Mese: Marzo 2019

Europa da difendere, Europa da cambiare

Il secondo appuntamento del laboratorio per il bene comune, sabato 23 marzo, è stato dedicato all’Europa, con l’intervento del giornalista Gianni Borsa, corrispondente da Bruxelles per l’agenzia di stampa Sir, davanti ad un pubblico giovanile molto attento e partecipe.

Leggi l’articolo sul blog di ecoinformazioni Periferie: https://periferieecoinformazioni.wordpress.com/2019/03/24/europa-da-difendere-europa-da-cambiare/#more-2519

Arci/ Quelli che…

Parte la Campagna di Arci Lombardia  Queli che…  (elaborata per la presidenza regionale da Graziano Fortunato) per manifestare l’impegno dell’Arci nel rendere più facile la vita delle associazioni nel contesto imposto dalla Riforma del terzo settore. Una campagna fondata sui valori dell’associazione, sulla sua forza di azione culturale, sociale e politica. Tutte/ tutti possono partecipare alla Campagna diffondendone i materiali.  Sono scaricabili dalla cartella drive di Arcilombardia  video, spot radio (in onda su Rp dal  23 marzo) manifesto, locandina, immagini

Nostalgie nefande

L’Anpi denuncia. «Alcuni cittadini ci hanno segnalato che in diversi punti della provincia ed anche in città a Como (nella foto in via S. Eutichio, di fronte alla basilica di S. Abbondio sera di sabato 23 marzo) sono stati affissi manifesti inneggianti al dittatore fascista Benito Mussolini firmati da Blocco studentesco.

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Video/ La politica non interessa ai politici

Che peccato. Solo poche persone hanno approfittato di un’occasione culturale e politica importante il 23 marzo al Perretta. La presentazione di Achile Occhetto del suo La lunga eclissi. Passato e presente della tragedia della sinistra [Sellerio editore 2018, pagg. 232, euro 16] è stata disertata sia da coloro che avevano condiviso la scelta della Bolognina che da coloro che a essa si erano contrapposti. Assente il pd locale e assente il prc, assente quasi tutta la politica locale.

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Mille per Mediterranea all’Arci Mirabello di Cantù

Mare mosso dalla solidarietà e dall’allegria sabato 23 marzo all’Arci Mirabello di Cantù. La serata, resa possibile dall’infaticabile lavoro dei soci e delle socie del Circolo che hanno preparato con maestria ogni cosa, regalando sapori gustosissimi ai circa 100 presenti, è servita a confermare il motto dell’Arci: «Siamo tutte, tutti Mediterranea». L’introduzione di Cecilia Volonté di Arci Mirabello e gli interventi di Celeste Grossi (Consigliera Arci Nazionale) e di Gianpaolo Rosso (presidente Arci provinciale Como), che ha regalato al circolo Mirabello la bandiera di Mediterranea, hanno descritto l’avventura dell’Arci con la Mare Jonio con l’orgoglio di chi sa di avere investito nella solidarietà, nella legalità costituzionale e nell’umanità e può gioire per aver salvato, solo nell’ultima missione, già 49 persone.

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Un caffè in piazza contro la mafia

Sabato 23 marzo, alle  16, cittadini e cittadine di Cantù si sono bevuti un caffè in piazza Garibaldi, come segno di ferma opposizione alle attività mafiose che hanno colpito recentemente la cittadina. Numerosi i partecipanti, insieme ai rappresentanti delle associazioni antimafia, di Confcommercio e Confesercenti, del Centro Studi Sociali contro le mafie San Francesco, di Cisl, di Libera, di Confartigianato e della Comunità pastorale San  Vincenzo. On line sul canale di ecoinformazioni il video di Martina Toppi. (altro…)

Una lista che si allunga e un’altra ancora tutta da urlare

Si è svolta anche a Como la commemorazione delle vittime delle mafie, innocenti perché mai affiliate o corresponsabili di crimini. Molte persone hanno collaborato, alcune classi, gli scout, esponenti dell’associazionismo, del sindacato, rappresentanti delle istituzioni e personalità politiche. Come di consueto, è stata una cerimonia toccante con la lettura di centinaia di nomi di vittime, resa ancora più potente dai foglietti colorati che sulle mura del Broletto sintetizzavano la storia di alcune di loro.

