sue composizioni sei interessantissimi quartetti d’archi, tra i primi composti in assoluto.

14 febbraio/ Un’opportunità per l’inclusione

Sabato 14 febbraio 2015 dalle ore 9,00 presso l’aula magna della scuola “Ugo Foscolo” in via Borgovico 193 a Como (Istituto Comprensivo Como Borgovico) si terrà il Convegno “Musica e DSA – Un’opportunità per l’inclusione”  organizzato dall’Istituto comprensivo Como Borgovico e dal Centro Territoriale di Supporto per l’uso delle Tecnologie nelle Disabilità di Como.

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Programma
9.30 Saluti
10.00 – Chiara CantianiIntroduzione ai disturbi specifici dell’apprendimento
10.45 – Elena Flaugnacco – La musica come strumento riabilitativo per la dislessia: il Progetto ReMus
11.45 – Amalia Lavinia Rizzo – La didattica musicale inclusiva per gli allievi con Dsa
14.00-17.00 – Laboratori
Scuola dell’infanzia/primaria
Simonetta Nava, pianista, musicoterapista – Mariassunta Torchitti, cantante, musicoterapista, formatrice
Scuola primaria/secondaria
Amalia Lavinia Rizzo
Studi strumentali
Mariateresa Lietti, docente di violino, formatrice
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