Nichi Vendola a Como

vendolacomogloriaGrande affluenza, oltre 250 persone, allo Spazio Gloria mercoledì 13 febbraio per l’iniziativa Benvenuta sinistra  con Nichi Vendola a Como. All’incontro  hanno partecipato il presidente nazionale di Sinistra ecologia libertà e Titti di Salvo, teste di lista alla Camera in Lombardia, Tino Magni capolista al Senato, le candidate e i candidati di Sinistra ecologia libertà della provincia di Como.  Video dell’introduzione e  presentazione dei candidati comaschi di Celeste Grossi, Vendola 1.  e Vendola 2 . 

Una sala quasi completamente piena ha accolto il presidente della Regione Puglia a Como, anche diversi giovani. Un appuntamento per la campagna elettorale che ha visto raccolti sul palco i candidati di Sinistra ecologia libertà alla Camera, al Senato e in Regione Lombardia della provincia di Como a fare da cornice a un intervento fiume di un’ora del presidente nazionale di Sel.

Un lungo e articolato discorso che ha analizzato la situazione politica e economica attuale, con una critica serrata della finanziarizzazione dell’economia e il salvataggio delle banche che non fanno altro che speculazione e la richiesta di trasparenza (glasnost, secondo vecchie terminologie) per la finanza “opaca” che domina ora l’economia mondiale.

Per Vendola al centro deve tornare il lavoro: «Non si esce dalla crisi se non si ricolloca al centro il lavoro». «Non solo per una politica di occupazione, ma come punto di vista» ha precisato, perché per l’esponente della sinistra sono le lenti attraverso cui si analizza la società che vanno tarate dalla prospettiva dei lavoratori. Ha infatti citato Brecht con le Domande di un lettore operaio che significativamente recita «Chi costruì Tebe dalle Sette Porte? |Dentro i libri ci sono i nomi dei re. | I re hanno trascinato quei blocchi di pietra?» e ironicamente aggiunge «Cesare sconfisse i Galli. | Non aveva con sé nemmeno un cuoco?».

La situazione attuale per il presidente di Sel si può confrontare con quanto avvenuto fra le due guerre mondiali quando dopo la crisi del ’29; «Si può riscontrare un’analogia con la crescita dei populismi e del populismo in Europa e quanto accade ora». Infatti per il presidente pugliese non si può non: «Cogliere la connessione fra la crisi sociale e la crisi democratica». La stessa che ha portato movimenti neonazisti come Alba dorata in Grecia a divenire il terzo partito per importanza politica e a organizzare squadracce che nella notte assaltano tutto ciò che è considerato diverso per dare un senso alle esistenze dei giovani più limitati e in difficoltà delle devastate classi popolati.

Una situazione di crisi che non vede, in Europa, una prospettiva d’uscita e bisogna guardare all’America di Obama che: «Ha ragione a mettere al centro la lotta per l’uguaglianza». Un passaggio fondamentale per dare prospettiva alle lotte per i diritti per un futuro migliore. Una lotta, quella per i diritti civili per tutte e tutti, ce tocca in prima persona Vendola che ha richiamato la propria esperienza personale e il proprio impegno in politica dal ’72 a ora propri come una lotta non solo per la testimonianza, ma per un impegno fattivo per un futuro migliore. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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