Giorno: 4 Febbraio 2015
7 febbraio/ Musiche e parole di Pace
Musiche di Vito Pagliarulo, letture di Arianna Di Nuzzo e Gabriele Penner, sabato 7 febbraio alle 21 all’UIltimo caffè in via Giulini 3/a a Como, organizza Emergency Como. Per informazioni tel. 329.1233675, e-mail emergencycomo@hotmail.it.
Pcdi/ Tagli alle Poste anche a Como: prima il cittadino o il business?
Con un comunicato stampa il Pcdi comasco, esprime dissenso per i tagli alle Poste.
«È notizia dell’altro giorno l’inizio dei tagli fatti dalla Spa Poste italiane sui suoi uffici e sul suo personale. Questa “razionalizzazione”, per usare un termine caro alla categoria imprenditoriale, colpirà tutto il territorio italiano, ed ovviamente anche quello comasco. Leggendo i quotidiani locali, apprendiamo che verranno chiusi almeno quattro uffici sul nostro territorio e altri diciotto funzioneranno “a singhiozzo”. I fortunati prescelti dalla scure della spending review in salsa postale sono Bulgorello, Tremezzo, Camnago Faloppio e l’ufficio di via Diaz a Como. Per gli altri diciotto sapremo nei prossimi giorni, ma immaginiamo che il guadagno avrà ancora la meglio sulla funzione sociale di un servizio come quello postale. Un pensiero ulteriore va rivolto ai dipendenti di questi uffici che verranno spostati in altri uffici (nei casi migliori) o non saranno riconfermati e quindi perderanno il posto di lavoro. Un’analisi della situazione riproporrebbe l’adagio già suonato un paio di righe fa: non c’è utilità sociale e servizio che tenga davanti alla logica di mercato. E poco interessa se la vecchietta di Bulgorello o di Tremezzo sarà costretta a farsi accompagnare a Cadorago o a Menaggio, la cosa ai dirigenti di Poste Italiane importa poco. Eppure sappiamo che questa azienda, seppur privatizzata già qualche anno fa, è ancora (non sappiamo per quanto, in effetti) al 100% sotto il controllo del Ministero dello Sviluppo Economico, e quindi essendo di proprietà dello Stato dovrebbe almeno poter essere interessata alle sorti dei suoi cittadini. Ma si sa, noi e le nostre categorie novecentesche non capiamo come va il mondo attuale. Ci sentiamo di chiudere con un pensiero dell’intellettuale americano Noam Chomsky: “Questa è la strategia standard per privatizzare, togli i fondi, ti assicuri che le cose non funzionino, la gente si arrabbia e tu consegni al capitale privato”». [Pcdi Como]
Cgil contraria alla chiusura degli uffici postali
«Consideriamo tale decisione sbagliata dal punto di vista sociale e totalmente ingiustificata sotto il profilo economico»
Nei giorni scorsi, la direzione regionale di Poste Italiane, ha deciso la chiusura di 4 uffici postali nel Comasco e l’apertura a giorni alterni di altri 18.
«I tagli e le chiusure – scrive la Cgil – interesseranno prevalentemente aree montane, di confine e del medio e alto lago, zone già disagiate dal punto di vista viabilistico e con residenti in buona misura anziani; zone dove spesso l’ufficio postale costituiva l’unico punto di riferimento per poter interloquire o svolgere pratiche con la Pubblica amministrazione.
Chiediamo un tempestivo intervento delle autorità politiche, delle IstituzionI e di Regione Lombardia, per costringere Poste Italiane a recedere da tale progetto che rischia di peggiorare la qualità della vita di una parte significativa della popolazione comasca». [aq, ecoinformazioni]
Facciamo partire Iolanda!
È cominciata lunedì 2 febbraio la campagna di crowfunding che permetterà la partenza al progetto Clandestine integration. Fra i promotori, anche il blog Africauropa, curato dal giornalista comasco Michele Luppi. Già, ma cos’è Iolanda, e in cosa consiste il progetto?
É un progetto umanamente ambizioso il cui scopo è favorire il dialogo tra Africa ed Europa attraverso due strumenti: il viaggio e l’arte. Teatro di tutto questo sarà, appunto, il motoveliero Iolanda.
