Fabio Cani

Se fate i bravi: un film per la memoria attiva di Genova 2001

Se fate i bravi è un film «inattuale», che però l’evoluzione della politica in questo Paese e in questi tempi «riporta attualissimo». Esordisce così Stefano Collizzolli, nella sua breve introduzione alla proiezione allo Spazio Gloria. Allude evidentemente alla violenza del potere, perché Se fate i bravi è un film su Genova 2001 (ma forse sarebbe meglio dire di Genova), che torna a rileggere quei giorni e quella fase a distanza di più di vent’anni, deliberatamente aggirando la “celebrazione” del ventennale, e invece riportando l’attenzione al fondamentale intreccio di storie personali e storia collettiva che Genova rappresentò.

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Memoria 3/ Due partigiani fucilati in città

Nella giornata di sabato 21 gennaio, in maniera straordinaria dedicata alla memoria antifascista della città e del territorio, non poteva mancare un ricordo di Luigi Ballerini ed Enrico Cantaluppi, fucilati (ma si dovrebbe dire “assassinati”) poco lontano dal centro cittadino il 24 gennaio 1945, una delle ultime e più brutali manifestazioni di violenza del fascismo locale, che sarebbe stato di lì a qualche mese sconfitto.

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Memoria 2/ Renzo Pigni sindaco socialista

A distanza di 4 anni dalla sua morte, avvenuta il 24 gennaio 2019, Renzo Pigni, indimenticato esponente della politica comasca, militante socialista, parlamentare e sindaco della città di Como, è stato ricordato dalla sezione di Como dell’Anpi, davanti alla sua tomba, al Cimitero monumentale di Como.

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Diritti/ A Cantù la manifestazione per la libertà di culto e di associazione

A Cantù, il corteo per la “libertà di culto” si è snodato nel pomeriggio di sabato 3 dicembre dalla sede dell’Associazione Assalam (nella zona industriale prossima a Mirabello) fino a piazza XX Settembre (di fronte a Villa Calvi, già sede dell’amministrazione comunale canturina). È stato un corteo pacifico, partecipato (sicuramente non meno di 700 persone – contate quasi una per una al principio del percorso – forse quasi mille), interculturale con una notevole rappresentanza di persone di fede musulmana e una selezionata partecipazione di appartenenti al mondo dell’associazionismo, dei sindacati, dei partiti democratici.

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Storia/ Francesca Lodolini sindacalista e politica (1922-1998)

Cento anni fa nasceva Francesca Lodolini, una delle personalità più rilevanti del mondo sindacale e politico comasco: nell’occasione le viene dedicato un incontro di approfondimento a cura della Cgil e della Fondazione Avvenire – a Como in via Anzani 14 – il 2 dicembre a partire dalle ore 18.30.

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A Cantù un corteo per i diritti civili, dall’Associazione Assalam al centro città

In gioco ci sono i diritti civili, non solo il permesso negato di pregare in un capannone di proprietà alla periferia di Cantù: è questo il messaggio chiaro lanciato all’Associazione Assalam in occasione della conferenza stampa di presentazione del corteo di pacifica protesta che si terrà a Cantù il prossimo 3 dicembre.

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La piazza della Pace/ Una, cinquanta, centomila

La piazza è una. Ma quante persone ci sono? Maurizio Landini nell’intervento finale azzecca la battuta, sbeffeggiando politicamente il decreto pericolosamente repressivo del governo Meloni: «… più di cinquanta!…»; le organizzazioni promotrici azzardano: più di centomila.

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8 settembre/ Memoria di una tragedia nazionale

Si è svolto in occasione della ricorrenza dell’8 settembre un momento di commemorazione voluto dal Centro Studi Schiavi di Hitler, insieme ad Anpi e Istituto di Storia Contemporanea “P.A. Perretta”, soprattutto per ricordare le centinaia di migliaia di soldati italiani abbandonati dalla monarchia, dopo l’armistizio, in balia degli occupanti nazisti.

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Vilma Conti/ Una vita di Resistenza e di impegno

Vilma Conti. O Wilma? Il suo nome lo si trova scritto in entrambi i modi, da sempre, ma è stato suo nipote Silvio a chiedermi – recentemente – di correggere sulle pagine di un libro «il nome della zia», perché lei si chiama «Vilma», con la V semplice. In ossequio a quell’italianizzazione forzata dei nomi stranieri in voga sotto il fascismo.

L’episodio, che sembra di irrilevante importanza, è però significativo di un rapporto quasi familiare con Vilma, anche per me che pure devo ammettere di averla conosciuta “tardi”, anche se mi sembra di conoscerla da sempre… Del resto siamo stati ai capi opposti del lago. Lei in Alto Lario, un po’ laghée e un po’ montanara, e io cittadino in fondo a un ramo chiuso.

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Ciao Vilma

È morta nella mattinata dell’11 agosto Vilma Conti, staffetta partigiana ed esponente dell’antifascismo comasco, punto di riferimento essenziale per tutte le persone che avevano e hanno a cuore le sorti della democrazia. Vilma, nata a Dongo nel 1929, è stata una delle più giovani staffette della Resistenza comasca, stabilmente impegnata nei ranghi della 52ma brigata Garibaldi, a cui partecipava anche il padre Luigi. È stata anche una delle più longeve attiviste dell’antifascismo comasco, senza mai derogare al suo impegno di testimonianza e di lotta.

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