Giorno: 27 Aprile 2014

Il Prc contro la manifestazione di estrema destra a Como

logo prcLa segreteria provinciale del Prc comasco, diffonde un comunicato stampa dove denuncia il riproporsi di manifestazioni neofasciste a Como. «La segreteria provinciale di Como del Prc denuncia il riproporsi di provocazioni fasciste sotto forma di manifestazioni come quella annunciata in città per il 30 aprile prossimo. Nel condannare fermamente questa aperta violazione delle leggi che vietano la ricostituzione del partito fascista e l’ esaltazione della sua ideologia, il Prc comasco condivide pienamente la posizione espressa dall’ Anpi città di Como e invita i cittadini alla massima vigilanza in difesa dei valori democratici. Per riaffermare i principi della Costituzione nata dalla Resistenza, tutti siamo chiamati a ricordare le ragioni della lotta di liberazione dal nazifascismo  ma anche ad impedire, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, che si manifesti a favore di un regime e di un’ ideologia che per un ventennio hanno privato il paese dei diritti democratici, hanno cancellato con la violenza la libertà di pensiero e di parola, hanno imprigionato e ucciso gli oppositori,  prestandosi infine ai piani di sterminio nazisti».

La sezione Anpi di Como denuncia: ancora manifestazioni neofasciste a Como

ANPI COMO LOGOCon un comunicato stampa, la sezione Anpi Perugino Perugini di Como, denuncia l’ennesima manifestazine neofascista permessa in città. «Apprendiamo che il 30 aprile prossimo forze neofasciste manifesteranno pubblicamente a Como e, con il pretesto di commemorare la persona di Sergio Ramelli, insceneranno la solita fiaccolata a ritmo di tamburo, con l’utilizzo e l’esaltazione di simboli, slogan neofascisti e saluti romani, a cui abbiamo già purtroppo assistito negli anni scorsi. Il volantino che promuove la manifestazione è un aberrante corollario della simbologia neofascista e, già di per sé, prefigurerebbe la violazione sia della legge 645/1952 (cosiddetta Legge Scelba), che punisce “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche, ovvero idee o metodi razzisti”, sia della legge 205/1993 (cosiddetta Legge Macino) che punisce chi propaganda e incita all’odio e alla discriminazione razziale, etnica o religiosa. Crediamo che commemorare un giovane ragazzo vittima di un omicidio sia ovviamente umanamente legittimo, tuttavia è altrettanto necessario e doveroso opporsi alla bieca strumentalizzazione di questo tragico evento attraverso parate neofasciste che da alcuni anni deturpano la nostra città sede del Monumento alla Resistenza europea. Monumento che ricordiamo essere unico al mondo per il suo alto significato ideale di riscatto dei popoli contro la barbarie nazifascista. Riteniamo inoltre che la città di Como non possa più tollerare simili manifestazioni organizzate da soggetti che non si riconoscono in alcun modo nei valori costituzionali antifascisti e democratici. Chiediamo quindi con forza alle Autorità competenti e alle Istituzioni democratiche che facciano tutto quanto è possibile al fine di evitare che simili offese alla Repubblica italiana e alla nostra Costituzione possano essere continuamente reiterate. Soprattutto, chiediamo  che finalmente si applichino e vengano fatte rispettare le Leggi Macino e Scelba. Chiediamo inoltre al Sindaco di intervenire in prima persona -così come ha fatto il suo collega Pisapia di Milano- presso le Istituzioni preposte, affinchè questa situazione venga affrontata e definitivamente risolta.»