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Now festival 2018/ “Il futuro per chi?”


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“Il futuro per chi?”, quarto e ultimo incontro dell’edizione 2018 di Now – festival del futuro sostenibile si è tenuto nel cortile dell’Ostello Bello di viale Fratelli Rosselli 9 a Como. Sono intervenuti come relatrice e relatore Giulia Rivellini, docente di demografia e statistica dell’Università cattolica del Sacro cuore di Milano –  scuola di scienze politiche e sociali e Stefano Arduini, direttore di Vita non profit. Tra il pubblico, circa quaranta persone. (altro…)

Now festival 2018/ “Storie di economia circolare”

DSCN0491.JPGUn pubblico di circa sessanta persone ha partecipato al terzo appuntamento con il Now festival di quest’anno, nuovamente ospitato dalle serre di Villa del Grumello nel pomeriggio di mercoledì 23 maggio e rivolto a un’utenza perlopiù imprenditoriale (concorre all’organizzazione il Tavolo sostenibilità della Camera di commercio di Como). Sono intervenuti a esporre “Storie di economia circolare” – questo il titolo dell’incontro –  Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom, Anna Pellizzari, Executive Director di Material Connexion Italia, gli imprenditori Renato Cancello, Francesco Pozzi e Giorgio Caporaso. Ha moderato l’incontro Emanuele Bompan, giornalista ambientale e co-autore del libro “Che cos’è l’economia circolare” (ed. Ambiente, 2016), scritto insieme a Ilaria Nicoletta Brambilla. (altro…)

Now festival 2018/ “Liberi di muoversi”


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“Liberi di muoversi”, secondo appuntamento del Now festival 2018, si è tenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 17 maggio alla sede di Confcooperative, in via Anzi 8 a Como. Ospite dell’incontro (il cui pubblico contava una trentina di persone) è stato Andrea Poggio, giornalista, responsabile per la mobilità sostenibile e gli stili di vita presso la segreteria nazionale di Legambiente, che ha condotto con Patrizia Signorotto del circolo Legambiente di Como “Angelo Vassallo” (che ha collaborato all’organizzazione dell’incontro) un dialogo su come trasformare le nostre abitudini di trasporto nel passaggio dai combustibili fossili ad altri, più sostenibili tipi di energia. Riferimento dell’intervento di Poggio è stato il suo libro “Green Mobility. Come cambiare la città e la vita” (ed. Ambiente, 2018). (altro…)

17-25 maggio/ Now festival, III edizione

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Sta per tornare Now, il festival del futuro sostenibile, iniziativa organizzata dall’associazione L’Isola che c’è e dalla cooperativa Ecofficine dal 2016. Il programma della terza edizione, che avrà luogo da mercoledì 16 a venerdì 25 maggio, è stato presentato in una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 3 maggio in mattinata alla Camera di Commercio di Como, in via Parini 6. (altro…)

Now Festival 2017 / Green Jobs. La sostenibilità incoraggia i giovani e il lavoro

La mattina di mercoledì 10 maggio dalle 10 alle 12.30 si è aperta alla Camera di commercio di Como la seconda edizione di Now! Festival del futuro sostenibile. Tema centrale dell’incontro Green Jobs. La sostenibilità incoraggia i giovani e il lavoro era presentare opportunità di formazione professionale aperte ai giovani che si inseriranno in un mercato del lavoro per cui la sostenibilità – economica, sociale, ambientale – è un requisito ormai imprescindibile. Si è trattato di un incontro molto partecipato, soprattutto dagli e dalle studenti delle scuole secondarie superiori comasche direttamente coinvolti in progetti di impresa sostenibile. Ha svolto il ruolo di moderatrice Marilena Lualdi, giornalista de La Provincia.

