pedemontana

Fff/ Pd:vergogna!


«Ieri è stato presentato a Palazzo Lombardia il progetto di completamento di Autostrada Pedemontana Lombarda. Si tratta della realizzazione dei lotti B2 e C, entrambi nella provincia di Monza e Brianza. Nulla è stato invece stanziato per il secondo lotto della tangenziale di Como, che quindi appare quanto mai irrealizzabile.

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Il Prc contro gli aumenti dei pedaggi su pedemontana

Il Comunicato della Federazione di Como del PRC si apre con ironia: “Il primo giorno dell’anno, giusto per ostacolare i re magi , partiti per portare doni a un bambino extracomunitario figlio di una coppia non sposata ,e per rendere anche il loro viaggio più ostico possibile ,la società pedemontana – presieduta dall‘ Ex ministro leghista Roberto Castelli – ha deciso di aumentare gli importi del pedaggio incrementandoli dello 0,8%.
Per andare dall ‘intersezione Lomazzo a quella con la A8, ci vogliono 3,48 euro. Ci vogliono 65 cent. , invece, per percorrere i tre chilometri da Villaguardia ad Albate Acquanera”

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Incontro con Delrio sulla Tangenziale di Como

pedemontana-tangenziale-a9Rappresentanti comaschi a Roma per un incontro con il ministro delle Infrastrutture nella mattinata.

 

Venerdì 22 gennaio il sindaco di Como Mario Lucini, la presidente della provincia lariana Maria Rita Livio, il sindaco di Albese con Cassano Alberto Gaffuri, per il Comitato ‘No al pedaggio’, Alessandro Fermi, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, i rappresentanti di Autostrada pedemontana Spa e Concessioni autostradali lombarde Spa (Cal), e i parlamentari democratici comaschi, Chiara Braga e Mauro Guerra, hanno incontrato, «per fare il punto sulla situazione della Tangenziale di Como», il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio.

«Delrio ha chiesto a Cal e Pedemontana di fornire due simulazioni in ordine all’impatto sui flussi di traffico e sul Piano economico finanziario derivanti da una lato dalla progressiva scontistica proposta da Pedemontana lombarda e, dall’altro, dall’ipotesi fin dall’inizio avanzata dai rappresentanti territoriali, di prevedere il riallineamento dei pedaggi per consentire la gratuità dell’uso della tangenziale nel tratto da Albate a Villa Guardia – si legge in una nota firmata da Braga, Guerra, Lucini, Livio, Gaffuri –. Nel frattempo Pedemontana lombarda Spa si è impegnata a introdurre una nuova scontistica, premiale per gli utenti abituali, da febbraio ad aprile e a migliorare il sistema di pagamento e di accesso al Conto targa. Sul tema del secondo lotto della Tangenziale è stato concordato un incontro già nelle prossime settimane con Regione Lombardia, a Milano, per riprendere la discussione sul progetto originario, da Como ad Albese con Cassano, a suo tempo stralciato dalla Regione».

«L’aspettativa di chi oggi pensava di tornare dal Ministero con la concessione della gratuità del primo lotto della Tangenziale di Como è andata delusa – ha dichiarato invece Fermi –. Per quanto riguarda invece la necessità di maggior fruizione della Tangenziali di Como e Varese per i residenti nelle due province già la scorsa settimana abbiamo chiesto a Pedemontana, una volta definiti i flussi di traffico, di studiare una proposta tariffaria che stimoli fortemente l’uso delle Tangenziali da parte dei pendolari di Como e Varese».

