Indagine congiunturale primo trimestre 2015 a Como

commento_CCIAA_I_trim_2015La Camera di commercio comasca ha pubblicato la tradizionale analisi della situazione economica per la prima parte dell’anno. Cala il manifatturiero.

 

«Per il settore manifatturiero comasco il 2015, a sorpresa, si apre con una flessione della produzione industriale (-0,6%), in controtendenza al dato regionale, interrompendo la sequenza positiva iniziata sei trimestri prima – si legge nell’introduzione al documento –. È in particolare il legno arredo il settore che, stando all’indagine, risulta più penalizzato. Il fatturato totale cresce del +2,5%, ma anche questo dato è in rallentamento rispetto alle precedenti rilevazioni. Da mettere in evidenza c’è l’apporto alla crescita arrivato dal mercato interno (+2,1%) e non solo, come di consueto, dal mercato estero (+3,2%). Gli ordini invece destano qualche preoccupazione».

«Le previsioni degli imprenditori, malgrado questi campanelli d’allarme, sono in netto miglioramento – prosegue lo scritto –: credono con maggiore forza nella ripresa, fatta eccezione per la domanda interna. Il settore manifatturiero artigiano sembra confermare di avere toccato il punto di svolta, dopo una lunga sequenza di trimestri difficili. Il modesto tasso di crescita della produzione (+0,3%), tuttavia, è più importante per il suo significato economico che non per la reale capacità di incidere sul profondo gap accumulato a partire dal 2008».

«Anche il fatturato cresce (+0,8%), così come la quota realizzata all’estero, seppur con qualche oscillazione (14,4%) – si precisa –. Per quanto riguarda il commercio, si evidenzia in provincia di Como una netta divergenza tra l’andamento economico dei piccoli esercizi e la grande distribuzione. I primi arrancano ancora, i secondi, quando sono accessibili per i consumatori elvetici, vanno benissimo. Come da attese non è mancato l’impatto positivo della svalutazione dell’euro sul franco: i prodotti di largo consumo confezionati venduti in ipermercati e supermercati sono cresciuti del +7,1% a valore e del +3,4% a volume, incrementi che non trovano riscontro a livello regionale e nazionale. Finalmente il settore dei servizi porta a casa il primo dato positivo da diversi anni, facendo presagire un’inversione di rotta: il fatturato cresce del +1,6%, superiore alla media regionale».

«Per la prima volta dopo molti anni le previsioni tornano positive – si conclude –. Anche dalle costruzioni, per il secondo trimestre consecutivo, arrivano dati positivi sia a livello provinciale che regionale. Per quanto riguarda la demografia d’impresa, a fine trimestre la consistenza delle imprese registrate all’anagrafe camerale di Como è risultata pari a 48.019 unità (-1.095 in un anno e -339 nel trimestre), di cui 42.992 attive (-936 unità in un anno e -333 nel trimestre). Ancora in flessione le nuove iniziative imprenditoriali: le iscrizioni sono state pari a 923 (-93 unità rispetto agli stessi mesi dell’anno 2014), mentre le cancellazioni sono risultate pari a 1.266 (di cui 1.102 non d’ufficio). I fallimenti dichiarati dal Tribunale di Como nel primo trimestre del 2015 sono stati complessivamente 34, esattamente come nei primi tre mesi del 2014» (l’indagine). [md, ecoinformazioni]

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