Camera di Commercio di Como

Avvicendamento alla Camera di commercio

Como Camera di Commercio Gloria Bianchi consigliere designato dalla componente Industria

Gloria Bianchi entra nella Giunta camerale comasca al posto di Sergio Meraviglia.

 

Il Consiglio camerale comasco ha deciso di nominare la nuova rappresentante del settore industria lunedì 22 giugno: «Architetto e socia della Bianchi Dante srl, impresa di costruzioni operante dal 1969 in provincia di Como, Lecco, Varese e Monza Brianza nell’ambito dell’ambito dell’edilizia civile, infrastrutturale, stradale e del restauro, Gloria Bianchi è dal 2014 vicepresidente dell’Associazione nazionale costruzioni edili della provincia di Como».

La Giunta camerale è quindi ora formata, oltre al presidente Ambrogio Taborelli, da Marco Galimberti, artigianato, Morena Bassi, commercio, Enrico Benati artigianato, Gloria Bianchi, industria, Andrea Camesasca, turismo, Fortunato Trezzi, agricoltura. [md, ecoinformazioni]

Cinema e paesaggio sul Lago di Como

Per il terzo anno torna il Lake Como Film Festival ovvero la rassegna di “cinema e paesaggio”, connubio che fin dall’inizio è parso particolarmente significativo per il contesto territoriale del “lago più bello del mondo”.

Il festival è frutto del lavoro di una nutrita squadra di persone e del sostegno di numerose istituzioni, tra cui Regione Lombardia, Camera di Commercio di Como, Sistema Como 2015, Comune di Como e Provincia di Como.

L’anteprima del 25 maggio nell’aulico scenario del Teatro Sociale di Como è servita a dare un assaggio (non proprio rapido, in dipendenza della complessità della rassegna) dei vari temi e argomenti, grazie alle parole di Alberto Cano, direttore artistico, e di Andrea Giordano, suo vice, nonché di una serie di trailers.

Il programma è articolato in quattro sezioni principali: “Verso il festival”. a partire dal 3 giugno. con varie manifestazioni in collaborazione con altre realtà culturali del territorio; “Odisee”, a partire dal 3 luglio, con proieizioni all’aperto nei paesio sulle sponde del Lario; “Cinema in Arena”, dal 20 al 30 luglio, con le proiezioni principali nell’arena all’aperto del Sociale; “Panoramiche Doc”, dal 21 al 29 luglio alla Biblioteca Comunale di Como. con le proposte di documentari.

Manifestazioni particolari, in parte a fianco e in parte dentro queste sezioni, sono poi la mostra collettiva di fotografia L’uomo nel paesaggio, curata da Carlo Pozzoni Foto Editorie (dal 16 luglio al 9 agosto al Broletto), l’omaggio Fellini / Rota e il grande cinema italiano (il 19 luglio all’Arena del Sociale) con immagini e musica dal vivo, la maratona Twin Peaks (24 luglio all’Arena del Sociale), i concorso Filmlakers (26 luglio pure all’Arena), il concorso internazionale Shortscapes (22 luglio sempre all’Arena) per cortometraggi di paesaggio.

LCFF-LoinDesHommes

Se l’anteprima è specchio del festival vero e proprio, va detto che il film proposto al pubblico Lontano dagli uomini (Loin des hommes) del francese David Oelhoffen è sicuramente di buon auspicio. Liberamente tratto da un racconto di Albert Camus pubblicato nel 1957, il film presenta una narrazione secca ed efficace in cui il paesaggio scabro dell’Algeria “profonda” (qui rievocata dal deserto di sassi marocchino nei pressi di Ouarzazate) è uno dei protagonisti, insieme con la tradizione dei villaggi e l’incombente lotta di liberazione contro i colonizzatori francesi. I complessi rapporti tra persone e luoghi (il protagonista – francese per gli arabi, arabo per i francesi – è in realtà di origine andalusa, evocando così la contaminazione storica intorno alle sponde del Mediterraneo) mettono in discussione i concetti di identità e di cultura, e indicano che il paesaggio – anche al cinema – può essere ben altro che un rassicurante sfondo “da cartolina”. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