«Soltanto Alessandro Fermi è risentito per l’incontro di oggi con il ministro Delrio. Forse perché, nel corso della riunione, il ministro ha giustamente ricordato che la situazione attuale della Tangenziale di Como è il frutto del Piano economico finanziario, sbagliato, approvato nel 2009 dal governo Berlusconi, di cui, peraltro, faceva parte Roberto Maroni – replicano Braga e Guerra –. Il suo voler buttare in polemica politica il positivo incontro di oggi si commenta da sé; il Partito democratico è impegnato a trovare una soluzione seria e concreta per il territorio». [md, ecoinformazioni]

Villa Saporiti incontra la Regione sulla viabilità

provincia_como_saporitiGiovedì 15 gennaio l’Amministrazione provinciale comasca ha incontrato Regione Lombardia: «Tre i temi principali affrontati al Pirellone: il secondo lotto della tangenziale, la variante della Tremezzina e l’apertura del tratto A della Pedemontana con le conseguenti ripercussioni sul traffico della Novedratese».

 

«Abbiamo portato sul tavolo dell’assessore [alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Sorte] alcune sollecitazioni – dichiara la presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio –. Innanzitutto abbiamo chiesto che venga portata avanti la progettazione del secondo lotto della tangenziale come da progetto elaborato dalla Provincia. Vogliamo rassicurazioni sul fatto che venga portata a termine l’intera arteria viaria e l’assessore Sorte, recentemente nominato, si è impegnato a verificare la questione con CAL e Pedemontana e darci risposte in tempi brevi».

«Abbiamo presentato quello che è lo stato dell’arte su questa importante opera – aggiunge il vicepresidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca –, ma soprattutto abbiamo chiesto alla Regione di monitorare che vengano rispettate tutte le tempistiche in modo da mantenere i finanziamenti previsti dallo Sblocca Italia, essenziali per la realizzazione della variante».

«Con l’apertura del Tratto A della Pedemontana, quello che va da Busto Arsizio a Lomazzo, e che avrà luogo il prossimo 24 gennaio la Novedratese, già di fatto la strada più trafficata della nostra provincia, rischia pesanti ripercussioni in termini di traffico nel tratto che va da Cermenate a Lurago Marinone – conclude Livio –. Il problema verrà risolto solo con l’apertura del tratto B1, slittato per altro a maggio o giugno 2015, apertura che però rischia di creare complicazioni al traffico ancora più pesanti nel tratto da Cermenate ad Arosio. Chiediamo quindi che venga preso in considerazione un adeguamento geometrico della SP32, così come già fatto dalla Provincia nei Comuni di Novedrate e di Figino Serenza, con un aumento del numero di corsie nel tratto di connessione tra la Pedemontana e Cermenate e tra la stessa e Arosio in modo da snellire il traffico». [md, ecoinformazioni]

Tangenziale: Via San Bernardino da Siena

muro via san bernardinoReazioni politiche del muraglione, barriere fonoassorbenti, della nuova arteria comasca a ridosso delle case.

 

Il Movimento 5 stelle comasco ha annunciato la presentazione di una interpellanza sul nuovo manufatto per chiedere «chi è il responsabile preposto dal Comune a vigilare sui lavori, chi è l’analogo interlocutore della Società autostrada pedemontana lombarda, chi ha autorizzato il progetto in questo modo e ove fosse stato autorizzato conoscerne le motivazioni, come il Comune di Como intende intervenire in questa situazione che crea, in modo evidente, ancora maggiori disagi a chi abita in via San Bernardino, come mai nonostante gli incontri che il sindaco ha avuto con chi abita in questa zona non si sia intervenuti prima, come e in quanto tempo si pensa di intervenire presso la Società autostrada pedemontana lombarda per riportare la situazione, di già evidente disagio, in una situazione accettabile in cui i cittadini possano rivedere la luce e soprattutto non essere più dei “cittadini invisibili”». L’interpellanza chiede anche che: «Venga scritta e resa pubblica tramite la stampa una lettera di biasimo nei confronti della società Autostrada Pedemontana Lombarda, per il comportamento assunto nel gestire i lavori».

Per questo il consigliere comunale a Palazzo Cernezzi Luca Ceruti, M5s, chiede: «La sostituzione dei pannelli con barriere “umane” o almeno la sistemazione dello spazio antistante, con l’inserimento di verde con piante o altro».

