Stafano Bruni

Il Consiglio comunale di Como di giovedì 1 ottobre 2009

cernezziNel Consiglio di giovedì 1 ottobre Bruni ha definito «un attacco unilaterale», le affermazioni di Alessio Butti, ha confermato le dimissioni di Cattaneo, ha comunicato di aver « avviato le procedure di revoca dell’assessore Rallo» e ha ringraziato Caradonna «per avere rimesso le deleghe» confermando che l’ex assessore rimarrà un suo collaboratore.

Nelle preliminari al Consiglio comunale di giovedì 1 ottobre un sostegno all’appello della madre che ha visto la figlia rifiutata dalla scuola per la mancanza di un insegnate di sostegno è venuto a Silvia Magni, Pd, a cui si è aggiunto Alessandro Rapinese, Per Como.
Mario Molteni, Per Como, ha chiesto di rifare le strisce pedonali vicine alla rotonda dell’uscita dell’autostrada a Monte Olimpino.
«Quel terreno è nostro risolvete questa annosa questione» ha chiesto Vittorio Mottola, Pd, alla Giunta riferendosi ad un terreno, ceduto al Comune nel ’72, recintato da un privato in via Quasimodo.
Luigi Bottone, Gruppo misto, ha ribadito la presentazione di una interrogazione sull’assegnazione di un incarico esterno per la redazione del Pgt, quando a Palazzo Cernezzi manca la carta.
Mario Lucini, Pd, ha chiesto un sopraluogo sul cantiere del piano di recupero dell’ex Subalpina in Borgovico, dato il possibile abbattimento di un edificio, che non doveva essere demolito e che non può essere ricostruito, data l’area di rispetto del reticolo idrico minore.
Sulla lettera secretata di Multi è ritornato Marcello Iantorno, Pd, chiedendo di mandare gli incartamenti in procura.
Del muro sul lungolago ha parlato Giampiero Ajani, Lega, richiedendo la visione di un rendering elettronico del progetto e delle sue eventuali modifiche. Lucini ha invece chiesto di segnare sullo stesso la quota 230, così da avere perfettamente l’idea della stessa e chiedendo di rifare i rilievi. «Chi è il colpevole? Perché non c’è chiarezza sul pagamento dell’Iva la 10 o al 20 per cento? – ha detto a gran voce Emanuele Lionetti, Lega – il sindaco Gelpi sarà ricordato per avere fatto la passeggiata a Villa Olmo, Spallino per aver garantito il verde sulle colline della città e la sistemazione attuale della Città murata, un domani Bruni per cosa sarà ricordato?». «Perché sono state rifiutate le dimissioni di Caradonna?» ha affermato Rapinese.
Per ultimo ha preso la parola il sindaco Bruni che ha definito «un attacco unilaterale», le affermazioni del suo coordinatore provinciale Butti apparse sulla stampa quotidiana. Ha confermato le dimissioni di Cattaneo, «che ringrazio per la pacatezza», e aggiunto «ho avviato le procedure di revoca dell’assessore Rallo», che ha fatto una breve apparizione fra il pubblico in sala. Per quanto riguarda il vicesindaco Caradonna «lo ringrazio per avere rimesso le deleghe che riallocherò all’interno del prossimo rimpasto e lui rimarrà come un mio collaboratore in Giunta» e rispondendo a chi gli ha chiesto fino a quando? Bruni ha detto fino a quando rimarrà in carica come sindaco.
Iniziato il consiglio, con l’uscita di Bottone per protesta per avere il primo cittadino mantenuto in Giunta, ancorché senza deleghe, Caradonna, Bruni ha presentato una delibera per uno scambio di terreni con Bon-Ber dopo l’edificazione della nuova rotonda per la tangenzialina di Como. Una proposta molto discussa, tanto da essere bocciata da una delle due commissioni che l’hanno affrontata congiuntamente, con un voto trasversale.
Un delibera per la prima volta senza planimetrie e i rappresentati tecnici degli uffici competenti.
Lucini ha ribadito come non fosse stata ancora data risposta alle domande poste dai consiglieri nelle Commissioni e posto il problema della destinazione d’uso dell’area scambiata essendo contigua ad un’area, quella usata come esposizione a ridosso della rotonda, la cui destinazione non è conforme a quella che dovrebbe avere, area verde.
Il presidente della Commissione urbanistica ha chiesto così una sospensiva accordatagli dal primo cittadino.
L’assemblea ha quindi affrontato la mozione presentata da Roberta Marzorati, Per Como, sul nuovo orario di lavoro dei dipendenti comunali a cui ha risposto come tecnico il vicesegretario generale Emoroso sostenendo l’obiettivo di rendere più razionale ed efficiente la macchina comunale. Aperto il dibattito Bottone ha chiesto il numero legale che, essendo presenti solo 20 consiglieri di maggioranza, compreso il sindaco, mentre uscivano quelli di opposizione, tranne Valli, è venuto a mancare per le due convocazioni di prammatica, facendo dichiarare la seduta deserta. [Michele Donegana, ecoinformazioni]