Scambio dall’America a Como e viceversa

2014-05-14 10.47.52Studentesse americane sul lago di Como grazie a un accordo fra Albergatori di Confcommercio Como, Università dell’Insubria e Niagara University.

 

«Grazie alla sinergia tra l’Associazione albergatori di Confcommercio Como e l’Università dell’Insubria di Como, in collaborazione con College of Hospitality & Tourism Management della Niagara University, alcuni alberghi della provincia di Como accoglieranno undici studentesse provenienti dall’Università americana – spiega un comunicato di comunicazione Confcommercio Como –. Le giovani studentesse specializzate in alberghi di lusso, svolgeranno uno stage di due mesi, sotto la supervisione dell’Insubria. Non solo. Otto studentesse dell’Insubria si recheranno da agosto a dicembre, presso la Niagara University per seguire alcuni corsi, che saranno accreditati nel curriculum accademico al superamento di un esame».

Venerdì 23 maggio le studentesse statunitensi, che faranno uno stage in diverse strutture ricettive comasche, tra cui Villa d’Este, Grand Hotel Serbelloni, Hotel Du Lac e Grand Hotel di Como, sono state accolte nell’Aula magna dell’Insubria.

«Sono sicuro che per loro sarà una bellissima esperienza da cui sarà possibile conoscere e approfondire le diversità culturali e lo stile di vita – ha dichiarato Roberto Cassani, presidente Associazione albergatori diConfcommercio Como –. È uno scambio di esperienze reciproche. E lavorare nei nostri alberghi sarà come essere in famiglia».

«La collaborazione con la Niagara è di lunga data e ha risvolti positivi sul territorio anche per ciò che attiene alla diffusione del brand lago di Como – prosegue la nota–: “Sono ragazze che hanno un’ottima preparazione – spiega Luca Leoni, titolare dell’Hotel Du Lac, che fu il primo presidente degli albergatori a supportare l’iniziativa e che da lunedì ospiterà due studentesse – arrivano preparate e cercano di tenersi aggiornate, riescono anche a girare i vari reparti dell’albergo, non solo quindi il ricevimento. Hanno sempre un impatto positivo e quando tornano in America, se ne vanno sempre con un ricordo stupendo della loro esperienza e del nostro territorio. Di più. L’iniziativa ci è anche servita per farci conoscere all’estero. Chi ha lavorato per noi, in seguito è andato infatti a lavorare nei grandi alberghi di New York».

«Queste iniziative dovrebbero essere incentivate e sostenute sempre perché arricchiscono noi che li accogliamo e arricchiscono anche gli studenti che in tal modo hanno la possibilità di vivere giorno dopo giorno la nostra terra, le nostre bellezze, la nostra gastronomia e questo genera un circuito virtuoso verso l’estero – conclude Graziano Monetti, direttore Confcommercio Como –. Non solo. Dobbiamo essere orgogliosi che dall’America attraversino l’oceano per conoscere e apprendere l’arte dell’ospitalità, proprio qui da noi». [md, ecoinformazioni]

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