Sisme: «È in atto un attacco violento ai lavoratori ed alle lavoratrici»

Per Zappa: «L’azienda ha vanificato un percorso complicato e faticoso con azioni incredibili»

Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Slai Cobas hanno convocato una conferenza stampa martedì 3 luglio alle 10.30 davanti ai cancelli della Fabbrica per dare «per rispondere alle strumentalizzazioni ed alle accuse» e «per una giusta informazione e per smentire punto a punto le farneticanti dichiarazioni che sono state rese oggi dal dott. Luculli» nella conferenza stampa organizzata lunedì 2 giugno a Confindustria Como.

«Quanto accaduto nell’ultima settimana in Sisme è grave dal punto di vista politico (per la messa in discussione di relazioni industriali costruite e consolidate in decenni di contrattazione) dal punto di vista industriale financo etico e morale» dichiara il segretario provinciale della Fim Alberto Zappa.

«Ha rinunciato a dar seguito alla disponibilità offerta in soli 3 giorni lavorativi di oltre 300 lavoratori pari al 60% degli occupati in Sisme per dare seguito all’impegno economico per la realizzazione della nuova linea Bosch in Italia – prosegue il sindacalista –. Ha spostato il magazzino di motori finiti in un magazzino esterno mentre era in corso la trattativa, fatto che dimostra la premeditazione e la volontà di non lavorare per un accordo».

«Ha disdettato il contratto aziendale – continua Zappa –. Inventandosi strumentalmente il mancato raggiungimento degli obiettivi del premio di risultato per non pagare circa 500 euro di premio».

Ripercorrendo lo svolgersi della trattativa il segretario della Fim ricorda come siano state presentate due piattaforme contrattuali unificatesi poi in un unico documento.

Come Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Slai Cobas, conclude e minaccia la nota: «È nostra intenzione procedere nelle sedi opportune a tutela della onorabilità del Sindacato respingendo anche legalmente quanto prodotto dall’azienda». [md – ecoinformazioni]

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