Arcs e Arci a Leopoli

Qualche settimana fa, appena iniziata l’aggressione russa all’Ucraina, scrissi che i sindacati, l’associazionismo, la società civile dovevano ritrovare una voce contro questa insensata guerra, dovevano tornare a riempire le piazze. Poi lo hanno fatto. E non hanno riempito solo le piazze. Il 2 aprile 200 pacifisti infatti sono entrati a Leopoli per portare aiuti, riportare indietro profughi e, soprattutto, ridare voce alla società civile, ricostruire ponti fra la gente di Ucraina e chi si oppone alla vergognosa avventura putiniana anche nella Russia degli oligarchi.

Noi qui cosa possiamo fare? Tornare in piazza, in massa, per opporci all’aumento delle spese militari. Il riarmo è la strada che porta, per forza, prima o poi alla guerra. E strozza esigenze di civiltà, di servizi, di welfare. Tornare a praticare l’obiezione fiscale alle spese militari come fecero più di 10.000 italiani negli anni ottanta e novanta. Spero che ancora una volta, sindacati e associazionismo ci richiamino a manifestare contro la scelta che Papa Francesco ha definito da “Pazzi!!!” Oggi, 3 aprile, saremo in Marcia da Como e da Cantù per la Pace. [Luigi Lusenti, Arcs]

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