Primo relatore intervenuto è stato Andrea Trisoglio di Fondazione Cariplo, che ha presentato il bando di concorso Green Jobs, lanciato per la prima volta per l’anno accademico 2015-2016 e riproposto per l’anno in corso. Beneficiarie sono (quest’anno) 180 classi di istituti secondari superiori lombardi, a cui è offerta la possibilità di elaborare un progetto d’impresa sostenibile nel futuro, dato che “è nel futuro che passeremo il resto della nostra vita”, ha ricordato Trisoglio, parafrasando Marx (non Karl, ma Groucho).  In passato, siamo stati abituati a considerare l’innovazione sostenibile come un punto d’onore di alcune aziende virtuose: ora è tempo di cambiare mentalità e adottarla come premessa necessaria, a cui abituarsi fin dagli anni scolastici. Una possibilità nuova e impegnativa per la maggior parte delle e degli studenti italiani, la cui formazione non può più limitarsi alla preparazione accademica e “teorica”. La sfida lanciata alle e ai ai giovani partecipanti non riguarda unicamente l’aspetto progettuale in senso stretto, ma include, cosa più importante, una valutazione della sostenibilità e del vantaggio apportato dalle proposte avanzate. Gli studenti, peraltro, devono essere in grado di definire finalità e destinatari per il proprio progetto, presentare un budget, reperire partner d’impresa ed elaborare una strategia di marketing, entrando così in contatto con la necessità di sinergia e di compromesso che caratterizza l’ambiente lavorativo.

Nel corso della mattinata, è stato dato – giustamente – ampio spazio alle ragazze e ai ragazzi personalmente coinvolti nella progettazione d’impresa sostenibile. Green Jobs è un bando aperto alle classi, i cui studenti definiscono i rispettivi ruoli già nella fase iniziale. Dopo un video che illustrava alcuni progetti presentati nel corso della prima edizione di Green Jobs, sono intervenuti gli studenti delle classi quarte LSA 1 e LSA 2 dell’Isis Paolo Carcano di Como, la prima con la sua app Step App, che combina un contapassi digitale con la possibilità di ottenere sconti nei negozi del centro di Como che hanno aderito al progetto, la seconda con Bin Careful [gioco di parole tra “cestino” e “fate attenzione!”], piano di incentivazione alla raccolta differenziata entro lo stesso istituto Carcano, con la creazione di bidoni a partire da materiale riciclato e la premiazione delle classi più virtuose.
In parte diverso, ma analogo negli obiettivi, è l’approccio di IdeaImpresa, bando lanciato dalla Camera di commercio di Como e presentato al pubblico da Immacolata Tina, responsabile per l’innovazione economica. Ideaimpresa adotta ogni anno dal 2009 un tema diverso e quello di quest’anno, il benessere sociale, si combina felicemente ai principi fondativi dello stesso festival Now. Diversamente che per Green Jobs, competono piccoli gruppi di studenti (3-6 ragazzi e/o ragazze) di istituti superiori della provincia di Como, impegnati in percorsi di formazione metodologica e progettazione che della sostenibilità considerano l’aspetto “trasversale”, dunque relativo ai diversi ambiti del lavoro e della vita, quali la salute, l’alimentazione, il rapporto con l’ambiente . Prova ne sono le testimonianze chi ha aderito alla scorsa edizione del bando, come due team di studenti ed ex-studenti dell’Itis Magistri Cumacini, che hanno elaborato, rispettivamente, una app per aiutare i medici a monitorare casi di una malattia che si manifesta con eruzioni cutanee (Dermascreen) e alcuni dispositivi di assistenza a persone con disabilità, a costi limitati rispetto a quelli venduti sul mercato (Watch team). Il terzo premio ex-aequo per l’anno 2015/2016 è invece stato assegnato a Pocket school dell’Iis Jean Monnet, teso a semplificare l’organizzazione scolastica con l’aiuto del digitale, e a Stillario, progetto di promozione del territorio lariano curato da quattro studenti del quarto anno di Enaip Como. Una squadra della III T  quest’ultimo istituto, infine, ha illustrato il progetto Eau Soleil, un itinerario di turismo sostenibile in Senegal, che si combina ad altri tre progetti analoghi realizzati dai loro compagni e compagne nel contesto dell’iniziativa Alimentare lo sviluppo (leggi l’articolo di ecoinformazioni a riguardo).
Tina ha concluso ricordando l’appuntamento annuale della Giornata dell’innovazione, prevista per martedì 30 maggio al parco scientifico-tecnologico ComoNext di Lomazzo, in occasione della quale si terrà la premiazione dei progetti iscritti all’edizione in corso di Ideaimpresa.