Il commercio estero in provincia di Como

EXPORT_COMO_anno_2014La Camera di commercio ha elaborato i dati per il 2014, si è tornati ai valori pre-crisi.   «Con il comunicato del 12 marzo 2015 l’Istat rende nota la prima stima dei flussi import-export delle regioni e province italiane registrati nel corso del 2014 – ricorda una nota della Camera di commercio di Como –. Le esportazioni della provincia di Como hanno superato i 5,4 miliardi di euro, pari al 5,0% del totale regionale. Rispetto al 2013 la crescita è stata del +2,7%, variazione superiore al dato medio regionale (+1,3%) e nazionale (+2,0%)». «Ci sono voluti cinque anni per Como per raggiungere nuovamente i valori pre-crisi – viene sottolineato –. Il sorpasso è avvenuto nel corso del 2012. Rispetto al 2008 l’incremento delle esportazioni comasche è stato del +6,0%». Invece: «Per quanto riguarda le importazioni, Como nel 2013 ha registrato flussi per oltre 2,9 miliardi di euro, pari al 2,7% del totale import della Lombardia. Il dato risulta in crescita (+2,9%), diversamente da quanto registrato a livello regionale (-0,3%) e nazionale (-1,6%)». Alla fine: «Il saldo commerciale della provincia di Como è aumentato di 63 milioni rispetto al 2013. Ha sfiorato i 2,5 miliardi di euro, massimo storico». Confermando il rapporto privilegiato con la Germania e la Svizzera (la relazione). [md, ecoinformazioni]

Uno studio sui professionisti comaschi

liberi professionisti provincia di comoLa Camera di commercio analizza le libere professioni del territorio lariano, quasi 12mila i soggetti interessati.   «L’obiettivo è quello di quantificare i liberi professionisti che operano in provincia di Como e analizzarne le principali tendenze – si legge nella presentazione allo studio –. Per realizzarlo ci si è avvalsi dei dati forniti dal Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze, che sono ricavati dalle dichiarazioni fiscali e dall’anagrafe tributaria. Sono considerati “liberi professionisti” i titolari di partita Iva che hanno compilato la dichiarazione del quadro Re del modello Unico e per i quali il reddito da “lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni” è prevalente. Qui di seguito vengono sintetizzati alcuni dei principali risultati emersi dall’analisi dei dati». «In base agli ultimi dati disponibili, i liberi professionisti “in senso stretto” residenti in provincia di Como nel 2012 risultano essere circa 10.100, pari al 5,7% del totale regionale – si specifica –. A questi si aggiungono circa 1.700 contribuenti con regime fiscale di vantaggio che si può stimare abbiano un reddito prevalente da liberi professionisti. Nel complesso i liberi professionisti così individuati sono 11.800, e corrisponderebbero al 4,4% degli occupati totali presenti in provincia». «I professionisti lavorano soprattutto nei servizi professionali, scientifici e tecnici: attività legali, contabilità, studi di architettura, studi di ingegneria. Il secondo settore per importanza è quello sanitario – viene ricordato –. A seguito della modifica nelle condizioni di accesso al regime fiscale di vantaggio entrato in vigore nel 2012, rispetto al 2011 il numero titolari di partita con questo regime ha fatto registrare un calo significativo. Questa riduzione è però stata compensata da un incremento dei liberi professionisti “in senso stretto”: l’aumento del mondo delle libere professioni “in senso allargato” è valutabile attorno al 10% (+1.100 unità)» (lo studio). [md, ecoinformazioni]

Indagine congiunturale quarto trimestre 2014

commento_CCIAA_IV_trim_2014La Camera di commercio comasca ha presentato i dati economici del Comasco alla fine dell’anno appena passato. Migliora leggermente il manifatturiero, male commercio e servizi, sono diminuite le ore di cassa integrazione.

