Nuovo Cinelandia Como

Como dal basso: discriminazione cinematografica

comodalbasso-coloreL’associazione per i diritti dei disabili Como dal basso denuncia la mancanza di posti adeguati alle esigenze delle  persone con disabilità nel nuovo cinema sorto a Camerlata. Il comunicato che pubblichiamo integralmente chiede a tutti e a ciascuno di risolvere una situazione imbarazzante che segue le già note polemiche per la non accessibilità per le persone con disabilità del ponte che porta alla piazza antistante il supermercato e il multisala.

 

«Ieri [27 ottobre ndr] un nostro socio ci ha segnalato l’ennesima disavventura accaduta al Nuovo Cinelandia di Camerlata. Ha dovuto constatare, sin dall’inizio, che i posti accessibili sono collocati a una distanza dallo schermo che non permette la visione della proiezione, e che può comportare ulteriori disturbi collaterali (nausea, torcicollo, ecc…).

Ci domandiamo come sia stato possibile completare un’opera edilizia di questo tipo, con tanto di permessi e autorizzazioni, regolamentati da normative nazionali e locali. Anche nell’ipotesi di una carenza normativa ci sembra doveroso fare appello alle norme scritte e non scritte della responsabilità sociale dell’impresa. Nella fattispecie l’azienda non ha tenuto conto della fruibilità della sua attività da parte delle persone in carrozzina. Ci chiediamo quale percezione abbiano della disabilità motoria questi progettisti e amministratori.

Innanzitutto l’illusione della distanza dell’impresario e del progettista dalla disabilità: probabilmente ritengono che non possa loro mai capitare o che non possa capitare a persone a loro vicine.

Poi l’illusione di poter contentare tutti i possibili clienti con soluzioni tecniche standard.

Non si tratta soltanto del potere contrattuale di una clientela limitata e silente: stiamo discorrendo, invece, di discriminazione opposta a inclusione, potenzialmente di interesse di qualunque cittadino (impresario o progettista compreso).

Le sale che oggi offrono l’opportunità di godere di una proiezione anche seduti sulla carrozzina sono oggi in crisi e probabilmente vanno incontro a chiusura definitiva. Le domande che sorgono possono facilmente essere immaginate.

Chiediamo ai concittadini, amministratori e amministrati, di non lasciare che l’indifferenza riproduca questi e altri più gravi soprusi nei confronti di tutti». [Como dal basso]