Giorno: 14 Aprile 2021

Salviamo l’asilo di Lora

Cgil Cisl e Uil invitano a partecipare alla riunione di giovedì 15aprile alle18 quando si riunirà la commissione III con all’ordine del giorno la “Gestione indiretta dell’Asilo Nido di Lora – (Definizione criteri generali e indirizzi per la sua attivazione e il suo controllo)”. Le destre comasche continuano l’attacco ai dirtti delle persone insistendo con un progetto di privatizzazione che determinerebbe lo scadimento del servizi, aumento dei costi e licenziamenti. In considerazione delle restrizioni dovute al covid la commissione di svolgerà a distanza con diretta you- tube, chiediamo alla cittadinanza, al personale interessato ed alle famiglie di partecipare collegandosi al link: https://youtu.be/A4VJTlVITmA dando unsegnale importantea questa amministrazione.

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Libri/ Terra bruciata

L’isola che c’è, all’interno del progetto ambientalista Como futuribile, ha organizzato il 14 aprile un incontro online con Stefano Liberti il 14 aprile alle 18,30. L’autore ha dialogato con alcuni lettori sul suo ultimo saggio Terra bruciata, come la crisi ambientale sta cambiando l’Italia e la nostra vita. Tra lro Marco Lorenzini. La recensione del libro.

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18 aprile/ Assopace Palestina/ Ricordando Vik

«Sono ormai trascorsi 10 anni dalla tragica scomparsa di Vittorio Arrigoni, assassinato a Gaza nell’aprile 2011. La sezione valtellinese di AssopacePalestina intende promuovere una iniziativa, che sarà ovviamente online (in diretta sulle pagine facebook e youtube dell’associazione) domenica 18 aprile alle 17,00, per offrire l’opportunità di soffermarsi sulla vita di Vittorio: la sua testimonianza di attivista per i diritti umani in diverse parti del mondo, e poi in Palestina e a Gaza come attivista dell’International Solidarity Movement, la sua attività di reporter, preziosissima nel 2008 quando a Gaza non era rimasto nessun giornalista occidentale a descrivere gli orrori di Piombo Fuso.

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Mai più a ferro e fuoco

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’invasione della Jugoslavia da parte dell’esercito italo-tedesco è stata allestita la mostra A ferro e fuoco. L’occupazione italiana della Jugoslavia 1941-43, visitabile online a questo indirizzo e curata dall’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea del Friuli Venezia Giulia.
«Quando le fonti gridano, è bene che gli storici parlino sottovoce»: le foto contenute, insieme con le testimonianze audio e video, raccontano da sole con la spietata, indifferente realtà dei reperti una pagina di storia con cui è difficile fare i conti. Difficile, ma necessario, ed ecco perchè ad essa si affianca un appello, riportato di seguito, indirizzato presidenza della Repubblica, alla presidenza del Consiglio dei ministri, al Senato della Repubblica, alla Camera dei deputati, al Ministero della difesa e al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cui una serie di enti italiani, sloveni e croati chiedono alle istituzioni il riconoscimento dei crimini fascisti di quegli anni. Perchè, come si legge sempre nell’introduzione «di quel vortice di violenza, le truppe italiane di stanza nei territori annessi o occupati, non furono semplici spettatrici, ma protagoniste. Si tratta di una delle pagine più buie della nostra storia nazionale, con pochissimi lampi di luce. Per questo è poco conosciuta e si è preferito dimenticarla.
Altri Paesi, come la Germania, hanno mostrato più coraggio nel fare i conti con il proprio passato oscuro. Oggi, dopo ottanta anni, speriamo che finalmente sia venuto il momento giusto».

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