
16 e 17 settembre / L’isola che c’è 2017
Venerdì 8 settembre in mattinata, nella nuova sede della bottega equo-solidale Garabombo (via Cadorna 22), è stato presentato il programma 2017 de L’isola che c’è, previsto come di consueto per il terzo fine settimana di settembre (sabato 16 e domenica 17) nel parco comunale di Villa Guardia in via Varesina 51.
L’isola che c’è, Fiera provinciale delle relazioni e delle economie solidali giunge quest’anno alla sua quattordicesima edizione, forte di una notorietà e di un apprezzamento sempre più grandi, richiamando un numero crescente di realtà locali (del comasco, ma non solo) a partecipare all’evento, come organizzatori attivi, ospiti, oppure visitatori, che sono stati circa 11000 per l’edizione del 2016.
Questo ha permesso di costruire una rete di relazioni sempre più estesa e capillare tra soggetti di un’economia che, guardando oltre al profitto pecuniario, fa attenzione all’aspetto ambientale e a quello sociale. Una rete basata sulla reciproca fiducia, che in più di un’occasione ha sotteso alla nascita di nuovi progetti e nuove realtà attive sul territorio della provincia, e che costituisce indubbiamente il “valore aggiunto” de L’isola che c’è rispetto ad analoghi eventi fieristici, ha sottolineato in apertura all’incontro Stefano “Teto” Martinelli, presidente dell’associazione L’isola che c’è.
A parte che per alcune migliorie logistico-organizzative, l’allestimento di quest’anno è in linea con il modello adottato nelle edizioni precedenti: il parco comunale di Villa Guardia sarà suddiviso in sei aree tematiche (ambiente, benessere, capitale sociale, cibo, cultura, mestieri), in ciascuna, una struttura centrale ospiterà gli incontri più salienti in merito allo stesso ambito. Concorrono alla realizzazione dell’evento, a parte l’associazione L’isola che c’è e la cooperativa sociale Ecofficine , i relatori, gli espositori, gli sponsor (Banca Etica, Bcc Cassa rurale ed artigiana di Cantù, Caritas Como, Confcooperative Como) e il personale tecnico, Avc-Csv – rappresentato venerdì mattina da Martino Villani, direttore del Csv – e circa 250 volontari, intervenuti individualmente o nel contesto di gruppi strutturati (come gli scout Agesci e Cngei, Legambiente Como, o gli e le studenti Cias e Enaip).
Proprio il volontariato riveste spesso un ruolo imprescindibile nelle attività del terzo settore, e “l’Isola” non fa eccezione. Se migliaia di persone accorrono a ogni edizione, bisogna riconoscere ai volontari e alle volontarie il merito di offrire il proprio contributo nella (ri)creazione di un ambiente piacevole, sempre fedele a se stesso e, al contempo, ogni volta diverso. D’altra parte, la costante e nutrita presenza di aiuto volontario per ogni edizione è garantita da questa stessa atmosfera conviviale, che rende la permanenza al parco di Villa Guardia un piacere prima ancora che un impegno.
A proposito di attivismo: la redazione di ecoinformazioni è ancora in cerca di collaboratrici e collaboratori che, nell’ambito dell’iniziativa NewsKm0, documentino eventi e attività della fiera tramite il blog de L’Isolachec’è e i social media (Facebook e Twitter). Chi volesse contribuire con articoli, foto e video trova qui tutte le informazioni e i contatti necessari.
Premesso che la “formula” de L’isola che c’è rimane essenzialmente la stessa, è altrettanto doveroso fare qualche anticipazione sulle novità previste per questa quattordicesima edizione.
Come anticipato da Gabriella Bonanomi (associazione L’Isolachec’è), Il filo conduttore scelto per l’edizione 2017 sarà il tempo. Un tema impegnativo e versatile, affrontato nelle sue varie declinazioni nei convegni e nelle iniziative previste dal programma, che può essere consultato qui.
Proprio al tempo si collega Slow Foot, una passeggiata (simbolico “micro-viaggio), che porterà i e le partecipanti a incamminarsi, lentamente, tra le corti di Villa Guardia, con un’esibizione offerta dalla scuola di musica del paese, intende valorizzare la linearità del “prima e dopo”in contrapposizione alla logica del “tempo reale”, che porta a un continuo flusso di messaggi e di stimoli che, paradossalmente, non si ha modo (voglia?) di elaborare e di approfondire (orario: tra le 14 e le 16.30, partendo e tornando dalla fiera). Sempre in relazione al tema del viaggio e al tempo che passa, vale la pena ricordare che ne L’isola che c’è di quest’anno saranno coinvolti i migranti, inclusi a pieno titolo nella rete di relazioni attivata e alimentata dalla fiera, e le realtà territoriali attive nella loro accoglienza.
