Emergenza umanitaria/ Deportazioni dalla Svizzera e formazione con Save the children

save the childrenLa minore presenza di persone rifugiate in stazione (il 24 alla mensa di Sant’Eusebio afflusso nettamente inferiore al solito),  dovuta anche a nuove deportazioni attuate dalla frontiera svizzera verso il sud, l’intenzione chiaramente espressa nelle assemblee quotidiane nel parco di San Giovanni di tutti coloro che si prodigano per i migranti in stazione di porre al centro l’interesse dei profughi e il loro diritto a scegliere autonomamente e consapevolmente cosa fare prima di mettere in campo qualsiasi iniziativa di protesta, sono segnali che potrebbero facilitare la situazione nei prossimi giorni evitando inutili tensioni.

Il 24 agosto sera  sono stati affissi in via Innocenzo XI all’angolo con  via Venini, nei pressi della stazione, due striscioni contro le deportazione al sud e per il diritto alla libera circolazione delle persone. Intanto le destre con nuovi nomi e il singolare utilizzo dello stemma ufficiale del Comune di Como come logo, tentano, dopo il flop della raccolta delle firme di qualche giorno fa,   un degradante presidio  in via Garibaldi la sera di venerdì 26 agosto con le consuete parole d’ordine della destra xenofoba. La popolazione comasca invece continua a dare grandi segnali di straordinaria solidarietà e di mobilitazione personale e collettiva contro le ingiustizie che determinano morte, migrazioni e sofferenze. L’intenzione di prolungare il servizio mensa popolare  di Sant’Eusebio anche oltre la fine di agosto sta già raccogliendo molte adesioni e già si annunciano, se ne è discusso nell’assemblea di Como senza frontiere del 23 agosto, sperimentazioni per un’accoglienza innovativa, diffusa e efficace. I problemi sono moltissimi, ma la bella Como c’è. Il 25 agosto in Comune si volgerà una giornata di formazione con Save the children per mediatori e educatori delle associazioni coinvolte nell’accoglienza. Leggi il comunicato del Comune di Como.

1 thought on “Emergenza umanitaria/ Deportazioni dalla Svizzera e formazione con Save the children

  1. La “bella Como”, che non coincide necessariamente con la “Como bene”.

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