4 colpi alla ‘ndrangheta/ Serve più cultura della legalità

Successo per la Rassegna antimafia 4 colpi alla ‘ndrangheta, organizzata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e da Arci Como, quest’anno realizzata su piattaforma web a causa delle restrizioni anti-Covid19. Migliaia di contatti e di visualizzazioni per i quattro videoincontri, nel corso dei quali sono emersi più volte i fatti che testimoniano la presenza della ‘ndrangheta nella nostra Regione, con un focus particolare sulle province di Como e di Lecco, territori nei quali proprio le più recenti inchieste della Magistratura (DDA di Milano) hanno confermato il radicamento, ormai pluridecennale, di alcune locali della criminalità di origine calabrese.

Durante il primo incontro della Rassegna si è fatto un parallelo tra la presenza della ‘ndrangheta in Calabria e Lombardia, con il racconto dei giornalisti e scrittori Antonio Talia e Gianni Barbacetto, che ci hanno appunto ricordato come si muove la mafia calabrese nei diversi territori. Leggi l’articolo di Pietro Caresana su ecoinformazioni.

Nel secondo videoincontro si è trattato il tema delle ecomafie e dei traffici illeciti di rifiuti, con la presenza della PM Silvia Bonardi e della presidente della Commissione regionale antimafia, Monica Forte. Sono decine i roghi di rifiuti che hanno interessato la Lombardia, in particolare nel periodo 2017-2018; alcuni traffici di rifiuti hanno coinvolto anche la città di Como (diventata il crocevia dei trasferimenti di rifiuti tra il Sud e il Nord Italia, cfr. operazione Il Feudo), così come la Brianza lecchese (operazione Metal Money). Leggi l’articolo di Pietro Caresana su ecoinformazioni.

Nel terzo evento si è approfondito il tema delle agromafie e del caporalato in agricoltura, con la preziosa testimonianza del sociologo Marco Omizzolo, che ci ha riportato la sua personale esperienza, con cui ha potuto testimoniare lo sfruttamento (a livello di schiavitù) dei migranti nei campi agricoli. Leggi l’articolo di Pietro Caresana su ecoinformazioni.

Nel quarto ed ultimo videoincontro si è trattato il tema delle donne che fanno tremare la ‘ndrangheta, con la presenza della giornalista e scrittrice Dina Lauricella e della PM Alessandra Cerreti, le quali ci hanno ricordato le vicende di alcune figure femminili che hanno cercato di riscattarsi dai vincoli familiari con la mafia calabrese. Leggi l’articolo di Pietro Caresana su ecoinformazioni.

Quello che è emerso nel corso dei quattro incontri è stato un unanime appello alla cittadinanza, affinché vi sia più impegno personale e collettivo per combattere le mafie sui territori. Serve quindi diffondere la cultura della legalità, a tutti i livelli e in tutti i settori, da quelli pubblici a quelli privati.
Non a caso l’obiettivo principale della Rassegna è proprio quello di informare e sensibilizzare i cittadini sulla presenza mafiosa, cercando di creare un moto di orgoglio contro l’omertà e diffondendo la cultura della legalità. L’intenzione degli organizzatori è quindi quello di proseguire con ulteriori iniziative di informazione, di denuncia e di educazione.

Si ricorda che la Rassegna è stata organizzata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e da Arci Como, col patrocinio di 6 Comuni: Alzate Brianza, Cabiate, Carugo, Inverigo, Lurago d’Erba e Mariano Comense. Gli incontri del 25 febbraio e del 4 marzo risultavano inoltre inseriti anche nell’ambito del progetto Como futuribile di Arci Como, Auser Como, Legambiente Como e L’isola che c’è (con il contributo di cui agli artt. 72 e 73 del D.Lgs. 117/2017 finanziato con le risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e di Regione Lombardia), a cui hanno aderito altri sodalizi, tra cui il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”. Il progetto persegue il tema della ‘sostenibilità’, che si articola anche attraverso giustizia e legalità.

Tutti i videoincontri sono visualizzabili sulle seguenti piattaforme:
canale YouTube di Ecoinformazioni.
– pagine Facebook del Circolo ambiente “Ilaria Alpi” e di Arci Como;

CIRCOLO AMBIENTE ILARIA ALPI, ARCI COMO

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