«Integrazione clandestina/Clandestine integration – scrivono in un comunicato gli organizzatori – è un viaggio in barca a vela della durata di due mesi, dal 15 giugno al 15 agosto, che avrà inizio a Siviglia per poi raggiungere e incontrare le comunità di Tangeri, Algeri, Tunisi e Mazara del Vallo, in Sicilia. Il progetto si concluderà a dicembre 2015 in Sardegna.
Integrazione clandestina/Clandestine integration è arte in quanto a bordo di Iolanda verranno ospitati 8 artisti, (scrittori, illustratori, bloggers), provenienti da entrambe le sponde del Mediterraneo il cui compito sarà confrontarsi, discutere e interagire, al fine di produrre un’opera letteraria scritta a più mani e unica nel suo genere.
La raccolta fondi si svolgerà dal 2 febbraio al 18 marzo tramite il portale Produzioni dal basso, dove il progetto è inserito all’interno del network di Banca Etica. La campagna mira a raccogliere 10.600 euro, il budget base per far partire il progetto. La cifra raccolta attraverso Produzioni dal basso sarà impiegata per ultimare i lavori di messa in sicurezza e restyling di Iolanda, per finanziare l’accoglienza a bordo dell’equipaggio e sostenere i costi di copertura assicurativa e quelli necessari per trasferire l’imbarcazione fino al luogo della partenza».
Per effettuare la donazione, è necessario collegarsi al link nella home page del sito ufficiale del progetto. Le donaziani vanno dai 5 ai 500 euro, così «la raccolta potrà essere veramente popolare e alla portata di tutti».
Sarà inoltre possibile effettuare donazioni anche sul c/c dedicato di Banca Popolare Etica intestato a: Abracadabra Onlus IBAN: IT22H0501803200000000196349
«Perchè è importante permettere a Iolanda e Integrazione clandestina/Clandestine integration di partire?Perché è necessario che il Mediterraneo torni ad essere elemento d’unione tra le terre che la racchiudono, perchè è necessario che le sue genti s’incontrino e si conoscano, perché è da tali processi che nasce la ricchezza e il progresso dell’essere umano. “Vogliamo dimostrare che l’integrazione è possibile e non va confusa con l’omologazione. Integrazione significa accettarsi, rispettarsi senza pensare che il proprio modo di vivere sia l’unico valido. Il nostro progetto nasce per dimostrare che il dialogo è possibile e costruttivo”.
Integrazione clandestina/Clandestine integration è un progetto promosso, ideato e coordinato da Abracadabra Onlus, cooperativa sociale di Sassari.
Partners del progetto sono: il Dipartimento di Storia e Scienze dell’Uomo dell’Università di Sassari, l’Università di Siviglia, il Centro Escapes sulle migrazioni forzate dell’Università di Milano, la Fondazione Sevilla Acoge, la testata giornalistica Africaeuropa, l’associazione Culture Vultures di Fez in Marocco, la casa editrice Edes Edizioni.Integrazione clandestina/Clandestine integration è portato avanti in collaborazione con il Servizio Affari Internazionali della Regione Sardegna e patrocinato dall’Unione dei Comuni del Logudoro». [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]
7 febbraio/ Con il Fai si visita il Teatro Sociale
Il Fai-delegazione di Como, organizza, nel mese di febbraio, alcune visite guidate in città e fuori città. La prima è in programma sabato 7 febbraio, alle 10, quando si potrà visitare il “dietro le quinte” del Teatro Sociale di Como accompagnati da Fabio Cani, curatore, insieme ad Alberto Longatti del saggio Il Teatro Sociale di Como 1813-2013 [ed. Nodolibri] realizzato per i duecento anni del teatro. La visita è aperta a tutti e tutte, previa iscrizione sul sito www.faiprenotazioni.it , versando un contributo di 10 euro.
7 febbraio/ La prima guerra mondiale
Il Partito democratico invita all’incontro La prima guerra mondiale. Riflessioni storiche letterarie che si svolgerà nella sala Felice Riva del bar Il circolo in via Canturina 164 a Albate Como. All’iniziativa di sabato 7 febbraio alle 17 interverranno Giorgio La Rosa, Abele dell’Orto e Stefano Fanetti. Al termine dell’incontro c’è un aperitivo al bar (5 euro). Leggi la locandina.
Approvato il Regolamento per la partecipazione
Palazzo Cernezzi cerca di stimolare i cittadini e riduce l’orario delle sale gioco per contrastare le ludopatie. Inizia la discussione sulle alienazioni: via Binda fa discutere.
