Cisl

Cgil Como/ Ex ospedale Sant’Anna ideale per il centro unico di cottura

img_20180115_110744866.jpgLe organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil) e la Rsu di Como sono promotori già da tempo di un centro unico di cottura. Nella propria proposta sindacale (resa pubblica alla conferenza stampa di lunedì 15 gennaio alla sede di Cgil Como in via Italia Libera 23), individuano la scelta migliore in tal senso nell’ex ospedale Sant’Anna lungo la via Napoleona che, con un modico e mirato investimento, sarebbe ben attrezzato per la preparazione dei pasti. Inoltre, si potrebbe assicurare il mantenimento della gestione pubblica del servizio, che si è dimostrato garanzia di continuità, qualità, professionalità e garante di avere molte potenzialità per il futuro. (altro…)

14 giugno 2017/ Una certa idea di Como al ballottaggio

Mercoledì 14 giugno alle 21  si terrà al Centro socio-pastorale cardinal Ferrari in viale Cesare Battisti 8 a Como un incontro con i candidati sindaci passati al secondo turno. Come annunciato nel Messaggio alla città diffuso il 5 giugno, Ac, Acli, CdO, Cisl, Confcooperative e Forum delle famiglie svilupperanno con Mario Landriscina e Maurizio Traglio un dialogo con interventi dal pubblico riguardo al futuro della città e ai temi dello sviluppo e dell’inclusione. (altro…)

Un’irriducibile volontà di pace

Anpi, Cgil, Cisl e Uil hanno diffuso a livello nazionale, dopo i tragici fatti di Parigi, un appello a intervenire nella drammatica situazione mondiale avendo di mira innanzi tutto l’affermazione della pace e dei diritti fondamentali delle persone.

pace

Nell’appello, datato 1 dicembre 2015, si legge tra l’altro: «Siamo sull’orlo di un baratro da cui, in altri tempi, sono scaturiti orrore, morte e guerre. Assistiamo ad un’accelerazione di incontri, accordi, azioni, dallo sfondo preminentemente militare, che evidenziano un pericolosissimo accantonamento del primo e fondamentale obiettivo di chi deve decidere sulle sorti del mondo: la politica della pace, l’esigenza di affrontare le questioni alla radice, di aver chiaro il quadro delle parti in campo, di avviare rapporti e risoluzioni, anche dure, in campo diplomatico, e soprattutto la necessità di considerare come strumento fondamentale per la risoluzione delle controversie e dei problemi internazionali, l’intesa leale e sincera fra tutti i Paesi che intendono seriamente combattere e sconfiggere, in ogni sua forma, la violenza. Ma per fare questo occorre trasparenza e una irriducibile volontà di pace, sottratta ad ogni interesse personalistico e nazionalista».

«È ora di assumersi – scrivono le organizzazioni firmatarie dell’appello –, prima che si sparga altro sangue innocente, l’impegno di un grande lavoro di riflessione responsabile e culturalmente approfondita, e di un contrasto all’espandersi di fenomeni di estrema gravità che risponda ad unità e concordanza piena sugli elementi fondanti della civiltà».

L’appello si conclude con un richiamo pressante: «A chi semina orrore e barbarie bisogna rispondere con la forza della ragione e dei valori fondamentali».

Seguono le firme di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI, Susanna Camusso, segretaria generale CGIL, Annamaria Furlan, segretaria generale CISL, Carmelo Barbagallo, segretario generale UIL.

Leggi qui l’intero testo dell’appello.

