diocesi di Como

1 settembre/ XIV giornata per la Custodia del Creato

Coltivare la Biodiversità: questo il motto scelto per la ricorrenza dalla Pastorale Sociale, del Lavoro e della Custodia del Creato. Ambientalismo e credo si incontrano in una manifestazione che ci ricorda come tutti siamo chiamati alla grande sfida contro il cambiamento climatico.

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24 maggio/ “Non abboccare. Come e perché nascono le fake news”

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In occasione della LII giornata mondiale delle comunicazioni sociali,le Diocesi di Como e Milano con l’organizzazione di Aiart Como propongono al pubblico, giovedì 24 maggio (dalle 21 alle 23) al cinema Astra (viale Giulio Cesare 3 a Como) una serata dal titolo “Non abboccare. Come e perché nascono le fake news”, inserita nell’ambito del progetto “Astra Hub – cinema e cultura in rete”.

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15 novembre 2017 – 24 gennaio 2018 – 7 febbraio 2018/ Pensieri al centro

“In una stagione che vede la politica in affanno, se non in crisi, potrebbe sembrare un azzardo promuovere degli incontri per riflettere su quella che il Concilio definisce una forma alta ed esigente della carità”. Così Paolo Bustaffa, fra gli organizzatori e promotori dell’iniziativa, spiega il principio che ispira il nuovo ciclo di incontri del percorso “Pensieri al Centro”, in programma, a partire dal prossimo 15 novembre, presso il Centro Pastorale Cardinal Ferrari di Como.

“Si può rinnovare la democrazia? È questa la domanda attorno alla quale si svolgeranno i tre incontri in calendario – aggiunge –. Il motivo dell’entrare oggi, come in precedenti edizioni della proposta ‘Pensieri al centro’, nel campo complesso del pensare e dell’agire in politica è proprio quello di chiedersi ‘Una nuova democrazia è possibile?’. L’interrogativo è anche il titolo che accompagna tutte e tre le serate». Ma c’è di più. Quando si parla di “nuova” democrazia, si intende  ” ‘nuova’ non per la ricerca di un ‘nuovismo’ di moda – riprende Bustaffa – ma per il ritrovamento dell’essenziale, perché la politica sappia rinnovarsi nel servire il bene comune attraverso l’esercizio della democrazia”. Il “Centro socio-pastorale Cardinal Ferrari” accetta e rilancia, quindi, la sfida di un percorso impegnativo in un tempo difficile ma anche promettente se si guarda ad alcune recenti iniziative sul territorio avviate da aggregazioni laicali che puntano a coinvolgere i giovani. Ma quali sono gli appuntamenti in programma?

“Si parte dalla testimonianza di un giovane – spiega sempre Paolo Bustaffa –, Teresio Olivelli, morto per la libertà e la dignità e i diritti della persona. Dell’attualità di questo giovane, nativo di Bellagio, formatosi in Azione cattolica e Fuci, deportato e ucciso in ‘odium fidei’ in un campo nazista, il 15 novembre parlerà monsignor Paolo Rizzi, postulatore della causa di beatificazione: il 3 febbraio 2018 Teresio Olivelli verrà proclamato ‘Beato’ a Vigevano». Aggiungiamo che alla figura di Teresio Olivelli sarà anche dedicata una mostra con pannelli informativi in programma, sempre al Centro Pastorale, nei giorni immediatamente precedenti e quelli successivi al 15 novembre. L’esposizione è stata realizzata dalla diocesi di Vigevano e si completa con un pannello a cura della diocesi di Como.

Gli appuntamenti di “Pensieri al Centro” riprenderanno, poi, con il nuovo anno. Il 24 gennaio 2018 sarà Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, a intervenire su “Potere dei media e debolezza della democrazia” anche alla luce dell’irrompere del digitale nello scenario politico.

Autore del saggio “Una nuova democrazia”, monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza – Modigliana, già Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, concluderà il percorso, mercoledì 7 febbraio 2018, con un intervento su “Pensare e agire per la democrazia”.

“Tre incontri – affermano i promotori dell’iniziativa – non hanno la pretesa di essere un percorso di formazione. L’intento è di offrire un’occasione per riprendere e approfondire l’idea di servizio al bene comune nell’attuale contesto sociale e politico. Si tratta di ritrovare e rivitalizzare le radici della politica e così rafforzare le fondamenta e l’esercizio della democrazia”. “Anche per questo motivo – conclude Bustaffa – la proposta di ‘Pensieri al centro’ è rivolta a quanti, nelle diverse sensibilità e matrici culturali, hanno a cuore il bene della società e il servizio delle sue istituzioni”.