 

«Per il settore manifatturiero comasco il 2014 si conclude bene, con una variazione della produzione del +1,4% – spiega l’introduzione al documento di analisi economica della Camera di Commercio di Como per l’ultimo trimestre del 2014 –. Il dato tuttavia è inferiore a quello dei precedenti trimestri. Complessivamente la performance comasca è stata migliore a quella lombarda che, con il suo rallentamento, potrebbe generare qualche allarme. Il fatturato cresce sia sul mercato estero che interno. Gli ordini invece sono in flessione. Le previsioni sono coerenti con il quadro generale: per gli imprenditori comaschi non mancano le preoccupazioni. Finalmente il settore manifatturiero artigiano sembra avere toccato il punto di svolta, dopo una lunga sequenza di trimestri problematici. La produzione aumenta del +0,8% in linea con il fatturato che cresce sia sul fronte interno che estero. Ordini e aspettative tuttavia restano negativi, mostrando la fragilità del ciclo».

«Per quanto riguarda il commercio, i dati a disposizione mettono in luce il perdurare delle difficoltà del settore – prosegue lo scritto –: il trimestre si conclude con una nuova flessione del fatturato e le aspettative non lasciano presagire un cambio di rotta. Per quanto riguarda i dati di vendita di prodotti di largo consumo confezionati presso supermercati e ipermercati Como chiude l’anno con un aumento del +2,1% a valore e -0,6% a volume, variazioni decisamente superiori a quelle nazionali e regionali. Anche nel settore dei servizi prevalgono le difficoltà. La variazione del fatturato è ancora negativa, seppur di poco (-0,9%), in controtendenza al dato regionale: non si assiste ancora al tanto agognato rimbalzo dopo oltre tre anni di contrazioni. Le previsioni restano pessimistiche. Per contro nelle costruzioni potrebbe essere stato toccato il pavimento della crisi: a Como il fatturato del quarto trimestre è cresciuto del +3,4%, in controtendenza al dato regionale».

«Per quanto riguarda la demografia d’impresa, il numero delle registrate è risultato pari a 48.358, con un calo di -975 unità rispetto a dicembre 2013 (-2,0%) e di -472 unità rispetto a settembre 2014 – termina a nota –. Analogo l’andamento del sottoinsieme delle 43.325 imprese attive, che hanno perso 774 unità rispetto all’anno precedente (-1,8%) e 402 negli ultimi tre mesi. Le iscrizioni sono state pari a 650 e le cancellazioni 1.128 (di cui 727 non d’ufficio). I fallimenti dichiarati dal Tribunale di Como nel trimestre considerato sono stati complessivamente 54, in leggero calo rispetto ai 62 di 12 mesi prima. Le ore di cassa integrazione autorizzate sono risultate in forte calo rispetto ai dati di fine 2013 (-33,8%) (l’indagine)». [md, ecoinformazioni]

La nuova Giunta della Camera di commercio comasca

camera commercioIl Consiglio della camera di commercio di Como ha eletto il 3 dicembre scorso la Giunta camerale ne fanno parte: Morena Bassi, commercio, Enrico Benati, artigianato, Andrea Camesasca, turismo, Marco Galimberti, artigianato, Sergio Meraviglia, industria, Fortunato Trezzi, agricoltura. «A conferma dello spirito di rinnovamento che ha contraddistinto la nomina del Consiglio – sottolinea un comunicato –, sono cinque i volti nuovi nell’organo di governo rispetto alla composizione precedente».

Qualche segnale economico positivo

indagine congiunturale terzo trimestre 2014«Dati incoraggianti dal settore manifatturiero che vede la produzione in crescita accelerata – spiegano dalla Camera di Commercio di Como –. Per i settori commercio e servizi permangono ancora le difficoltà. Dato negativo anche il turismo provinciale che dovuto scontare il maltempo».

 

«Un’Italia a doppia velocità – dichiarano da via Parini –. La provincia di Como e la Regione Lombardia, a differenza dei dati rilevati a livello nazionale, non sono entrate in una nuova recessione tecnica: non ci sono stati due trimestri consecutivi di contrazione del prodotto. Questo è quanto mostrato dall’analisi congiunturale sul terzo trimestre 2014 condotta da Unioncamere Lombardia ed elaborata dall’u.o. Studi e statistica della Camera di commercio di Como».