 

Stato di agitazione a Mariano

Mariano comenseI dipendenti del Comune di Mariano Comense hanno chiesto un incontro con il sindaco per presentare le istanze  «I dipendenti della città brianzola – scrivono unitariamente i sindacati del pubblico impiego – riunitisi in assemblea venerdì scorso, hanno deciso, all’unanimità, di intraprendere un percorso di mobilitazione.Le motivazioni della protesta sono molteplici ed articolate. Il comune di Mariano Comense ha il rapporto tra dipendenti e popolazione più basso di tutta la provincia di Como. Ciò comporta una difficoltà nell’erogazione dei servizi.
(altro…)

29 settembre/ sciopero di quattro ore linee Asf

scioperoQuattro ore di sciopero unitario, martedì 29 settembre, dalle 10 alle 14, sulle linee asf. È la decisione presa a malincuore dai sindacati confederali lariani del trasporto. Motivo: la scelta della società di non ricollocare i lavoratori diventati non idonei

 

 

 

 

 

«La trattativa dura da maggio – spiega Marco Fontana, Filt Cgil – la risposta dell’azienda è sempre stata negativa». Casus belli: un autista di quarantanove anni con più di dieci di servizio in Asf. Dichiarato non idoneo, a fine malattia sarà licenziato. «Siamo costretti, e ci spiace con l’utenza per i disagi futuri, ma non abbiamo avuto altra scelta. Gli autisti parleranno con l’utenza e spiegheranno la posizione. La nostra azione è mirata a scongiurare altri possibili licenziamenti di non idonei. Quindi, l’episodio singolo, seppur con le sue specificità, è importante per il futuro». Nei prossimi giorni continueranno le assemblee; il sentore, però, è di un’adesione massiccia allo sciopero. «Asf ha cinquecento dipendenti e produce utile – aggiunge Mario Lovergine e Lorenzo Trombetta, componente e segretario territoriale Fit Cisl –. Il licenziamento non è illegittimo, riteniamo però sia importante ricollocare i lavoratori non idonei all’interno della società».
Le organizzazioni hanno inviato una richiesta d’incontro all’assessore ai Trasporti Gerosa, il presidente provinciale Livio, il presidente Spt holding Viganò, il presidente Asf Coarezza e il presidente Consorzio pubblici trasporti Como Mascetti.
«Il sentore – concludono le Rsu Pasquale Vasta e Antonio Parziale – è che, se le cose non si sistemeranno, le proteste proseguiranno». [aq, ecoinformazioni]

19 maggio/ presidio assemblea davanti alla Prefettura di Como

buonascuolaContinua la mobilitazione della scuola per tutto il periodo di discussione alla camera dei deputati del disegno di legge sulla buona scuola. I Sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals, Fgu organizzano martedì 19 maggio dalle 8 alle 11 fuori dalla Prefettura di Como un presidio assemblea

«I risultati dell’incontro con il Governo del 12 maggio –scrivono i sindacati – non hanno dato risposte alle tante criticità che stiamo da tempo evidenziando e su cui tutta la scuola è mobilitata. Dal Governo, oltre ad una generica disponibilità all’ascolto, non è giunto nessun impegno, ma la conferma che potranno esserci emendamenti fino alla fine dell’iter parlamentare». Martedì 19 maggio, di fronte alla prefettura di Como in via Volta 50, dalle 8 alle 11 si terrà un’ assemblea/presidio. L’iniziativa si svolgerà in tutte le prefetture della Lombardia. Si ribadirà: «L’urgenza di un piano di assunzioni che soddisfi le legittime aspettative di migliaia di precari esclusi da quanto prevede l’attuale stesura della legge: un decreto legge deve garantire le assunzioni decorrenti dal 1° settembre e, per coprire il fabbisogno delle scuole e stabilizzare decine di migliaia di precari che ne hanno diritto, la definizione di un piano pluriennale che interessi il personale docente e il personale ATA. Il rifiuto di un modello di governo della scuola centrato su prerogative del dirigente enfatizzate a scapito della collegialità e della dimensione cooperativa che deve caratterizzare la progettazione e la gestione delle attività della scuola. La salvaguardia delle prerogative contrattuali su materie che investono aspetti normativi e retributivi del rapporto di lavoro, come l’assegnazione di sede, la mobilità e la retribuzione accessoria. L’esclusione di soggetti non adeguatamente qualificati nelle sedi di valutazione ai fini della conferma in ruolo e della valorizzazione professionale. La necessità di ascolto reale e non virtuale sull’impianto della riforma stessa».
Inoltre, i sindacati hanno proclamato fino al 19 maggio lo sciopero/astensione delle attività aggiuntive programmate.

