Propaganda di guerra, con o senza Ai

[Playlist di tutti gli interventi dell’iniziativa]

È in crisi il presupposto indispensabile per interfacciarsi con la realtà. I canali che raccolgono e propagano le informazioni sono inaffidabili, oltre che in molti casi corrotti dal potere, e diffondono notizie sbagliate, fuorvianti e in grado di costruire una sorta di fake reality nella quale i mercanti di morte, i guerrafondai, i bellicisti, dentro e fuori i governi autoritari, sguazzano. L’incontro Informazione o propaganda?, introdotto dall’assessora del Comune Martina Orsucci e coordinato da Daniele Molteni, a Senna Comasco il 24 febbraio, ha concluso il calendario del Mese della Pace 2024. Le relazioni di Patrick Boylan, Lorena Corrias, Marco Boscolo, a cui si è aggiunto Fabio Cani per dare conto dell’importante lavoro della Carta di Roma, e gli interventi del pubblico hanno fornito strategie di resistenza alla disinformazione generalizzata e un quadro del pericolo per la democrazia determinato dall’intelligenza artificiale se media e persone non si ribelleranno a essere “stupidità collettiva”. Contro tali drammatiche prospettive lottano i giornalisti indipendenti e il giornalismo scientifico d’inchiesta. E se periodicamente degli squarci nella propaganda pervasiva si aprono come accaduto per il lavoro di Assange, per questo perseguitato, la prospettiva più interessante sembra essere una maggiore consapevole formazione dei lettori, degli spettatori e degli internauti. [Foto Fabio Cani, ecoinformazioni] On line anche le foto di Dario Onofrio, ecoinformazioni.

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