Più precisamente: «Dati incoraggianti arrivano dal settore manifatturiero: rispetto ad un anno fa la produzione è cresciuta del +2,5%, in accelerazione. L’andamento assomiglia a quello di una “W”, in cui finalmente si inizia a risalire lentamente l’ultimo tratto. Il fatturato totale è cresciuto del +4,5%, anche grazie al mercato interno. Qualche preoccupazione arriva dal mercato estero: la variazione è positiva (+3,1%), ma in rallentamento rispetto alle precedenti rilevazioni e lo stesso vale per gli ordini».

«Finalmente si interrompe la sequenza di dati negativi incassati dal settore manifatturiero artigiano – prosegue lo scritto –. Non si può tuttavia parlare di ripresa, visto che la nuova variazione tendenziale della produzione si piazza nel territorio della stazionarietà (+0,1%) e non contribuisce quindi a ridurre il gap rispetto al periodo pre-crisi. Il fatturato cresce (+0,5%), grazie in particolare alla componente estera, che di trimestre in trimestre diventa sempre più rilevante (15% del fatturato totale). Ordini e aspettative tuttavia restano negativi, mostrando la fragilità del ciclo».

Qualche ombra sul commercio invece: «I dati a disposizione mettono in luce il perdurare delle difficoltà del settore e non solo per le piccole imprese: il trimestre si conclude con una nuova flessione e le aspettative non lasciano presagire un cambio di rotta. Anche i dati di vendita di supermercati e ipermercati sono negativi. Anche nel settore dei servizi prevalgono le difficoltà. La variazione del fatturato è nulla, se non negativa (-0,5%), e non si assiste quindi al tanto agognato rimbalzo dopo oltre tre anni di contrazioni; le previsioni restano pessimistiche, così come la congiuntura del settore delle costruzioni».

In difficoltà anche il turismo: «Il terzo trimestre 2014, complice il maltempo, non è stato positivo. Gli arrivi (pari a circa 415.000) sono calati complessivamente del -1,9%, mentre le presenze (oltre 1.236.000) del -7,0%: chi è venuto a visitare il territorio lariano si è fermato per meno giorni. I turisti italiani, più sensibili alle previsioni meteo, hanno registrato cali maggiori, mentre gli stranieri hanno confermato la scelta del nostro territorio in termini di arrivi (-0,1%), decidendo però di accorciare il soggiorno (-4,6%)».

«Per quanto riguarda la natimortalità di impresa, il numero delle imprese attive, pari a 43.727, è calato di 816 unità rispetto all’anno precedente (-1,8%) e di 89 rispetto al trimestre precedente – termina la nota –. Sono calate sia le iscrizioni (522) che le cessazioni (701, di cui 427 non d’ufficio). Flette in particolare il numero di imprese attive nel commercio (-264 attività), nelle costruzioni (-302), nel manifatturiero (-144). I fallimenti dichiarati dal Tribunale di Como nel trimestre considerato sono stati complessivamente 17, in leggero calo rispetto alle 19 sentenze fallimentari emesse nello stesso periodo del 2013. Le ore di cassa integrazione autorizzate sono rimaste stabili rispetto al trimestre precedente e sono aumentate del 24% rispetto ai dati di un anno prima» (l’Indagine congiunturale terzo trimestre 2014). [md, ecoinformazioni]

Un nuovo presidente per la Camera di commercio comasca

camera commercioAmbrogio Taborelli è stato eletto martedì 18 novembre alla guida dell’ente camerale fino al 2019.

 

«Per il nuovo Presidente sarà un impegno importante su un duplice fronte: da una parte il perdurare della crisi economica e dall’altro il cambiamento in atto nel sistema camerale italiano con la riduzione del diritto annuale, principale fonte di finanziamento per le Camere di commercio» dichiara un comunicato dopo la prima riunione del nuovo consiglio.