Preliminari
Nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 2 febbraio Andrea Luppi, Pd, ha ricordato la legge regionale approvata per impedire la costruzione di moschee che complicherà la vita alle amministrazioni comunali, «un modo pasticciato e demagogico di operare a livello legislativo» (l’intervento), mentre Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha portato in aula il caso di un dipendente comunale trasferito dalla Biblioteca al Campo Coni.
Partecipazione
Dopo un minuto di raccoglimento in ricordo dell’ex consigliere Nicola Belcastro, chiesto da Vincenzo Sapere, Paco-Sel, La discussione è ripresa, dopo gli emendamenti, con le dichiarazioni di voto sulla delibera Regolamento per le pratiche partecipative. «Da una parte è importante e utile, ma le assemblee di quartiere sono votate all’insuccesso, quelle tematiche probabilmente riusciranno meglio» ha affermato Anna Veronelli, Fi, dichiarando la propria astensione sul provvedimento, mentre si è dichiarato contrario Marco Butti, Gruppo misto, «ci sono troppe incongruenze, troppe criticità, no convince il numero dei componenti, come gruppo siamo contrari a questa suddivisione per zone», seguito da Rapinese «sono solo di consultazione, se la gente deve partecipare, deve poter decidere», «si capisce poco chissà se servirà a qualcosa?» ha concluso Giampiero Ajani, Lega Nord. A favore con la maggioranza, che ha approvato la delibera, Roberta Marzorati, Per Como, Luca Ceruti, M5s, Ada Mantovani, Adesso Como.
Alienazioni
Come secondo argomento l’assessore al Patrimonio Marcello Iantorno ha presentato il nuovo Piano delle alienazioni. Un documento rivisto rispetto al precedente, dati alcuni insuccessi nelle vendite, con i conseguenti abbassamenti, «si sta svendendo» ha attaccato Laura Bordoli, Ncd, in cui è presente la vendita della ex scuola di via Binda. Una struttura, di un po’ meno di 4mila metri cubi che verrà abbattuta per la costruzione di appartamenti per una trentina di famiglie per 15mila (ma forse verranno abbassati a 10mila) metri quadri. Una operazione che ha fatto discutere molto con le opposizioni sul piede di guerra. «Già con la passata amministrazione avevo fatto una grande battaglia per via Binda – ha ricordato Marzorati – eravamo riusciti a farla togliere dal piano delle alienazioni e proposta di usarla come verde pubblico attrezzato per Garzola, che non ne ha. Del verde pubblico sostenibile economicamente, tanto che avevo preso contati per un parco avventura». «Per l’approvazione del Pgt avete detto basta cemento e ora si passa a 15mila metri cubi?» ha incalzata Rapinese, mentre Veronelli ha ricordato la lettera inviata al sindaco da diverse associazioni ambientaliste contro l’alienazione. «Se fossimo rimasti col vecchio Piano regolatore ci troveremmo con 567mila metri cubi in più – ha replicato l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino –, mentre prima si prevedeva lì edilizia libera, ora c’è edilizia convenzionata». «Non è una operazione di cassa – ha aggiunto Iantorno -, ma una scelta di tipo urbano».
Presentate delle proposte di modifica la discussione è stata quindi rimandata alla prossima seduta, per ottenere il parere degli uffici.
No slot
Ceruti ha così presentato una mozione per la limitazione degli orari di apertura delle sale giochi per cercare di limitare il fenomeno delle ludopatie, «siamo la seconda provincia in Lombardia per incidenza» ha ricordato. L’assessore Frisoni ha suggerito di utilizzare anche altri metodi più incisivi per dare indirizzo alla Giunta su questo argomento. Tutti hanno poi votato a favore della proposta (eccetto il sindaco astenuto come da prassi per le mozioni che lo impegnano in prima persona) e la seduta è stata sciolta. [Michele Donegana, ecoinformazioni]
ecoinformazioni 479/ settimanale
È on line il numero 479 di ecoinformazioni. In primo piano: Sergio Mattarella presidente, Intervista a Lorenzo Spallino, Da Firenze a Atene, Ad Atene con Syriza, Lavorare a un’unione della sinistra, L’Arci con Erri. Seguono le pagine delle cronache e della cultura. Il video della settimana è Coprogettare. Per sfogliare on line la rivista clicca qui.