Elezioni regionali/ Sinistra Italiana con Majorino/ Unione Popolare si presenta

Nello stesso giorno della candidatura ufficiale di Majorino che unisce il centrosinistra e apre al M5s, uscendo dall’incubo di una convergenza su Moratti, i due principali partiti della sinistra hanno deciso la propria differente collocazione alle Elezioni regionali della Lombardia. Sinistra Italiana sosterrà Pierfrancesco Majorino. Unione Popolare si presenterà autonomamente.

Sinistra Italiana

«Sinistra Italiana Lombardia esprime soddisfazione per la scelta di Pierfrancesco Majorino come candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Lombardia. Il profilo dell’europarlamentare lombardo corrisponde alle caratteristiche di una figura nettamente differente per storia, posizioni e credibilità a quelle di Attilio Fontana e Letizia Moratti espresse nel campo del centrodestra. È giunto il momento di stringere il confronto programmatico, sul quale si era lavorato in comune accordo anche con il M5S fino a luglio, e definire la piattaforma.

«Sono soddisfatto di questo risultato che ci porta finalmente ad avere sul campo un profilo che marchi la differenza con le forze politiche avversarie. – commenta Paolo Matteucci, segretario regionale Sinistra Italiana – La storia di Pierfrancesco è credibile e siamo sicuri che la sua candidatura possa aprire anche il dialogo verso le altre forze politiche come il M5S che fino alle elezioni politiche sono state parte di questo percorso.»

«La decisione presa oggi in Lombardia è molto importante perché le forze in campo hanno trovato un punto di convergenza da cui iniziare il confronto programmatico sia all’interno che all’esterno della coalizione. – commenta Tino Magni, il neoeletto senatore per Alleanza VerdiSinistra – Si tratta di una svolta unitaria che apre verso il campo largo.» [Sinistra Italiana Lombardia]

Unione Popolare

«Davanti al disastro acclarato del Governo Fontana e Moratti, assistiamo all’ennesimo teatrino della politica nel quale emerge chiaramente che l’intercambiabilità della Moratti come candidata presidente trova un naturale consenso nei due poli, quello di centro-destra e quello di centro-sinistra.

Questo conferma tutto ciò che noi denunciamo da tempo: il consociativismo e la convergenza fra centro destra e centro sinistra. Tanto il governo regionale di Fontana quanto le amministrazioni locali dei vari Sala o Gori condividono concezioni politiche in antitesi solo a parole ma perfettamente sovrapponibili nella pratica. Complici nella attuazione delle politiche neoliberiste di consumo del suolo, di esternalizzazione del lavoro nel comparto pubblico, di privatizzazione della sanità e di marginalizzazione della medicina territoriale e di azzeramento della prevenzione, di subalternità alla logica del profitto, di riduzione dello stato sociale.

La Lombardia regione più inquinata del paese, della gestione disastrosa dell’emergenza pandemica, è il luogo più appetibile per i guadagni delle multinazionali, per il riciclaggio delle mafie, per l’esaltazione del consumo dello spreco e per la colpevolizzazione di chi ne è escluso. Niente di nuovo può venire dal modello lombardo e dai suoi “campioni” per chi è precario, per gli 80 mila nuovi poveri che hanno chiesto aiuto alla Caritas, per le 20 mila famiglie lombarde indebitate e sotto sfratto e per quelle che si aggiungeranno in futuro incalzate dall’inflazione, dal caro bollette e dalla crisi occupazionale che la guerra in Ucraina porta come conseguenza.

Unione popolare vuole rompere con questa politica. 

Ci presenteremo alle elezioni regionali con la nostra lista. Continueremo la fase costituente di Unione Popolare costruendo nel contempo una alternativa coerente e credibile su temi fondamentali per la condizione delle masse popolari in Lombardia.

Proporremo l’alternativa necessaria alla gestione del territorio, da sottrarre allo tsunami desertificatore delle Olimpiadi invernali 2026, politiche sociali antidiscriminatorie, antirazziste e anti-sessiste, il contrasto a ogni forma di autonomia differenziata, la difesa del pubblico contro le privatizzazioni, la tutela dell’ambiente, l’impegno contro guerra, contro il riarmo e l’uso del nostro territorio come base per testate nucleari.

La costruzione della nostra lista sarà una sperimentazione di partecipazione e di democrazia nei territori delle province, a partire dai conflitti, dai luoghi di resistenza, con una visione globale della Lombardia, con l’attenzione non solo alle sue aree metropolitane più ricche, ma soprattutto a quelle già travolte dalle passate deindustrializzazioni,

Facciamo appello a chiunque si riconosca con l’esigenza di cesura e totale contrapposizione al sistema di potere di centro destra e centro sinistra in Lombardia, a tutte le forze politiche e sociali, per la costruzione di una coalizione di liste alternativa. Un polo autonomo, antiliberista, ambientalista e pacifista, che, comprendendo la gravità della situazione, abbia il coraggio e la forza di rompere il sistema che passa sotto il nome di modello lombardo.  Questo proponiamo e ci auspichiamo si possa realizzare, rendendoci disponibili a discutere lealmente con tutti gli interessati.

Noi ci siamo e con la nostra lista avviamo comunque un cammino fuori dal coro per dare voce e speranza a quei milioni di cittadini e di cittadine che non si sentono più rappresentati da nessuno.

Faremo il punto sulla nostra proposta nella assemblea pubblica del 25 novembre a Milano alle ore 21 in Via Oglio, 19:00 al circolo Arci di Corvetto a cui invitiamo gli attivisti e tutti i cittadini e cittadine che vogliano contribuire ad un comune percorso. [Unione Popolare Lombardia]

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