7 novembre/ Maratona Web – Commissariare la sanità lombarda e abrogare la legge 23/15

i svolge sulla pagina fb delle Campagna dico 32 sostenuta anche da Medicina democratica la Maratona web per sanificare la regione Lombardia infetta da malaffare, cialtroneria e corruzione. all’iniziativa partecipano moltissime organizzazioni tra le quali anche l’Arci provinciale di Como.

«La pandemia da SARS COV2 ha colpito e sta colpendo duro in tutta Italia ma soprattutto in Lombardia.
Una delle cause locali è stata l’impreparazione del “sistema” sanitario regionale, non si è trattato solo di sbagli di fronte a un evento che non si conosce compiutamente nemmeno ora, ma di un “errore sistemico” : il prodotto di decenni di smantellamento e deriva del servizio sanitario pubblico la cui ultima vetta è stata la cosiddetta “riforma Maroni” (LR 23/2015).
Definanziamento del servizio pubblico, ospedalocentrismo, riduzione e abbandono della medicina territoriale e dei medici di base, l’aziendalismo quale vettore di una logica privatistica anche nella sanità pubblica, monarchie dei direttori generali, gigantismo di ATS e ASST, si sommano con i limiti che il servizio sanitario nazionale ha mostrato.
Come associazioni abbiamo combattuto contro tale deriva da una posizione di minoranza, è il tempo di sollevare la testa e dettare noi l’agenda al governo regionale a partire da :
•Commissariamento della Sanità lombarda come chiesto da più di 90.000 cittadini.
•Abrogazione della “riforma Maroni” e blocco delle iniziative di “autonomia differenziata”.
•Revisione delle decisioni di chiusura e “fusione” tra ospedali.
•Ricostruzione di un servizio sanitario regionale basato sulle strutture pubbliche garantendo la partecipazione delle popolazioni interessate nella programmazione.
•Potenziamento della medicina territoriale e dei dipartimenti di prevenzione con idoneo sostegno e riformulazione delle convenzioni con i medici di base, costruzione delle “case della salute” come ambiti di incontro delle necessità delle persone in termini di salute nei luoghi di lavoro, di residenza e di tutela ambientale come pure di medicina scolastica, di genere e di salute mentale.
•Superare ogni logica privatistica eliminando i privilegi delle strutture private e ridurre le liste d’attesa nel pubblico.
•Ripubblicizzazione delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) e inclusione delle loro prestazioni nei Livelli Essenziali di Assistenza riconoscendone integralmente la valenza sanitaria di servizio;
•Abrogazione delle delibere regionali sui “cronici” coordinando la “presa in carico” della persona anziché le singole patologie ai “gestori”,per lo più privati o con approccio privatistico.Segui la maratona web dalle ore 10,00 del 7 novembre 2020 promosso dalle Associazioni lombarde aderenti al Coordinamento Nazionale per il diritto alla Salute– Campagna Dico 32!Maratona Web la mattina del 7 novembre 2020 delle Associazioni lombarde aderenti al Coordinamento Nazionale per il diritto alla Salute– Dico 32 : obiettivo della mobilitazione il commissariamento della Sanità Lombarda e l’abrogazione della Legge Regionale 23 del 11.08.2015 e successive modifiche (“riforma Maroni”), che hanno prodotto una sanità ospedalocentrica e spinto verso la privatizzazione, con drammatiche conseguenze“Il nostro obiettivo- ha detto Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica, anche a nome delle altre Associazioni- è il Commissariamento della Sanità lombarda e l’abrogazione di norme, come la Legge Regionale 23 del 11.08.2015 e successive modifiche (“riforma Maroni”), che hanno deviato la nostra sanità regionale in una visione ospedalocentrica e privatistica, con le drammatiche conseguenze che ben conosciamo! La richiesta di commissariamento era stata già sottoscritta nella scorsa primavera da ben 90.000 lombardi: dopo la manifestazione in Piazza Duomo del 20 giugno 2020, le iniziative dei “fiocchi neri”, molte altre locali e su temi specifici, le centinaia di denunce di famigliari e associazioni è ora di ‘assaltare il palazzo d’inverno’ della Regione Lombardia”!La maratona web prevede una serie di interventi dai vari territori dedicati ai diversi aspetti del Manifesto Nazionale, sottoscritto da 67 Associazioni, https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=10110, fondate su tre linee di intervento e di proposta:
– UNA VISIONE DELLA TUTELA DELLA SALUTE COLLETTIVA BASATA SULLA PREVENZIONE PRIMARIA;
– IL SUPERAMENTO DI UNA CONCEZIONE PRIVASTICA DEL SERVIZIO SANITARIO;
– IL SUPERAMENTO DI UNA VISIONE OSPEDALOCENTRICA DEL SERVIZIO SANITARIO.E’ il momento di una nuova riforma della sanità- sostengono le Associazioni promotrici- fondata sull’affermazione della salute, dell’ambiente salubre e sulla riduzione delle diseguaglianze, quali diritti costituzionali da attuare da parte degli enti pubblici. Ciò che sta accadendo è la dimostrazione della incapacità dei responsabili della Sanità lombarda di gestire la situazione ancora oggi, nella seconda ondata, prevedibile e preannunciata , ma per la quale non sono state attivate le necessarie misure di adeguamento, prevenzione, controllo: si sta letteralmente correndo verso un nuovo collasso delle strutture sanitarie mentre si chiede ai cittadini di accettare il coprifuoco. I sacrifici individuali e il rispetto delle regole, per impedire la diffusione dell’infezione, da sole non possono bastare , se non si avvia un cambiamento radicale del “sistema “ sanitario lombardo.“Nel nostro Manifesto Nazionale ha sottolineato Marco Caldiroli- vi sono obiettivi particolarmente significativi per la realtà lombarda, oltrechè per il resto del Paese: ‘la salute non è una merce, la sanità non è un’azienda’, se questo è il nostro principio base, in Lombardia è particolarmente evidente, perché qui occorre fare i conti con provvedimenti che hanno messo da parte la medicina territoriale e i medici di medicina generale, salvo mandarli in “prima linea”, senza protezioni e strumenti, ad affrontare la prima ondata del covid e a farli rimanere soli di fronte alla seconda ondata” !Per questo le associazioni chiedono l’abrogazione, e non la semplice modifica, delle norme “ospedalocentriche”, si vuole allineare il diritto alla salute a un servizio sanitario fondato sulla prevenzione primaria, oltre che su cure efficaci e appropriate.Per info
Carmìna Conte, 393 13 77616;
Fulvio Aurora, 330 25 16050Cosa chiediamo:
– Commissariamento della sanità in regione Lombardia
– Cancellazione della legge 23/15 (riforma Maroni)
– Revisione e sviluppo della medicina territoriale,
– Assunzione di operatori stabili,
– Revisione convenzioni con MMG,
– Riduzione liste di attesa,
– RSA all’interno del SSN,
– Eliminazione dei finanziamenti pubblici alla sanità privata,
– Cancellazione agevolazioni fiscali per assicurazioni sanitarie private o contrattualizzate,
– Superamento dei direttori unici nelle Ats per una maggiore partecipazione,
– No a qualsiasi regionalismo differenziato.» [dall’evento fb di Medicina democratica].

Partecipa alla Maratona.

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