Vittorio Bosio

Inaugurato il piazzale dedicato alla famiglia Mauri, vittima della strage fascista di Bologna

piazzamauri-04-mrCon una sobria cerimonia è stata inaugurata questa mattina, 11 novembre 2016, l’intitolazione alla famiglia Mauri, vittima della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, di un piazzale a Tavernola, non lontano dal luogo dove vivevano.

Nei discorsi pronunciati dal sindaco di Como Mario Lucini, dal prefetto Bruno Corda, dall’assessore Marcello Iantorno, dal rappresentate delle associazioni di Tavernola Tolmino Franzoso e dal parroco della frazione don Fabio Molteni, è stata più volte ricordata l’importanza di conservare nella memoria i tragici fatti di quegli anni anche attraverso il ricordo di Carlo Mauri, Annamaria Bosio e del loro figlio Luca.

Vittorio Bosio, fratello di Annamaria, a nome delle famiglie, ha ringraziato per questo segno tangibile di memoria di fatti che hanno inciso profondamente nella città. A distanza di trentasei anni, infatti, il ricordo di quel giorno e di quella terribile esplosione è ancora molto vivo, e continuamente rafforzato proprio dalla memoria delle tre ignare vittime comasche. E l’affetto che le ha sempre circondate, sia da parte di chi le ha conosciute, sia da parte di chi semplicemente si è rispecchiato nella loro storia, è stato evidente anche nella cerimonia, cui hanno partecipato, in una triste giornata di novembre, molte decine di persone. [FC, ecoinformazioni]

 

Alcuni momenti della cerimonia:

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Sedie vuote

Sedie Vuote, il secondo incontro del Progetto Memoria e Verità 2008-2010, organizzato dall’Università Popolare Auser di Como, dall’Associazione Memoria condivisa Bari di Como e da Nodo Libri si è svolto venerdì 26 aprile nella sala Benzi del liceo classico Volta di Como.

Sedie vuote è anche il titolo suggestivo di un libro molto particolare perché scaturito dal dialogo fra un gruppo di giovani liceali ed universitari di Trento e i familiari delle vittime del terrorismo e delle stragi degli anni Settanta e Ottanta (Mario Calabresi, Benedetta Tobagi, Silvia Giralucci, Manlio Milani, Giovanni Ricci, Alfredo Bazoli, Agnese Moro, Giovanni Bachelet, Vittorio Bosio, Sabina Rossa). L’obiettivo ultimo del libro, ben esemplificato dall’intervento di uno dei relatori, l’avvocato Grazia Villa, è duplice: da un lato la conoscenza di quel periodo storico travagliato, dall’altra la Memoria di quei tragici eventi.
L’idea di far interloquire le “vittime collaterali” del terrorismo con trenta giovani studenti ventenni è venuta ad Alberto Conci e Natalina Mosna della casa editrice Il Magine sulla spinta del libro Spingendo la notte più in là di Mario Calabresi. È stato un percorso lungo e difficoltoso che, partito a cavallo del 2007/2008, ha impegnato tutte le domeniche dei ragazzi, per un anno intero. Leggi l’articolo