Care lettrici, cari lettori, eccovi il nostro quindicinale ecoinformazioni 670. Due importanti appuntamenti si profilano all’orizzonte questa settimana: l’iniziativa L’energia futura: né fossile né fissile, che si svolgerà domani, martedì 22 marzo dalle 15,30, presso il cinema Gloria in Via Varesina 72 a Como, e lo Sciopero Globale per il clima che si terrà anche a Como con un corteo che partirà venerdì 25 marzo dalle 9 al parcheggio dell’Ippocastano in via Aldo Moro 44. Vi aspettiamo numerosi per dire no all’ingiustizia sociale e, conseguentemente, climatica. A tal proposito vi anticipiamo l’editoriale a cura di Dario Onofrio. Buona lettura.

Come Arci saremo in piazza insieme ai ragazzi del Fridays For Future il 25 marzo 2022, a manifestare non solo per chiedere giustizia climatica, ma anche giustizia sociale. D’altronde perché le due cose non dovrebbero essere intrecciate? Noi ci saremo perché è la società del consumo e dei diritti negati ad avvelenare le acque, produrre polveri sottili e innalzare la temperatura globale. Ci saremo perché è il capitalismo che a scapito di molti e a vantaggio di pochi crea situazioni paradossali di alta produttività, alto inquinamento e bassissimo reddito. Ci saremo perché non si possono sotterrare due referendum popolari in nome della fretta di emanciparsi energicamente. Ci saremo perché non si può avere un ministro della transizione ecologica che detesta le rinnovabili e fa di tutto per impedire che gli investimenti vadano in quella direzione. Ci saremo perché non è possibile continuare ad arricchire sanguinosi dittatori per lo sviluppo occidentale per poi accorgersi troppo tardi che forse sono anche un poco guerrafondai. Ci saremo perché la crescita non è più un concetto positivo, ma si è trasformato nello strozzare gole e territori in nome del progresso. Ci saremo perché è ridicolo che molte aziende si professino incoerentemente “sostenibili” per farsi belle agli occhi dell’opinione pubblica, quando l’unica cosa che serve loro è l’arricchimento e il guadagno. Ci saremo perché non è possibile continuare con un regime fiscale che avvantaggia gli inquinatori e mette i bastoni tra le ruote a chi crede in un’etica lavorativa ben precisa. Ci saremo perché si continua a regalare ampie fette di terreni pubblici a palazzinari disonesti e corrotti, che butterebbero cemento anche nelle riserve naturali. Insomma, l’Arci ci sarà, perché il cambiamento climatico non è la sola emergenza che ci troviamo ad affrontare al momento, ma è comunque parte di un problema diffuso che le superpotenze mondiali non possono più ignorare. [Dario Onofrio, ecoinformazioni]

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