Daniele Molteni

L’Altra Cernobbio/ L’importanza di costruire la pace

Ultimo blocco tematico dedicato alla pace per L’Altra Cernobbio, dal titolo Un’economia per la pace. Contro la guerra, per politiche di disarmo e di riconversione dell’industria militare. A moderare Fabio Cani (Portavoce Rete Como senza frontiere). Interventi di Sergio Bassoli (Rete Pace e disarmo) e di Alex Zanotelli (missionario comboniano)

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L’Altra Cernobbio/ Salute e welfare per riprendersi il futuro

Terza sessione su politiche di welfare e sanità per L’Altra Cernobbio, dal titolo Un’economia per le persone e i diritti spazio alle riflessioni sulla pandemia, per interrogarsi sul ruolo e il futuro della sanità pubblica verso un welfare universale. Modera Grazia Naletto di Lunaria. Interventi di Rosy Bindi, Vittorio Agnoletto, Elisabetta Papini, Katy Lupi, Franca Brogna e Ludovico Ottolina.

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L’Altra Cernobbio/ Per un’economia giusta: più tutela del lavoro e diritti sociali

Primo blocco tematico per L’Altra Cernobbio dal titolo Un’economia per la giustizia e il lavoro. Focus su lavoro, politiche industriali e modello di sviluppo per un’economia diversa. Umberto Colombo (Cgil) e Giulio Marcon (Sbilanciamoci) hanno moderato gli interventi dei professori Roberto Artoni e Roberto Romano di teoria economica. Poi Alessandro Pagano, Salvatore Medici, Michele De Palma e Josè Trasmonte della Cigl hanno portato la realtà quotidiana e nelle fase finale spazio per l’intervento del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili del governo Draghi, che ha portato la propria esperienza di gestione politica.

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Al via L’Altra Cernobbio

È iniziata L’Altra Cernobbio, la risposta al Forum Ambrosetti e alla politica e finanza neoliberista che in questi giorni si incontrerà a Villa D’Este. I saluti e i ringraziamenti di Danilo Lillia di Arci Terra e Libertà, Sara Sostini di Arci ecoinformazioni e Giulio Marcon di Sbilanciamoci.

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Tra due guerre, la lotta per la pace

Alla trattoria popolare Arci Traverso il 7 luglio si è parlato di guerra e prospettive di pace attraverso la presentazione dell’ultimo numero della rivista Jacobin Italia dal titolo Le due guerre. Una serata in cui la convivialità popolare ha incontrato le analisi storiche dei luoghi più remoti dell’ex Urss da parte di Maria Izzo (presidente circolo Arci Traverso e autrice del numero) e le testimonianze da Lviv di Alona Liasheva (sociologa condirettrice di Commons: Journal for Social Criticism e membro del gruppo socialista ucraino Sotsialnyi Rukh) moderate da Piero Maestri di Ri-Make e Jacobin Italia. Un incontro ricco di analisi, testimonianze importanti e spunti di riflessione che lasciano però ancora molti interrogativi.

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Mai più stragi, in centinaia in piazza contro la ‘ndrangheta

Il 5 luglio a Milano si è tenuta la manifestazione Mai più stragi, la prima manifestazione nazionale contro la ‘ndrangheta mossa dal sostegno verso il procuratore della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri, minacciato di morte. Circa 600 persone, tra associazioni e sigle sindacali, hanno esposto striscioni e urlato a gran voce contro la ‘ndrangheta, contro tutte le mafie e tutte le stragi – anche di stato.

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Con la speranza sul volto

Sabato 2 luglio a Milano per il Pride circa 300mila persone si sono riversate per le strade, da piazza Repubblica, lungo viale Monte Santo, verso i Bastioni di Porta Nuova, piazza XXV Aprile, i Bastioni di Porta Volta e viale Elvezia, fino a giungere all’Arco della Pace per la parte conclusiva. Una marea contraddistinta da innumerevoli colori, identità, unicità. Le persone ci sono, belle e gioiose, con la speranza sul volto.

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Imparare dall’Africa per diventare migliori

Giovedì 30 giugno presso la libreria il Gabbiano di Trezzo sull’Adda è stato presentato il libro Quello che possiamo imparare in Africa, del direttore di Medici con l’Africa Cuamm, don Dante Carraro. L’autore ha dialogato con Marco Trovato, direttore editoriale di Africa Rivista, in una ricca serata organizzata per sfatare molti degli stereotipi su un continente ancora troppo ignorato o sfruttato.

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La prima volta fu rivolta

Giugno è il mese del Pride. In tutta Italia diverse iniziative sono volte a celebrare i diritti civili LGBTQAI+, ma molto spesso manca la componente sociale, legata a quello che era in origine questo momento di liberazione. Senza diritti sociali, i diritti civili rischiano di diventare specchietti per le allodole, preda di azioni di rainbow-washing da parte di aziende sponsor a cui nulla interessa dei diritti violati. Il Pride, la prima volta, fu rivolta. Può esserlo ancora.

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