22 aprile/ rilanciare l’edilizia residenziale pubblica

cgilcisluilCgil, Cisl e Uil, insieme ai sindacati degli inquilini, i lavoratori delle Aler, edili e i pensionati, organizzano mercoledì 22 aprile alle 15 un presidio a Milano davanti al palazzo nuovo della Regione in piazza Città della Lombardia.
Leggi il volantino

«Chiediamo alla Regione – scrive Sunia Cgil – di riprendere subito il confronto con noi su tutti i temi della riforma normativa e del finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica. Sono necessari un nuovo modello regionale delle politiche abitative e un fondo Regionale per l’edilizia pubblica. Va garantito il finanziamento e gli interventi già previsti nel PRERP 2014-2016, la sopportabilità del canone e delle spese. Inoltre, basta alle casi popolari sfitte, ci vuole una festione degli accessi e degli alloggi efficiente e coerente con le finalità sociali».

Isee 2015: non ancora rinnovata la convenzione tra Caf e Inps

cafI centri d’assistenza fiscale di Cgil, Cisl, Uil e Acli: «Questa circostanza causa grosse difficoltà ai cittadini posto che circa il 90% delle richieste di certificazione Isee viene veicolata tramite noi. Al momento, quindi, non possiamo fornire assistenza ai contribuenti e  neppure stipulare convenzioni con i comuni»

Un problema, questo, destinato ad acuirsi soprattutto ora che, a partire da quest’anno, l’indicatore della ricchezza
economica equivalente è cambiato e che le modalità  sono state rese più complesse.
«Lo stallo è evidente – continuano – Se i Caf sono bloccati, il cittadino non può ottenere la Dsu; senza la Dsu l’Inps non può elaborare il valore dell’Isee; senza l’Isee le famiglie non potranno accedere ai servizi agevolati.
Tra i servizi a rischio ci sono l’iscrizione agli asili nido comunali, le agevolazioni per gli affitti, gli sconti sulle bollette delle utenze domestiche, le rateizzazione delle cartelle esattoriali e la definizione delle rette universitarie». [aq, ecoinformazioni]

Una intesa per i dipendenti delle province

provincia_como_saporitiRegione Lombardia, Anci, Upl e organizzazioni sindacali della funzione pubblica (Cgil, Cisl e Uil) hanno firmato un protocollo per continuare con l’erogazione dei servizi svolti sinora e per l’istituzione di un tavolo di confronto.

 

«Il riconoscimento della necessità di assicurare continuità di erogazione dei servizi rivolti alle persone e al territorio e di tutelare gli attuali livelli occupazionali dei lavoratori dipendenti delle Province in Lombardia; l’istituzione di un Tavolo regionale di confronto e monitoraggio, che rimarrà attivo fino a completo compimento del processo di riordino, compresa la nuova collocazione del personale. Sono questi i due punti principali del protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lombardia, Anci, Upl e organizzazioni sindacali della funzione pubblica (Cgil, Cisl e Uil), relativo alla situazione del personale delle Province lombarde».

«La Legge Delrio e la Legge di Stabilità hanno creato un pasticcio di dimensione colossali, per cui ci vorranno anni per rimediare – dichiara Massimo Garavaglia, assessore all’Economia, crescita e semplificazione –. Unica Regione in Italia, abbiamo tentato e tentiamo di limitare i danni, anche firmando questo protocollo d’intesa condiviso da tutti. Per compiere i prossimi passi, come ad esempio le decisioni legate alle funzioni delegate, continueremo a lavorare insieme, cercando anche di capire cosa succede nel sistema Paese e cosa hanno intenzione di fare le altre Regioni». [md, ecoinformazioni]