[VC, ecoinformazioni]

18-25 ottobre/ “Minerali clandestini”

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È stata inaugurata mercoledì 18 ottobre Minerali clandestini. L’altra faccia dei nostri smartphone, mostra itinerante che sarà presente a Como da mercoledì 18 a mercoledì 25 ottobre; alla Fondazione cardinal Ferrari (via C. Battisti, 8) nei giorni feriali e in piazza Grimoldi durante il weekend. «L’intento [di questa doppia collocazione] è quello di portare questi temi all’attenzione di tutta la città», ha sottolineato Michele Luppi de Il settimanale della Diocesi di Como alla presentazione, avvenuta alle 20 di mercoledì 18 alla Fondazione Cardinal Ferrari, alla quale è intervenuta anche Donata Frigerio Bianchi, referente dell’associazione Chiama l’Africa e curatrice dell’aspetto “documentaristico” dell’esposizione.

«Questa mostra non intende colpevolizzare nessuno», ha chiarito subito Luppi «tutti noi facciamo costante uso di smartphone e altri apparecchi tecnologici con componenti minerali, che sono oggi praticamente imprescindibili per chiunque. L’obiettivo è piuttosto quello di informare il pubblico della provenienza di tali materie prime, che arrivano fino a noi attraverso una filiera lavorativa, produttiva e commerciale che spesso vìola i confini dell’etica e della legalità».
Entrano più nello specifico i pannelli orizzontali che compongono la mostra («una scelta ben precisa, che costringe visitatori e visitatrici a guardare a terra, da dove i minerali incriminati provengono», ha puntualizzato Frigerio Bianchi; completano la mostra due specchi verticali su cui figura, accanto al nostro riflesso, la mezza silhouette di una donna ed un uomo africani con smartphone in mano, a ricordarci un’analogia con una zona del mondo che tendiamo a percepire come remota, perfino antitetica alla nostra, in parte a ragione, in parte no). Su ognuno di essi, è descritto il metodo estrattivo e distributivo di un diverso materiale, il più delle volte legato a sfruttamento, pericolo, drammatiche sperequazioni sociali, contrabbando, crimine, guerra.

Uno dei centri nevralgici dell’estrazione mineraria mondiale è la Repubblica Democratica del Congo, vastissimo paese africano a cui Frigerio Bianchi è assai legata. Proprio in Congo, vuole la leggenda, Dio disperse i minerali che portava in un secchio, che lì sarebbero rimasti. E come già discusso nell’intervista a Emanuele Pini (qui il link alla versione sintetica, qui il settimanale con l’intervista completa, pp. 22-29), le miniere congolesi sono concentrate nelle zone marginali del paese, e sono legate a doppio filo alla corruzione, alle disparità socio-economiche, all’instabilità e alla pressoché totale assenza di welfare nel paese, il cui indice di sviluppo umano figura tra gli ultimissimi al mondo.

Di questi tempi, ci preoccupiamo molto dell’origine di ciò che mangiamo, in termini di produzione e di distribuzione. Eppure, non poniamo altrettanta attenzione sulla provenienza di altri tipi di beni dei quali facciamo uso quotidiano, e in particolare dell’alta tecnologia. Questa è la lacuna che Minerali clandestini intende colmare, invitando a una riflessione approfondita sulle nostre abitudini di consumatori e di cittadini e, auspicabilmente, all’adozione di provvedimenti più equi e responsabili a livello internazionale: alcune misure sono già state adottate ma, perché possano avere ricadute positive, ci sarà bisogno di incoraggiare l’attenzione e la responsabilità del grande pubblico. L’invito è perciò quello di prendersi una mezz’ora di tempo per visitare la mostra e riflettere sui suoi contenuti, e sulle implicazioni di essi.
[Alida Franchi, ecoinformazioni]

Promuovono l’allestimento di Minerali clandestini a Como: Aifo Como, Asci Don Guanella onlus, Caritas diocesana di Como, Centro missionario guanelliano, Centro missionario diocesano di Como, Il settimanale della Diocesi di Como, Coordinamento comasco per la pace, Fondazione cardinal Ferrari, Medici con l’Africa Como onlus, Cooperativa Garabombo.

Orari e luoghi di visita: 9-12,30, 14-18,30 da mercoledì 18 a venerdì 20 e da lunedì 23 a mercoledì 25 ottobre alla Fondazione cardinal Ferrari di Como (ingresso a offerta libera), via C. Battisti 8; sabato 21 e domenica 22 ottobre la mostra sarà visibile al pubblico in piazza Grimoldi, dalle 10 alle 17.

Per info e prenotazioni:  telefono 031 296787 ‐ 333 9299792, e‐mail: ascicomo.segreteria@guanelliani.it.

9 maggio/ Il coraggio della libertà

Il 9 maggio alle 21 all’auditorium Don Guanella di Como ci sarà la presentazione del libro Il coraggio della libertà, una donna uscita dall’inferno della tratta, la testimonianza di una migrante costretta a fuggire dal suo paese e ad attraversare il mare in condizioni disumane. All’iniziativa saranno presenti anche Blessing Okoedion, autrice del libro e Anna Pozzi, giornalista e coautrice del libro. La serata è stata organizzata dall’associazione Casa Divina Provvidenza, libreria Paoline di Como, Diocesi di Como e Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali della città di Como.