Ultima a intervenire è stata Aurora Magni, docente incaricata di Ecoefficienza, materiali e processi alla Liuc – Università Carlo Cattaneo di Castellanza (VA). Magni ha osservato quanto più facile sia criticare che non elaborare e attuare delle soluzioni concrete ai problemi del nostro tempo, lodando le e gli studenti che si sono messi in gioco per farlo. Il verde, o meglio il green nel linguaggio imprenditoriale del nostro tempo, è il colore che deve e che dovrà essere un fondamento dell’industria “4.0”, la stessa che sarà caratterizzata da una crescente automazione della produzione e della compravendita di beni e di servizi. Anche in una realtà lavorativa ed economica in cui vediamo sempre più macchine e sempre meno personale umano, è tuttavia possibile creare nuove opportunità di impiego all’insegna della sostenibilità. Magni ha portato due esempi di rilievo per il territorio comasco: quello della moda e del tessile, e quello dell’industria chimica, spesso interconnesso con la prima. Oggi, chi opera in questi settori deve sviluppare una maggior consapevolezza dei metodi di produzione, delle tecnologie e dei materiali adottati, in direzione di maggiori riciclabilità e sicurezza (per l’ambiente e per i lavoratori), da un lato, e di una sempre più limitata impronta ambientale (in senso negativo) dall’altra. E a fronte di una scarsa consapevolezza dei consumatori sulle origini dei prodotti sul mercato  – non sempre dovuta alla pigrizia: le etichette sono spesso “opache” in tal senso – sarà altrettanto importante mostrare competenze narrative, per saper descrivere efficacemente ciò che l’azienda ha da offrire, e digitali, per andare incontro a consumatori sempre più consapevoli con prodotti di qualità, rispettosi della natura e del lavoro. E queste, ancora oggi, sono competenze per cui la pur necessaria tecnologia nulla può senza l’intervento umano. [Alida Franchi, ecoinformazioni]

10 maggio / Now Festival 2017: “Green jobs: la sostenibilità incoraggia i giovani e il lavoro”

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Il primo appuntamento dell’edizione 2017 di Now!Festival del futuro sostenibile  – il secondo dopo l’anteprima del 18 aprile –  sarà ospitato dalla Camera di Commercio di Como (via Parini, 16) alle 10 di mercoledì 10 maggio.
All’incontro moderato da Marilena Lualdi de La Provincia e intitolato Green jobs: la sostenibilità incoraggia i giovani e il lavoro, interverranno: Andrea Trisoglio (Fondazione Cariplo), alcuni studenti dell’Isis Paolo Carcano, che presenteranno il loro progetto di autoimprenditorialità nell’ambito del progetto Green Jobs, Immacolata Tina (coordinatrice del bando Idea Impresa della Camera di commercio di Como, del quale verrà resa testimonianza), Aurora Magni, docente incaricata di Ecoefficienza, materiali e processi a Liuc – Università Carlo Cattaneo.

Dal programma di Now! Festival 2017:

“L’impresa del futuro non potrà orescindere da figure professionali “verdi”. Nei prossimi 5 anni sono previsti 1 milione di nuovi occupati le cui mansioni richiederanno maggiori competenze green. Formatori, aziende e fondazioni collaborano per raccogliere la sfida di preparare tecnici e manager in grado di ridurre l’impatto ambientale sulle attività produttive. Una grande opportunità soprattutto per i giovani”.

Per il programma completo di Now! Festival 2017 si può consultare il sito: www.nowfestival.it .