Per il Partito democratico invece il consigliere regionale Luca Gaffuri ha inviato una lettera, il 28 di novembre, al presidente di Autostrada pedemontana lombarda S.p.a. Salvatore Lombardo «per chiedere conto dell’installazione delle barriere antirumore in corrispondenza di via San Bernardino da Siena – precisa una nota –. Barriere che per tipologia e dimensione arrecano notevole fastidio agli abitanti degli edifici che affacciano sull’infrastruttura».

«I residenti lamentano che per altezza e materiale del manufatto le barriere hanno un impatto insostenibile, privandoli della luce solare e penalizzandoli oltremodo in quanto alla visuale verso l’esterno delle loro case – scrive il consigliere democratico –. In effetti i pannelli istallati appaiono costituire un imponente muro di cemento, cosa che contrasta con gli indirizzi dichiarati da Pedemontana a proposito di barriere fonoassorbenti: “ottimizzare l’inserimento paesaggistico e coniugare la riduzione del rumore ad un’estetica gradevole”, come si legge sul sito internet istituzionale della Società».

«Anche quanto scritto nella Relazione Generale Interventi di Inserimento paesistico-ambientale, Ripristino del Progetto Definitivo della tratta A di Pedemontana e del primo lotto della Tangenziale di Como lasciava intendere situazioni differenti da quella che si sta verificando in via San Bernardino – prosegue Gaffuri –, perché nel documento si affermava di privilegiare, nell’approntare le barriere antirumore, tipologie di cristallo “in prossimità di centri abitati con tracciato in rilevato, ai fini della riduzione del cono d’ombra prodotto” oppure pannelli in metallo “prescelti per le loro caratteristiche di neutralità rispetto alle diversità dei contesti urbanizzati” e si chiariva che pure “il colore è un completamento importante della barriera, giacché consente di evitare la monotonia e di attenuare l’aggressività di alcuni materiali”». Di qui la richiesta del conigliere regionale di: «Intervenire per verificare quanto occorso con la posa delle barriere adiacenti alle abitazioni di via San Bernardino e perché siano assunte le misure idonee a rispondere alle esigenze di vivibilità e di miglioramento degli impatti anche visivi espresse dai residenti». [md, ecoinformazioni]

Chiusa via Scalabrini a Como

via scalabrini como«Per la prosecuzione del cantiere di Pedelombarda legato alla realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como – annuncia il Comune di Como –, dalle ore 6 del 30 agosto alle ore 6 del 3 settembre verrà chiusa la via Scalabrini, nel tratto tra la rotatoria all’incrocio con via Clemente XIII e Casnate con Bernate».

Pedemontana: il primo tratto aperto per maggio

pedemontana, tangenziale, A9Del Tenno dichiara che le tempistiche sono rispettate, il primo lotto della tangenziale di Como aprirà invece a settembre.

«I lavori su Pedemontana proseguono rispettando il crono programma – afferma l’assessore regionale lombardo alle Infrastrutture e mobilità Maurizio Del Tenno –. Il Lotto 1 (tratta A e primi lotti delle Tangenziali di Como e di Varese) è pari a circa l’85 per cento».

«In particolare, per quanto riguarda la Tratta A (da Cassano Magnago sulla A8 fino a Lomazzo sulla A9) e lo svincolo di Lomazzo, i lavori stradali sono stati conclusi a fine 2013 – prosegue l’assessore –. Entro aprile 2014 saranno terminate anche le operazioni di collaudo e gli iter autorizzativi per l’entrata in esercizio. Rispetto allo svincolo di Lomazzo, necessario per dare piena funzionalità alla Tratta A, il termine dei lavori (l’avanzamento al 31 gennaio 2014 è pari al 55 per cento circa) è previsto per l’inizio di maggio 2014».

«L’avanzamento, al 31 gennaio 2013, è pari al 75 per cento per il primo Lotto della Tangenziale di Varese e all’80 per cento per il primo Lotto della Tangenziale di Como. La conclusione dei lavori su entrambi i rami è prevista per settembre 2014».