 

Vescovo che va, vescovo che viene

Oggi, 4 ottobre 2016, giorno dedicato dalla chiesa cattolica a san Francesco, il poverello d’Assisi, santo nominalmente tornato in grande auge con il pontificato di Jorge Mario Bergoglio, la chiesa di Como cambia pastore (ovvero vescovo).

Per raggiunti limiti d’età Diego Coletti, sulla cattedra lariana da dieci anni, cede il posto a Oscar Cantoni, attuale vescovo di Crema, originario di Lenno, dove è nato nel 1950, e a lungo operante in diocesi di Como.

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Il nome del nuovo vescovo è stato ufficialmente comunicato dal suo predecessore alle ore 12 nell’aula magna del Seminario vescovile di Como, nell’ambito dell’assemblea diocesana del clero. Nel suo primo messaggio «agli organi di stampa» della sua nuova diocesi, Oscar Cantoni ricorda «l’intero popolo di Dio nelle sue varie articolazioni, nella ricchezza, nella bellezza e nella diversità dei doni che già condivide, a beneficio della comunità cristiana e a servizio della società in cui viviamo».

[FC, ecoinformazioni]

 

6, 7 e 8 giugno/ Intrecci di popoli

BnlcL-ECcAAnFiDIl 6, 7 e 8 giugno andrà in scena a Como la festa delle culture, dei gemellaggi e della cooperazione internazionale. L’appuntamento è Intrecci di popoli, festival giunto alla seconda edizione e organizzato da Comune di Como, dal Centro servizi per il volontariato e Diocesi, con il coinvolgimento delle comunità straniere del territorio e oltre sessanta associazioni. Leggi il programma

Dal 6 all’ 8 giugno Como ospiterà la seconda edizione di Intrecci di popoli. Tutti gli appuntamenti puntano ad un unico obiettivo: sensibilizzare la città sui temi della cooperazione internazionale, del gemellaggio e della migrazione, attraverso l’esperienza e l’operato delle associazioni di volontariato e di promozione sociale presenti sul territorio e la scoperta di altre culture e costumi.
«È un’occasione importante per Como – ha spiegato la vicesindaca Silvia Magni -. Quest’anno, per la prima volta, è stato costruito Verso Intrecci di popoli, un percorso d’iniziative per preparare la città ai temi del festival e allo stesso tempo dare visibilità e valorizzare il lavoro di rete fatto nel periodo precedente».
Fra le molteplici attività, per venerdì 6 giugno sera è stato organizzato un convegno in collaborazione con il Coordinamento comasco per la Pace: «Il titolo è Intrecci di parole, quando la comunicazione porta rispetto – ha detto Giacomo Cremona del sodalizio pacifista– è un argomento centrale nelle tematiche del festival. Il nostro intento è declinare quanto sarà discusso sul territorio».
Uno degli aspetti preminenti di Intrecci è l’accoglienza: «Ad oggi, – racconta Roberto Bernasconi, direttore della Caritas di Como – abbiamo accolto 55 profughi a Como; a fine maggio saranno sicuramente il triplo. Per questa ragione, il momento interreligioso di domenica sarà centrato sul tema dell’ accoglienza e dell’ospitalità».
Gianfranco Garganigo, presidente dell’Associazione del volontariato comasco, ha sottolineato la condivisione di un percorso «che dovrà puntare al coinvolgimento della città. Sarebbe bello riuscire a dare una continuità tangibile all’avvenimento, creare un solco in grado di restare anche nei mesi successivi».
Il festival è promosso dal Comune di Como, ufficio Relazioni internazionali, insieme con il Centro servizi per il volontariato comasco e alla Diocesi di Como, promotrice nel giorno di Pentecoste – che quest’anno ricorre domenica 8 giugno – della Festa dei popoli, il raduno delle comunità straniere cristiano-cattoliche e greco-cattoliche. Il programma di questa seconda edizione di Intrecci di popoli prevede attività per bambini e ragazzi, concerti, spettacoli teatrali, convegni, spazi culinari multietnici, laboratori dedicati allo sport (una novità rispetto allo scorso anno), spazi comuni di promozione delle associazioni e delle loro attività.
Non mancherà l’attenzione alle città gemelle Fulda in Germania, Tokamachi in Giappone, Nablus in Palestina e Netanya in Israele (gemellaggio quest’ultimo che festeggia dieci anni). Spazio sarà dato anche alle diverse attività che Como, Città Messaggera di Pace, svolge in ambito internazionale. [aq, ecoinformazioni]

Intrecci di popoli/il programma di domenica 19 maggio

tolleranzaUltimo giorno della rassegna Intrecci di popoli,  il festival promosso dal comune di Como con la diocesi e il Centro servizi per il Volontariato. Il programma di oggi comincia alle 15 con la sfilata dei Popoli (partenza in piazza Medaglie d’oro, arrivo in piazza Cavour, saluti finali di Mario Lucini e Diego Coletti).  Sucessivamente è previsto un momento di condivisione di pensieri sulla pace e la celebrazione della messa in Duomo con il vescovo di Como.  Alle 18.30 in piazza Cavour aperitivo equosolidale e musica per salutarsi con un arrivederci all’anno prossimo

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