Anche per quest’anno, i 180 espositori presenti nelle varie aree de L’i sola che c’è ottimizzano le capacità dell’evento di costruire una piattaforma di visibilità e interazione. Del resto, sono sempre di più le realtà interessate a partecipare alla fiera (il cui pubblico è pure tendenzialmente cresciuto dentro e fuori dalla provincia). Questo è vero per espositori e relatori, ma anche per gli artisti (singoli o associazioni) che ogni anno animano la fiera con laboratori e spettacoli aperti a grandi e piccoli. In particolare, questa edizione prevede – tra l’altro – un concerto dei Rumba de Bodas, una jam session di Trovailtempo e Il Teatro che c’è, una kermesse a cui parteciperanno diverse scuole di teatro di Como e provincia.
Tuttavia, l’elemento di novità più interessante dal punto di vista artistico coinvolgerà attivamente i visitatori e le visitatrici della fiera, che potranno partecipare a un gioco-concorso fotografico (qui le modalità del concorso). È poi previsto un concorso-lotteria per votare e premiare il miglior stand espositivo: le cartoline per votare saranno distribuite ai visitatori all’ingresso della fiera.
La tariffa piena per quest’anno è di 4 euro in entrata fino alle 19.30, orario di chiusura degli stand espositivi. Dopo quell’ora, sarà applicata la tariffa ridotta di 0,05 euro, la stessa rivolta ai visitatori under 14 e ai disabili nell’arco dell’intera giornata. Il biglietto è valido per due giorni e, fatti salvi i servizi di ristorazione e gli acquisti presso gli espositori, nessuna attività offerta prevede costi aggiuntivi. Il 10% degli incassi dei biglietti sarà devoluto al Fondo di solidarietà del comune di Villa Guardia a sostegno delle famiglie più bisognose residenti nel paese; il resto della quota coprirà le spese organizzative.
Il biglietto a tariffa intera darà diritto, dal 18 settembre al 31 ottobre, a uno sconto di 2 euro presso i punti vendita delle cooperative Garabombo e Cortocircuito su una spesa minima di 20 euro.
La fiera rimarrà aperta al pubblico dalle 9 alle 23 di sabato 16 e domenica 17 settembre.
Si ricorda che diverse aree parcheggio sono presenti nei pressi della fiera; anche se condividere il viaggio in auto può rivelarsi una scelta lungimirante. C’è poi la possibilità di servirsi, previa prenotazione, della navetta (orario: 10 – 22) presso la stazione ferroviaria di Grandate.
Anche questa edizione in apertura de L’isola che c’è si prospetta perciò interessante e ricca di novità, senza venir meno ai principi fondativi dell’iniziativa e al suo “microclima” animato e amichevole. A L’isola che c’è nascono ogni anno numerose relazioni e collaborazioni nell’ambito delle economie solidali (ma non solo), favorite dalla partecipazione di nuovi soggetti e da un “tam tam” mosso da visitatori e media locali.
Il contributo dei visitatori che ogni anno popolano il parco comunale di Villa Guardia in occasione della fiera per garantire a essa continuità e innovazione è essenziale a tutti gli effetti. Non solo per il modesto contributo versato in entrata, ma anche e soprattutto per la condivisione di due giornate piacevoli e per la messa in circolo di idee sempre nuove. Proprio alla continua capacità di reinventarsi L’isola che c’è deve la propria capacità di attirare ogni anno sempre più soggetti e attenzione, a livello locale e anche nazionale, presentandosi come momento clou delle attività di economia solidale e del volontariato comasco nel corso dell’anno, atteso con impazienza dagli habitué e con curiosità dai nuovi arrivati. La fiera delle relazioni e delle economie solidali permette alle piccole realtà locali di interagire tra loro e con il pubblico e di ottenere visibilità e sostegno. Anche per gli obiettivi “a lungo termine” de L’isola che c’è e dei suoi protagonisti – costruire e promuovere, “dal basso” e “dal locale” uno stile di vita e un’economia più sostenibili, attenti ai diritti, al rispetto dell’ambiente e ai piccoli produttori – condivisione e sinergia rivestono un ruolo fondamentale. [Alida Franchi, ecoinformazioni]
L’ha ribloggato su zero km news.