Per quanto riguarda la prosecuzione dell’opera: «I lavori della Tratta B1 sono stati consegnati lo scorso 5 dicembre e sono ora in corso le attività preliminari (bonifiche e altro). Le società interessate stanno concludendo le verifiche». E per i successivi sviluppi Del Tenno dichiara che: «Entro due mesi ci sarà consegnato il progetto del Lotto B2. Come ho sempre detto, quello sarà il momento di incontro con gli Enti locali, per stabilire le necessità e le richieste del territorio». [md, ecoinformazioni]

Pedemontana: fermarla a Lomazzo

pedemontana, tangenziale, A9Questa la richiesta del Movimento 5 stelle in un’audizione con il ministro Orlando. In una audizione sulla Pedemontana mercoledì 18 dicembre al ministro all’Ambiente Andrea Orlando sono state espresse diverse contrarietà all’opera, come si legge in un comunicato, da una delegazione composta dai deputati pentastellati: «Massimo De Rosa e Davide Tripiedi e dal suo collaboratore Corrado Fossati, dall’architetto Patricio Enriquez, docente di urbanistica al Politecnico di Milano, dal dottor Edoardo Bai, medico e presidente Isde di Milano, e Dario Balotta, responsabile infrastrutture e trasporti Legambiente Lombardia».

Al ministro sono state sottolineate: «Le criticità legate alla realizzazione dell’opera, denunciate in questi anni anche dalle tante associazioni e comitati, inerenti le caratteristiche tecnico-strutturali, alla pericolosità della diossina Tcdd proveniente dal disastro Icmesa del 1976 ancora presente nei terreni ove si vogliono costruire le tratte B2 e C, all’illogicità economica di tale progetto».

Preoccupazioni che «inducono a chiedere di fermare l’autostrada a Lomazzo dove si sta ormai completando, con lo svincolo che interseca Pedemontana con l’A9, la realizzazione della tratta A».

L’obiettivo ultimo, scrive Tripiedi, è di: «Superare un modello oramai finito, quello fondato sulle infrastrutture stradali, optando per il trasporto sostenibile su ferro e, cosa forse di maggior importanza, creare una vera e propria cultura dell’utilizzo del mezzo di trasporto sui modelli centro e nord europei». Ma la meta più vicina è: «Di fermare l’autostrada a Lomazzo, rinunciando alle successive tratte B1, B2, C, D, con l’intento di bloccare un’opera devastante per il territorio, costosa per l’impiego sempre più ingente di finanziamenti pubblici e pericolosa per la salute delle popolazioni, facendosi così interprete delle parole d’ordine sostenute da associazioni e comitati nel corso degli anni».

«L’inutilità di collegamento della Pedemontana è già realtà – conclude il deputato brianzolo –, vista l’attivazione della tratta Saronno-Seregno che permette via treno di collegare direttamente Malpensa a Bergamo e Varese a Bergamo». [md – ecoinformazioni]

Canturina chiusa la notte fino al 18 ottobre

comocanturina«Per il collegamento della nuova centrale di pompaggio dell’acqua potabile alla rete idrica cittadina (la centrale è stata spostata per il cantiere della Pedemontana) – spiega una nota di Palazzo Cernezzi –, via Canturina, nel tratto tra via Turati e l’incrocio con via Belvedere, dal 23 settembre al 18 ottobre dalle ore 22 alle ore 6, verrà chiusa. Sarà garantito solo il transito dei veicoli di soccorso»

Cantiere Pedelombarda: la preoccupazione dei sindacati

pedemontanaFillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Como e Varese hanno incontrato i vertici di Pedelombarda, la società che sta eseguendo i lavori della nuova autostrada. «L’Amministratore delegato Meistro ha illustrato la situazione – scrivono i sindacati – ed ha fatto il punto sulla situazione finanziaria della commessa, adducendo che allo stato attuale le pattuizioni contrattuali con la concessionaria A.P.L. Autostrada Pedemontana Lombarda non sono rispettate» (altro…)