“L’economia della ciambella” / Kate Raworth apre la rassegna di incontri di Now!Festival 2017

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Si è tenuto a Villa del Grumello  nel pomeriggio di martedì 18 aprile il primo incontro del ciclo previsto dall’edizione 2017 di Now! Festival del futuro sostenibile, che ha visto l’intervento di Kate Raworth, Senior Associate Visiting Research presso la Oxford University, in Italia per promuovere la traduzione del su nuovo libro L’economia della ciambella: sette mosse per pensare come un economista del 21°secolo, edito in Italia da Edizioni Ambiente [la versione originale dell’opera, Doughnut Economics: Seven Moves to Think Like a 21st-Century Economist, è invece edita da Chelsea Green Publishing]. L’incontro è stato realizzato in collaborazione con la fondazione Alessandro Volta. Marzia Loria (Now, Ecofficine) e Giulio Casati, coordinatore scientifico della fondazione Alessandro Volta, hanno aperto l’incontro presentando la relatrice, della traduzione simultanea si è occupata Beatrice Biblioteca.

Raworth si definisce un’economista eretica, nel senso che la formazione accademica ricevuta l’ha colpita negativamente per l’anacronismo e l’inesattezza dei modelli economici proposti, tanto da volersene allontanare. In seguito, prendendo atto di come l’economia sia in grado di plasmare la società e l’epoca in cui viviamo, ha elaborato la teoria da cui il suo libro prende nome. Raworth è fermamente convinta del potere esplicativo delle immagini e degli schemi, e infatti la sua presentazione si è soffermata sull’interpretazione di diversi modelli economici nella loro forma grafica, a partire dalla fondamentale “curva della domanda e dell’offerta”.
Rimane però l’imperativo di aggiornare la formazione ricevuta dagli attuali studenti di economia, che “governeranno il mondo nel 2050, studiando su libri scritti nel 1950, basati su teorie elaborate nel 1850”, e che sono reduci dal deleterio modello neoliberista adottato nella seconda metà del Novecento (specie dagli anni Settanta-Ottanta) le cui conseguenze rimangono visibili nell’economia internazionale odierna. Per superare tali premesse  – insiste Raworth – c’è bisogno di nuovi pattern, che tengano conto anche degli attori economici tradizionalmente esclusi da teorie concentrate sull’interesse individuale dell’homo oeconomicus razionale, ma non sulla dimensione sociale e solidale.
Nel buco centrale della ciambella, la studiosa ha collocato proprio tali soggetti “esclusi” dall’economia nel suo senso tradizionale, o perché vivono al di sotto delle proprie necessità, oppure perché l’economia mainstream non tiene conto del loro contributo non-monetizzabile, nonostante azioni quotidiane come i lavori domestici, l’affettività familiare, la creatività, il volontariato abbiano un concreto impatto sulla vita collettiva. Ecco perché “gli esclusi” – che non a caso stanno al centro dell’economia, parola che significa in fondo “gestione dei beni familiari”! – devono trovare spazio nella parte concreta della ciambella. Senza però spingersi oltre ai limiti esterni, determinati dai limiti delle risorse ambientali già messe a rischio dalla continua crescita demografica ed economica.
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Raworth esita ad associare la propria teoria al movimento della decrescita felice, poiché il concetto di “decrescita” ha una connotazione negativa nel discorso politico; al tempo stesso riconosce la fallibilità dell’attuale sistema economico, che dipende – nel senso negativo della parola – da una crescita continua, che dovrà necessariamente misurarsi con la sostenibilità ambientale, verso una più equa distribuzione di risorse limitate e il riciclaggio delle stesse, prediligendo, dove possibile, l’utilizzo di materiali naturali.
Per trasformare un’economia di tipo distruttivo (Raworth usa la formula take, make, use, lose : prendi, crea, usa, perdi) in un sistema rigenerativo (perciò “circolare”) ed equilibrato, bisogna riconsiderare la natura flessibile e cooperativa delle persone, intese come gruppi, individui e comunità, i quali, più che controllare l’ambiente, sono di esso parte integrante, adattandovisi secondo le proprie esigenze e la disponibilità di risorse. Di questa flessibilità, Adam Smith aveva già parlato, ma questo tipo di osservazioni fu accantonato, nel tentativo di rendere l’economia una disciplina razionale, prevedibile e fondamentalmente invariabile, sulla falsariga della fisica e delle altre scienze naturali.
Raworth è di tutt’altro avviso: l’economia, semmai, è in continua trasformazione, proprio come un giardino, di cui l’economista è chiamato a prendersi cura e progettarne la forma, che potrà (e dovrà) variare nel corso del tempo, adattandosi alle necessità condivise. Creatività, solidarietà e spirito di adattamento, insomma, saranno i motori del cambiamento, e se è vero che la storia parla per immagini, una matita rappresenta il primo e più importante strumento che abbiamo nelle nostre mani. [Alida Franchi, ecoinformazioni]

