Acsm-Agam/ I lavoratori in assemblea dicono no alla vendita

acsm-agamI lavoratori comaschi del gruppo Acsm-Agam Spa  non voglio essere privatizzati, ritengono un errore la vendita anche parziale delle quote del Comune di Como e pensano che ciò determinerebbe problemi per l’azienda.  La scelta, avversata anche da parte della maggioranza di centrosinistra che sostiene la giunta Lucini, potrebbe portare alla «privatizzazione di servizi attualmente gestiti dal gruppo Acsm-Agam, tra cui in particolare: il servizio di distribuzione del gas nei comuni attualmente gestiti dal gruppo; la gestione dell’acqua nei comuni di Como, Brunate e Cernobbio; la gestione del forno inceneritore; la gestione del teleriscaldamento». Un disastro insomma e per evitarlo i lavoratori  chiedono con una lettera al sindaco di Como e ai consiglieri comunali della città di non procedere alla vendita, nemmeno parziale, delle azioni possedute dal Comune.  Leggi nel seguito il testo della lettera a sindaco e consiglieri.

«Egr. Sig. Sindaco Comune di Como, Egr. Sig.ri Consiglieri del Comune di Como

Oggetto: proposta di vendita azioni Acsm-Agam Spa.

I Lavoratori del gruppo Acsm-Agam Spa, riunitisi in Assemblea il giorno 15/12/2015, in riferimento alle notizie apparse sulla stampa riguardanti l’incarico attribuito dalla Giunta Comunale  ad un advisor per la “valorizzazione” delle azioni Acsm-Agam Spa, e la conseguente proposta di parziale vendita di azioni da parte del Comune di Como,

Esprimono

la loro contrarietà alla proposta di vendita, anche parziale, delle azioni Acsm-Agam Spa da parte del Comune di Como, per le motivazioni di seguito esposte.

L’eventuale vendita, anche parziale, delle azioni rappresenterebbe un’ulteriore privatizzazione della società, ex municipalizzata, che esporrebbe l’azienda stessa alle logiche del mercato e della speculazione finanziaria.

Inoltre la vendita delle azioni metterebbe a rischio di ulteriore privatizzazione i servizi attualmente gestiti dal gruppo Acsm-Agam, tra cui in particolare: il servizio di distribuzione del gas nei comuni attualmente gestiti dal gruppo; la gestione dell’acqua nei comuni di Como, Brunate e Cernobbio; la gestione del forno inceneritore; la gestione del teleriscaldamento.

Inoltre l’ulteriore privatizzazione dell’azienda metterebbe a rischio la proprietà delle reti e degli impianti idrici che, per legge, devono appartenere ad un soggetto totalmente pubblico.

Alla luce di quanto sopra, i Lavoratori chiedono al Consiglio Comunale di Como di non procedere alla vendita, nemmeno parziale, delle azioni Acsm-Agam Spa possedute dal Comune di Como. Distinti saluti». [I lavoratori del gruppo Acsm-Aagam spa, sede di Como]

 

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