Per una Lombardia etica e di sinistra

etcicocomo«Il voto a Etico! è due volte utile – ha spiegato Andrea Di Stefano, di fronte alla sala gremita del Cna di Como sabato 26 gennaio – perché portiamo certi programmi e rispondiamo alle domande che provengono dal territorio e che chiedono una Lombardia diversa». Leggi il programma di Etico! Guarda la proposta del “reddito minimo garantito“. Guarda il video di Altra Como.

Dopo 18 anni di Formigoni, la Lombardia ha bisogno di un cambiamento radicale. Una nuova macchina amministrativa, una nuova dirigenza, una sussidiarietà diversa: sono solo alcune delle idee raccontate e spiegate sabato 26 gennaio alla presentazione della lista Etico! da Andrea di Stefano e dai candidati.

In regione la situazione ambientale è preoccupante. L’inquinamento del suolo, la desertificazione dei terreni agricoli, la cementificazione speculativa e l’assenza di una politica capace di coordinare e disegnare il territorio del futuro stanno lasciando segni irreversibili. «L’Arpa deve tornare ad avere pieni poteri di programmazione e controllo nell’ interesse della salute dei cittadini – ha continuato di Stefano – un’urgenza assoluta è legata alla bonifica dei suoli lombardi che hanno livelli di inquinanti altissimi: la regione deve coordinare un piano di ampio respiro che integri bonifiche e gestione rifiuti, superando il modello degli interventi tampone.
Sul consumo di suolo, Etico! ha proposto politiche mirate alla rivalutazione delle costruzioni esistenti, alla mobilità sostenibile e e alla valorizzazione della produzione agricola di qualità. «Sull’energia invece – ha commentato il direttore di Valori – la regione deve definire una strategia energetica e vigilare sulla sua attuazione; semplificare le procedure e ridurre i costi burocratici per realizzare impianti alimentati da fonti rinnovabili».
Su lavoro e reddito, la posizione è chiara: «la crisi economica ha investito pesantemente la Lombardia ed ha determinato pesanti ricadute occupazionali e industriali. Secondo le analisi della Cgil e il recente rapporto della Fim-Cisl, nel primo semestre del 2012 risultano colpite dalla crisi quasi 2500 aziende e quasi 60mila lavoratori nel solo settore metalmeccanico. Agli ammortizzatori sociali statali vanno affiancate politiche per garantire un reddito minimo e iniziative finalizzate al contenimento delle conseguenze della crisi. Più in particolare, va identificata una task force regionale in grado di recepire le buone pratiche, intervenire immediatamente nelle grandi crisi aziendali e coordinare, gestire e finanziare progetti di continuità aziendale, riconversione o ricollocazione per non disperdere patrimoni industriali e personali».
Per quanto riguarda l’amministrazione della regione, di Stefano ha sottolineato l’importanza di avere maggiore chiarezza: «nell’epoca formigoniana l’informazione e la trasparenza sono stati nulli. Abbiamo anche assistito alla peggiore sussidiarietà possibile. Noi proponiamo un’idea diversa, una sussidiarietà che parta dal territorio, non quella verticistica degli ultimi 18 anni».
La sanità è un altro tema centrale, visto che gran parte del bilancio regionale viene investito in quel settore « Diciamolo chiaro, noi non vogliamo sostituire i centri di potere “ciellini” con quelli “piddini” o altro. Vogliamo valorizzare l’esperienza dei Piani di zona, superare la “logica della domanda” che ha dominato le politiche degli ultimi anni e che ha determinato sprechi e inefficienze nell’allocazione fondi. Occorre una maggiore attenzione al parere dell’utente e alle modalità innovative di cura e vanno riallocate alcune risorse dal sanitario al sociale, indicativamente in misura pari allo 0,4% del budget della spesa sanitaria regionale. E sulla questione consultori, siamo per la piena attuazione della legge 194.

Andrea di Stefano e i candidati, stimolati dalle domande del pubblico, hanno risposto ad alcune questioni di stretta attualità che riguardano il territorio, come la situazione della cementeria Holcim: «L’azienda usa il ricatto aziendale per ottenere la cava – ha concluso il giornalista milanese – la politica è la chiave per evitare il conflitto fra lavoro e salute».
I candidati a Como per il consiglio regionale della Lombardia sono: Fabrizio Baggi, Lina Annoni, Danilo Lillia, Fernanda Donchi, Luca Frosini [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]

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