Giorno: 5 Novembre 2017
7 novembre/ L’Alleanza a Ponte Lambro per il lavoro

8 novembre, 6 dicembre/ 5 colpi alla ‘ndrangheta
5 colpi alla´ndrangheta è il titolo della terza edizione della rassegna contro le mafie, organizzata per i prossimi 5 mercoledì dal Circolo ambiente Ilaria Alpi in collaborazione con i Comuni e le Biblioteche comunali di Arosio, Carugo, Inverigo, Lurago d´Erba e Mariano Comense.
Flauto magico 2/ La mostra alla Libreria Plinio il Vecchio
In occasione della prima mozartiana si è aperta, alla Libreria Plinio il Vecchio di via Vittani (recentemente riaperta con rinnovato entusiasmo) una piccola mostra dedicata alla reinterpretazione del Flauto magico da parte di Emanuele Luzzati (1921 – 2007), disegnatore e scenografo, che al capolavoro ha riservato un’attenzione particolare.
Le elaborazioni per il Flauto magico, cui Luzzati ha dedicato un film a disegni animati (ovviamente disponibile in libreria), sono di una tale fantasia inventiva e – soprattutto – di una tale delicatezza, che pochi disegni valgono interi trattati. Per molti, anzi, i personaggi dell’opera hanno ormai inevitabilmente le “faccette” e i colori dei fogli luzzatiani.
Accanto ad alcuni originali, che permettono di apprezzare il modo di lavorare dell’autore (con una personalissima interpretazione del collage), sono in mostra anche alcune serigrafie, che rappresentano una forma di “riproduzione” ancora dalla forte valenza autoriale in grado di divulgare opere di grande valore.
Non sfigurano alcuni altri pezzi estratti dalla vasta produzione dell’autore genovese: tra gli altri, una ricchissima serigrafia di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre.
[Fabio Cani, ecoinformazioni]
Flauto magico 1/ L’opera al Sociale
Pubblico delle grandi occasioni alla prima dell’opera mozartiana Il flauto magico al Teatro Sociale di Como. La favola, che si replica anche nella serata di domenica 5 novembre (sempre alle ore 20.30), è talmente nota e celebrata che tornare a parlarne può sembrare superfluo.
In realtà, il successo “popolare” del teatro musicale mozartiano è relativamente recente, a lungo messo in ombra dalla preferenza per l’opera italiana, e in particolare per il melodramma otto-novecentesco: basti pensare che – se le cronache non sbagliano – la prima rappresentazione comasca del Flauto magico è solo del 1990. E dunque se di un “classico” si tratta, è un classico relativamente recente, nonostante che la prima rappresentazione, diretta da Mozart in persona, sia del 1791.
Com’è noto, la trama dell’opera è particolarmente articolata, anzi – se non si corresse il rischio della “lesa maestà – bisognerebbe dire squinternata, visto che il libretto di Schikaneder, su cui non a caso sono stati spesi non pochi studi di approfondimento, passa dall’antico Egitto (di fantasia) al Giappone (di maniera), dalle favole per bambini alla simbologia massonica, dalla psicologia all’immaginario neoclassico, da una evidente misoginia ad aperture moderniste (e bisogna prestare attenzione alle date: la prima si tenne solo due anni dopo la Rivoluzione francese), e via discorrendo. Ma la musica di Mozart è talmente grande e soprattutto il rapporto con il testo è talmente ricco, che si può sorvolare su tutte le contraddizioni intrinseche ed estrinseche. Persino le circa due ore e mezza di tedesco cantato si assimilano come perfettamente naturali (addirittura, grazie ai sopratitoli, si ride in diretta di alcune battute…).
Proprio per la strabordante ricchezza dell’opera, sono sembrate superflue alcune scelte registiche che hanno aggiunto ulteriori allusioni e riferimenti, così come alcune trovate costumistiche e scenografiche sinceramente eccessive (e assai lontane – crediamo – da una “grazia” settecentesca, di cui l’opera è intrisa).
La messa in scena franco-milanese è comunque assai interessante per la resa musicale e per l’interpretazione dei protagonisti (quasi tutti giovani e, in parte, provenienti dal concorso AsLiCo). In particolare, sono state apprezzate la Regina della notte, impegnata in uno dei più noti gorgheggi della storia della musica, e Pamina, con una parte meno appariscente, ma di notevole efficacia.
[Fabio Cani, ecoinformazioni]