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Video/ L’informazione cresce, ma la stampa è fragile e sotto attacco della cattiva politica

L’incontro, il 22 marzo, per ricordare Ilaria Alpi e denunciare i 25 anni passati inutilmente dalla sua uccisione insieme a Miran Hrovatin ha raccolto tante persone che hanno affollato la sala del Municipio di Ponte Lambro. Un fatto questo non scontato nella dominate tendenza a rimuovere dalla memoria collettiva gli episodi che per anni non vengono chiariti. A richiamare l’attenzione civile di tanti/ e oltre che la capacità del Circolo ambiente Ilaria Alpi di coinvolgimento di più soggetti nel sostegno all’iniziativa (comuni, associazioni, media) anche la notorietà sia della redattrice de il Giorno Paola Pioppi che dell’ex vicedirettore del Tg3 Corradino Mineo. On line sul canale di ecoinformazioni i video di tutti gli interventi.

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A Milano le Donne cancellate

Dopo il grande successo al Palazzo del Broletto di Como, la mostra Donne cancellate approda a Milano, nell’edificio U6 dell’Università Bicocca, in piazza dell’Ateneo Nuovo, 1.

Il Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana, e il Polo di Archivio Storico (PAST) della Biblioteca di Ateneo dell’Università degli studi di Milano-Bicocca hanno infatti promosso l’allestimento della mostra, curata dall’associazione Oltre il Giardino onlus e realizzata dal fotografo Gin Angri con le immagini e i documenti tratti dalle cartelle cliniche femminili dell’ex Ospedale psichiatrico San Martino di Como.

Al centro del racconto visivo sono riproposti i volti e le storie delle ricoverate che in questo luogo consumarono la loro esistenza (in tutto o in parte) tra il 1882 e il 1948.La mostra sarà visitabile dal 25 marzo al 20 maggio 2019 (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 21.30, il sabato dalle 8.00 alle 13.30) nella galleria dell’Aula Magna dell’Università di Milano-Bicocca (piano terra, edificio U6), con ingresso da via Piero e Alberto Pirelli 22 o da piazza dell’Ateneo Nuovo 1.
L’esposizione rientra anche negli eventi del PhotoFestival che si svolgerà a Milano dal 17 aprile al 30 giugno 2019.

Scarica la locandina

L’inaugurazione della mostra si terrà martedì 26 marzo 2019 alle ore 17.30 nell’edificio U6, 4° piano, Sala Rodolfi dell’Università di Milano-Bicocca.

Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali di Maria Cristina Messa, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, di Carmen Leccardi, Centro di ricerca interuniversitario “Culture di genere”, di Carlo Fraticelli, Dipartimento di salute mentale e dipendenze dell’ASST lariana, e di Massimo Clerici, Dipartimento di salute mentale dell’Ospedale San Gerardo di Monza, alcuni interventi di approfondimento:

L’internamento delle donne in manicomio tra ’800 e ’900 – Candida Carrino, storica della psichiatria 
Il San Martino di Como, un manicomio di confine – Gianfranco Giudice, filosofo e storico locale 
Uno sguardo per riscattarsi – Roberto Mutti, storico e critico della fotografia 
modera Mauro Antonelli, direttore del Centro Aspi, Università di Milano-Bicocca 
Sarà presente il fotografo Gin Angri, che condurrà al termine una visita guidata alla mostra 

Baby gang: la Magistratura fa il suo, il Comune fa finta

E’ notizia di queste ore che sedici componenti della cosiddetta baby gang comasca sono rinviati a giudizio per  26 diversi capi d’imputazione. Per la verità è una non-notizia, nel senso che la magistratura non fa nient’altro che il suo dovere in presenza di reati. Se il processo che inizierà fra meno di un mese confermerà i capi di accusa, la punizione arriverà, dunque. Quanto alla prevenzione, sono altri che dovrebbero agire. Dovrebbero, ma è più facile occuparsi di venditori di mimose e parcheggiatori abusivi . (altro…)

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