«Sono convinto che non siano le risorse economiche il principale problema con il quale il Consiglio dovrà confrontarsi – spiega il neoletto presidente –. Ma, ancora una volta sia la visione, la capacità di elaborazione di una strategia capace di rilanciare il territorio, di renderlo attrattivo, di valorizzarne i talenti, di individuare le iniziative strategiche che garantiscano un futuro come noi veramente vogliamo. Il programma lo costruiremo insieme con l’aiuto di tutti». [md, ecoinformazioni]

Nuovo Consiglio camerale

camera commercioMartedì 18 novembre si insedia, per il quinquennio 2014-19, il nuovo Consiglio della Camera di Commercio di Como.

 

«Il nuovo Consiglio risulta rinnovato nella composizione per oltre la metà – ben 16 nuove nomine – e rivela l’ingresso, per la prima volta, di oltre un terzo di componenti di sesso femminile (10 su 28) – sottolineano da via Parini –. All’interno del Consiglio camerale sono rappresentati tutti i settori dell’economia provinciale: agricoltura, artigianato, industria, commercio, cooperazione, turismo, trasporti e spedizioni, credito e assicurazioni e servizi alle imprese, rispecchiando, nella composizione, la struttura economica del nostro territorio. Del Consiglio, inoltre, fanno parte per legge due componenti in rappresentanza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori (1) e delle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti (1), designati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative e un rappresentante dei liberi professionisti, designato dai presidenti degli ordini professionali per la prima volta riuniti in apposita Consulta». [md, ecoinformazioni]

 

I consiglieri:

 

Agricoltura

Trezzi Fortunato;

Artigianato

Benati Enrico;

Galimberti Marco;

Gambarotto Ornella;

Maccioni Elisabetta;

Moscatelli Massimo;

Razzano Elena;

Commercio

Bassi Morena;

Cattini Giorgio;

Ferrario Sergio;

Montorfano Adriano;

Cooperazione

Frangi Mauro;

Credito ed assicurazioni

Lironi Enrico;

Industria

Bianchi Gloria;

Cattaneo Carlo Mario;

Mazzoccato Antonella;

Meraviglia Sergio;

Polacchini Annarita;

Taborelli Ambrogio;

Servizi alle imprese

Frigerio Lorenzo;

Frigerio Simona;

Poliani Stefano Carlo;

Pontiggia Giovanni;

Turismo

Camesasca Andrea;

Trasporti e spedizioni

Riva Luca;

Organizzazioni sindacali dei

lavoratori

Paolini Gloria;

Associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti

Brenna Silvana;

Consulta provinciale dei liberi professionisti della Cciaa di Como

Litigio Sandro.

50 contratti di rete nel Comasco

lavoroCoinvolte 106 imprese «che hanno deciso di fare gioco di squadra», come risulta da un’indagine di Unioncamere Lombardia su dati Infocamere.

 

«Al 1° settembre 2014 risultano stipulati in Italia 1.713 contratti di rete, di cui 164 con soggettività giuridica per un totale di 8.735 aziende coinvolte – precisa un comunicato della Camera di commercio di Como –. In Lombardia sono stati siglati complessivamente 538 contratti, a fronte di ben 1.961 imprese che si sono alleate. 29 reti registrano l’alleanza di imprese provenienti da più province lombarde e ben 16 il coinvolgimento di aziende anche extra lombarde, 17 vantano l’aggregazione di tre aziende e 13 posseggono un numero di componenti dalle sei alle dieci imprese».

«Nella provincia di Como nel dettaglio risultano essere nati 45 contratti registrati senza soggettività giuridica (rete contratto) e 5 che si sono dotati di soggettività giuridica autonoma (rete soggetto) – prosegue la nota –. Collaborazione ed integrazione sono le carte vincenti per riuscire a vincere la sfida economica del prossimo futuro e il contratto di rete può rappresentare una delle più efficaci risposte di programmazione per aumentare la competitività delle aziende e superare la frammentazione del tessuto imprenditoriale. Le imprese aggregate in rete, infatti, mostrano in genere performance economiche migliori del settore produttivo di appartenenza e riescono con maggior facilità ad accedere al credito».

«Le opportunità per chi si aggrega in rete – termina lo scritto – sono infatti molte: dai vantaggi fiscali alle economie di scale, dall’ampliamento delle capacità produttive all’allargamento del ventaglio di mercati potenziali». [md, ecoinformazioni]

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