Il prossimo appuntamento di Now Festival, Green Jobs: la sostenibilità incoraggia i giovani e il lavoro, è previsto per mercoledì 10 maggio, alle 10, alla Camera di Commercio di Como. Interverranno Andrea Trisoglio (Fondazione Cariplo), gli studenti dell’Isis Paolo Carcano di Como, Immacolata Tina (Camera di commercio, coordinatrice del bando Idea impresa), Aurora Magni (Liuc). L’incontro sarà moderato da Marilena Lualdi de La Provincia.

18 aprile / Kate Raworth presenta “L’economia della ciambella”

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Martedì 18 aprile alle 17, villa del Grumello (via Cernobbio 11) ospiterà il primo dei nove incontri previsti per la seconda edizione di Now! Festival del futuro sostenibile, che coinvolgerà diverse località di Como e provincia fino al 26 maggio: la lectio magistralis di Kate Raworth, Senior Associate Visiting Research presso l’Environmental Change Institute della Oxford University.
Sedicente “economista eretica”, Raworth presenterà per l’occasione il suo secondo libro, “L’economia della ciambella: sette modi di pensare come un economista del 21°secolo” [Doughnut Economics: Seven Ways to Think Like a 21st-Century Economist, Chelsea Green Publishing, 2017].
La ciambella cui il titolo fa riferimento è una metafora della struttura circolare che l’economia del prossimo futuro dovrà adottare, tenendo presente la limitatezza delle risorse naturali la quale, a sua volta, è legata a doppio filo ai diritti umani e al rispetto (o mancato rispetto) di essi.

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Il programma della seconda edizione di Now – festival del futuro sostenibile, iniziativa inaugurata lo scorso anno al polo fieristico di Villa Erba a Cernobbio e organizzata dall’associazione L’Isolache c’è e da Cooperativa Sociale Ecofficine, con la collaborazione di Fondazione Cariplo, Fondazione Cogeme Onlus, Green know how community, Università degli Studi dell’Insubria, Confcooperative Insubria, Fondazione Alessandro Volta, Rete Clima, Luminanda, Coblanco Film & Communication e il contributo di Acsm- Agam. Patrocinano il festival: Camera di commercio di Como, Consiglio regionale della Lombardia, Provincia di Como, e i comuni di Como e di Cernobbio. (altro…)

Now/ Costruire strade di Pace/ Valpiana e Camporini, due approcci a confronto

nowvenerdiDi politica estera, migrazioni, terrorismo e cultura della cooperazione si è discusso il 7 maggio a Now: festival del futuro sostenibile con Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, e Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore della difesa e attuale vicepresidente dell’Istituto affari internazionali. L’incontro Quale sicurezza per il nostro futuro? Come costruire strade di pace, moderato da Luciano Scalettari, ha evidenziato la diversità degli approcci, dei punti di partenza e dei presupposti, la voglia di incontrarsi e le difficoltà nel farlo. (altro…)

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